Legislatura: 17Seduta di annuncio: 34 del 17/06/2013
Primo firmatario: VALIANTE SIMONE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2013
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/06/2013 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/06/2013
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2013
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/06/2013
SOLLECITO IL 10/11/2015
SOLLECITO IL 15/01/2016
SOLLECITO IL 25/10/2016
SOLLECITO IL 02/02/2017
SOLLECITO IL 11/05/2017
SOLLECITO IL 13/12/2017
VALIANTE. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
la necessità di consolidare gli abitati minacciati da movimenti franosi si è posta sin dall'inizio del ’900, quando furono emanati provvedimenti per far fronte ai casi più urgenti di dissesto idrogeologico con stanziamenti pluriennali di fondi statali per interventi di consolidamento delle frane;
nei casi in cui le aree interessate non risultavano recuperabili mediante normali interventi di consolidamento furono individuati alcuni centri abitati da trasferire in parte o in tutto in altri siti più o meno vicini;
la normativa relativa al problema dei centri abitati interessati da movimenti franosi è contenuta nella legge 9 luglio 1908, n. 445, concernente i provvedimenti a favore della Basilicata e della Calabria. Al titolo IV, rubricato «Consolidamento di frane minaccianti abitati e trasferimenti di abitati in nuova sede» fa riferimento l'allegata tabella E che comprende un elenco di abitati ammessi al trasferimento. Questo elenco ha subito nel tempo integrazioni e modifiche apportate da diversi e molteplici provvedimenti, segno della diffusione del problema del dissesto del territorio e del coinvolgimento sempre più ampio di centri abitati o parte di essi, anche in coincidenza di progressivi ampliamenti delle zone urbanizzate;
agli abitati indicati nella tabella menzionata, con decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1962, n. 839 è stata aggiunta la frazione San Nicola del comune di Centola, in provincia di Salerno, interessata da un parziale trasferimento;
nel corso del tempo, il numero dei centri abitati ammessi a consolidamento o trasferimento è aumentato, quando la nuova legislazione in materia di difesa del suolo ha modificato il tipo di approccio alle problematiche di gestione e programmazione degli interventi di consolidamento dei fenomeni franosi. Nel contempo gli elenchi degli abitati interessati dalla citata legge n. 445 del 1908 sono rimasti in vigore, risultando non aggiornati da oltre trenta anni;
al mancato aggiornamento degli elenchi si aggiunge anche quello relativo alle zone interessate dagli interventi richiamati. Invero, nel caso di specie del comune di Centola citato, la perimetrazione della zona istituita con il relativo decreto presidenziale in seguito ai movimenti franosi costituisce ad oggi un vincolo che impedisce qualsiasi intervento di recupero della chiesa di san Nicola, simbolo del piccolo centro, che versa in pessime condizioni statiche –:
se non ritenga opportuno, proprio in vista del rilancio economico, della riqualificazione del patrimonio di tanti piccoli centri abitati del Paese e della semplificazione amministrativa, assumere le iniziative di competenza, in collaborazione con le amministrazioni, anche locali, e con gli organismi coinvolti, per una modifica del decreto del Presidente della Repubblica richiamato in premessa, al fine di consentire l'avvio delle opere di recupero di una piccola ma importante parte dell'architettura religiosa del comune di Centola. (5-00367)
GEO-POLITICO:CENTOLA,SALERNO - Prov,CAMPANIA
EUROVOC :agglomerato
amministrazione locale
rilancio economico
zona urbana
protezione del patrimonio