ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BIASOTTI SANDRO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/06/2013
Stato iter:
12/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/06/2013
Resoconto CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/06/2013
Resoconto D'ANGELIS ERASMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 12/06/2013
Resoconto CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/06/2013

SVOLTO IL 12/06/2013

CONCLUSO IL 12/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00308
presentato da
BIASOTTI Sandro
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   BIASOTTI e CICU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   nel quadro dello sviluppo infrastrutturale delle reti di trasporto merci e passeggeri transeuropee TEN-T, che costituiscono un progetto fondante delle politiche dei trasporti dell'Unione europea, l'interrogante rileva come, nel corso degli ultimi anni, gli interventi volti a garantire adeguate misure per il potenziamento dei sistemi di collegamento e di misure per favorire una integrazione più rapida di aree geografiche del Mediterraneo come la Sardegna, siano marginali e spesso insufficienti, come confermano anche le risultanze superficiali dei programmi TEN-T in cui emerge l'emarginazione in tema di intermodalità ed interoperabilità nei confronti dell'isola;
   l'interrogante evidenzia altresì come, nonostante la Commissione europea lo scorso dicembre sembrerebbe aver ricompreso la città di Cagliari all'interno della Rete transeuropea dei trasporti, il cui documento unisce i principali snodi urbani europei, attribuendo al capoluogo sardo una dotazione finanziaria di almeno 60 miliardi di euro, nell'ambito della programmazione 2014-2020, gli interventi indicati dal medesimo progetto europeo siano nel complesso di manifesta esclusione di investimenti nella rete e di dismissione delle attività trasportistiche nei riguardi della Sardegna;
   nell'ambito delle politiche di sviluppo e di competitività del sistema integrato di porti, interporti ed aeroporti che costituiscono una vera e propria infrastruttura sistemica, il progetto di reti transeuropee – TEN, a giudizio dell'interrogante, avrebbe dovuto considerare con maggiore attenzione la suindicata isola, quale snodo centrale dei traffici verso la Spagna, la Francia e il nord Africa, consentendo ad essa di svolgere un ruolo diverso da quello a cui è costretta, i cui ostacoli costituiti dall'insularità aggravano con il trascorrere degli anni, il gap di competitività in termini infrastrutturali;
   l'esclusione della Sardegna dai più ampi programmi di investimento, anche con riferimento alle cosiddette «autostrade del mare», dalle reti transeuropee dei trasporti – TEN-T, indispensabili per favorire la coesione economica, sociale e territoriale nell'Unione europea e, di conseguenza, la completa integrazione del mercato unico ed il perseguimento degli obiettivi della Strategia UE 2020, a giudizio dell'interrogante, rischia di determinare una serie di prevedibili conseguenze negative per l'economia nazionale e isolana in particolare, relegandola in un ruolo marginale nell'assetto trasportistico europeo –:
   se siano confermati l'inserimento della città di Cagliari all'interno della «Rete transeuropea dei trasporti», nell'ambito della programmazione 2014-2020 e le risorse finanziarie attribuite al capoluogo sardo e quali siano complessivamente gli interventi previsti dal documento europeo nell'ambito delle risorse stanziate a favore della Sardegna, anche con specifico riferimento alle «autostrade del mare». (5-00308)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-00308

  Il processo di revisione delle reti di trasporto transeuropee (TEN-T) è ormai prossimo alla conclusione con l'approvazione del regolamento C(650) da parte del Consiglio europeo e del Parlamento. Nel corso dei due ultimi anni, il negoziato con la Commissione europea sui criteri sottesi all'individuazione della rete europea di trasporto di rango europeo e alla estensione che detta rete debba assumere nell'ambito dei territori dei singoli Stati membri si è fatto particolarmente intenso.
  Nell'elaborazione della proposta nazionale, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si è fatto portatore di una visione d'insieme, nella quale le esigenze di infrastrutture di trasporto delle diverse realtà regionali sono state tenute in conto nel massimo grado possibile, con riferimento agli standard tecnici che il regolamento in via di approvazione impone alle infrastrutture che appartengono, rispettivamente, alla Rete centrale (Core Network) e alla Rete globale (Comprehensive network).
  Il perseguimento degli obiettivi di coesione territoriale ed economica, nell'azione posta in essere da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato posto al centro di una strategia più ampia, volta a migliorare l'efficienza complessiva del sistema di trasporto e logistico dell'intero Paese, attraverso una serie di azioni specifiche, quali, ad esempio, una maggiore integrazione tra la rete ferroviaria e quella portuale.
  Le iniziative assunte dinanzi alla Commissione, al Consiglio e al Parlamento europeo documentano ampiamente lo sforzo dell'Italia di far rientrare in una prospettiva di pianificazione europea, oltre che di dare possibilità di accesso ai fondi comunitari, tutte le regioni meridionali e insulari, originariamente escluse dalla proposta della Commissione europea dell'ottobre 2011.
  Anche per la Regione Sardegna sono state, quindi, avanzate proposte per inserire parti della rete autostradale, portuale e aeroportuale all'interno della rete TEN-T prioritaria.
  La richiesta di inserimento dell'aeroporto e del porto di Cagliari, nonché di parte della rete stradale sarda all'interno della rete TEN-T Core è stata avanzata durante tutto l'arco del negoziato svolto nel 2012 e, grazie al parere favorevole espresso dal Consiglio UE dei trasporti il 22 marzo 2012, il Ministero ha potuto affermare il principio di dare rilevanza europea al tema dell'accessibilità delle regioni insulari.
  A fronte di ciò, il Parlamento europeo ha votato a favore della revisione dei criteri metodologici per la formazione della rete TEN-T, adottando una posizione più matura che tiene conto, non soltanto in termini quantitativi, dei fabbisogni di trasporto e dell'esigenza di collegamento e accessibilità delle regioni più periferiche.
  Per l'Italia questo si è tradotto nell'inserimento del nodo urbano di Cagliari nella rete prioritaria (Core) insieme al relativo porto e aeroporto, in virtù del riconoscimento, da parte dell'Europa, che la Sardegna svolge un ruolo come piattaforma per le connessioni all'interno del Mediterraneo soprattutto in vista della crescita degli scambi che coinvolgono l'intera area del Mediterraneo, i Paesi dell'est Europa e del nord Africa.
  In coerenza con quanto ho appena riferito, l'Italia ha insistito sull'importanza di promuovere le «Autostrade del Mare» come meccanismo per collegare l'Europa, riuscendo ad ottenere che il sostegno finanziario della UE passasse dal 20 per cento al 30 per cento, a partire dal prossimo quadro di programmazione 2014-2020.
  Le «Autostrade del Mare» si confermano, pertanto, come una dimensione rilevante delle reti trans europee e i progetti di interesse comune, ad esse relativi, potranno prevedere collegamenti tra due porti della rete centrale o tra un porto della rete centrale ed uno della rete globale, purché rappresentino soluzioni infrastrutturali potenzialmente produttive ed efficaci, di comprovata qualità e maturità, a elevato valore aggiunto per l'Europa.
  Per quanto attiene, infine, alla proposta di bilancio europeo, si rileva che lo strumento europeo per finanziare le infrastrutture TEN-T, denominato «Meccanismo per collegare l'Europa» (CEF), ha una dimensione finanziaria di 29,299 miliardi di euro di cui 23,174 miliardi di euro destinati ai trasporti (tra cui 10 miliardi a valere sui Fondi Coesione), I miliardo di euro alle telecomunicazioni e 5,126 miliardi all'energia.
  Devo precisare, al riguardo, che detto bilancio non prevede assegnazioni su base nazionale, né tanto meno territoriale e pertanto non è possibile al momento fornire indicazioni circa eventuali contributi assegnabili alla Sardegna.
  Com’è noto, infatti, i finanziamenti TEN-T sono assegnati previa pubblicazione di bandi pubblici cui partecipano tutti gli Stati europei e i contributi sono assegnati in base alla qualità specifica dei singoli progetti e della loro rilevanza europea.
  Quanto sopra vale, ovviamente, anche in relazione ai potenziali progetti in materia di «Autostrade del Mare» che potranno vedere impegnati i porti della Sardegna.
  In tale quadro, assicuro che questo Governo continuerà a seguire con rinnovato impegno il tema evidenziato dagli Interroganti e porrà in essere ogni ulteriore iniziativa utile, nell'ambito dei programmi TEN-T, per lo sviluppo del sistema infrastrutturale e trasportistico sardo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rete di trasporti

politica comune dei trasporti

Mar Mediterraneo

Sardegna

trasporto transfrontaliero

assetto territoriale