ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00296

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSSOMANDO ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 10/06/2013
Stato iter:
30/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2013
Resoconto BERRETTA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 30/10/2013
Resoconto ROSSOMANDO ANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/06/2013

DISCUSSIONE IL 30/10/2013

SVOLTO IL 30/10/2013

CONCLUSO IL 30/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00296
presentato da
ROSSOMANDO Anna
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   ROSSOMANDO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155, recante «Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero», attuativo della delega di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148, è stata prevista la riorganizzazione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale;
   con questo provvedimento, la cui entrata in vigore è stata fissata al 13 settembre 2013, sono stati soppressi 31 tribunali, 31 procure e tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale;
   inoltre, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 5, comma 4, del decreto legislativo n. 155 del 2012, il Ministro della giustizia ha emanato in data 18 aprile 2013 il decreto ministeriale per là determinazione delle nuove piante organiche degli uffici giudiziari, dopo aver acquisito il parere favorevole da parte del Consiglio superiore della magistratura;
   sul piano nazionale, l'attuazione di questa riforma, riconosciuta comunque giusta nella sua finalità di assicurare una più razionale riorganizzazione delle risorse umane e materiali e di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza, sta registrando una serie di ritardi e di criticità di varia natura, legati principalmente alla realizzazione delle nuove strutture, che comportano lavori onerosi, e nel riassetto dei nuovi uffici in termini di personale e delle relative risorse logistico-strumentali;
   in particolare, per quanto riguarda il tribunale di Ivrea, che assorbirà da Torino le due sezioni distaccate di Chivasso e Cirié, si profila una situazione di criticità, come denunciato dal presidente dello stesso tribunale, Carlo M. Garbellotto in alcuni articoli comparsi nelle scorse settimane su La Stampa;
   infatti, a fronte di un significativo ampliamento del bacino dell'utenza (con oltre 520.000 abitanti Ivrea diventerà il secondo polo regionale) e il conseguente aumento del carico di lavoro, i magistrati operanti nel tribunale eporediese passeranno dagli attuali 11 a 18, con un incremento giudicato del tutto insufficiente per fare fronte all'aumento del carico di lavoro che graverà sulla struttura;
   è proprio di qualche giorno fa la notizia che sarebbero circa 500 le cause penali, relative alle sedi distaccate di Cirié e Chivasso, che passerebbero dal tribunale di Torino a quello di Ivrea, che da metà settembre diventerà sede competente;
   a questo si aggiunge la ormai cronica carenza del personale amministrativo, situazione comune a tutti gli uffici giudiziari regionali (con un deficit di risorse umane che, ad Ivrea, arriverebbe al 50 per cento del fabbisogno) –:
   quali iniziative di competenza ritenga necessario adottare affinché la riforma prevista dal decreto legislativo n. 155 del 2012 di riorganizzazione degli uffici giudiziari, con particolare riferimento ai profili critici indicati in premessa e relativi al tribunale di Ivrea, possa essere attuata, considerando le problematiche conseguenti alle importanti modifiche della geografia giudiziaria piemontese, al fine di garantire alle sedi giudiziarie un adeguato organico, sia con riferimento all'adeguamento delle piante organiche degli uffici giudiziari che al potenziamento del personale amministrativo. (5-00296)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-00296

  Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si rappresenta, in primo luogo, che nel distretto di Torino – più volte indicato, nel recente passato, come esempio negativo di un'eccessiva suddivisione del territorio in piccoli tribunali – la delega ha consentito di operare una vasta razionalizzazione delle risorse, realizzando gli obiettivi di efficienza e di riduzione della spesa imposti dalla legge di delegazione attraverso la creazione di tribunali di medie dimensioni, coerenti con il modello ideale di ufficio giudiziario individuato in sede di analisi.
  Premesso quanto sopra, allo scopo di decongestionare il Tribunale di Torino ed operare una più razionale distribuzione dei carichi di lavoro e delle risorse, si è provveduto a scorporare da questo il territorio delle sezioni distaccate di Ciriè e Chivasso, accorpandole al Tribunale di Ivrea.
  Per effetto dell'indicato intervento, al Tribunale di Torino è stato sottratto un bacino di utenza pari a 327.576 abitanti, aumentando quello di Ivrea a complessivi 516.982 abitanti, con un'estensione territoriale di 3.041 chilometri quadrati.
  In conseguenza delle determinazioni assunte, l'organico del Tribunale di Ivrea è stato adeguato al mutato assetto territoriale.
  Antecedentemente ai provvedimenti di rideterminazione delle piante organiche adottati con decreto ministeriale del 18 e del 25 aprile 2013, il Tribunale di Ivrea infatti aveva una pianta organica di 11 magistrati e 52 unità di personale amministrativo.
  Con i suddetti provvedimenti la pianta organica del personale amministrativo dell'ufficio in questione è stata così ridefinita, in conformità delle determinazioni assunte per il personale di magistratura:

  Al riguardo, va considerato che le modifiche conseguenti alla nuova geografia giudiziaria sono solo quelle che interessano gli uffici giudiziari accorpati e accorpanti, nonché quelli per i quali si è proceduto ad una nuova riorganizzazione del territorio dei relativi circondari.
  Tanto premesso, l'organico attualmente previsto per l'ufficio in questione potrà essere adeguatamente rivalutato all'esito della disponibilità di dati consolidati che consentano di cogliere con puntualità l'effettiva incidenza degli interventi realizzati e permettano di sanare eventuali residue carenze nella distribuzione delle risorse non emerse sulla scorta delle stime effettuate in sede di predisposizione dei provvedimenti citati.
  Per quanto attiene infine alla problematica rappresentata dall'interrogante circa la mole di cause di lavoro che passerebbe dal tribunale di Torino a quello di Ivrea per effetto dell'accorpamento delle sezioni distaccate di Ciriè e Chivasso, si evidenzia che il territorio compreso nell'ambito delle suddette sezioni distaccate è stato scorporato dal circondario di Torino e aggregato al circondario di Ivrea con effetto a decorrere dalla data di efficacia delle disposizioni di cui all'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155.
  I procedimenti pendenti afferenti al territorio delle soppresse sezioni distaccate, fermi restando i profili interpretativi rimessi alle intangibili valutazioni giurisdizionali che la questione involge, saranno quindi trattati dal Tribunale di Torino cui restano in carico i procedimenti pendenti alla data suddetta, essendo rimessa alla competenza del Tribunale di Ivrea unicamente la trattazione degli affari iscritti successivamente.
  Detta interpretazione trova anche conforto nei pareri resi dall'Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia del 7 maggio 2013 e nella delibera del 22 maggio 2013 del Consiglio Superiore della Magistratura, concernenti la materia in questione.
  In ultimo, si rappresenta che con decreto ministeriale dell'8 agosto 2013, adottato ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 155 del 2012, è stato autorizzato l'utilizzo a servizio del Tribunale di Ivrea – per un periodo di due anni – dei locali ospitanti la sezione distaccata di Ciriè, ai fini della trattazione delle procedure relative alle esecuzioni coattive, alle procedure concorsuali, alla volontaria giurisdizione ed alla famiglia; gli altri settori della giurisdizione saranno invece trattati in via esclusiva presso la sede circondariale.
  Tale provvedimento è stato adottato sulla base della richiesta presentata dal Presidente del Tribunale di Ivrea, con il parere favorevole del Consiglio Giudiziario della Corte di appello di Torino e nonostante le perplessità espresse dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Ivrea, favorevole alla immediata concentrazione sul territorio comunale eporediense di tutti gli uffici giudiziari.
  Effettivamente l'istruttoria condotta aveva evidenziato l'attuale inadeguatezza della situazione logistica del Tribunale di Ivrea a fronte del nuovo assetto dimensionale conseguito a seguito dell'aumento del territorio di competenza.
  Pur avendo il Presidente del Tribunale di Ivrea rappresentato l'esigenza di avvalersi anche dei locali della sezione distaccata di Chivasso, si è tuttavia ritenuto di poter assicurare le esigenze logistiche e di funzionamento del servizio giustizia attraverso l'utilizzo dei locali di una soltanto delle sezioni distaccate richieste, dove poter trattare tutti gli affari specificamente individuati dal Presidente del Tribunale.
  In tal senso, la sede di Ciriè è sembrata preferibile – rispetto a quella di Chivasso – al fine di garantire l'efficienza del servizio richiesto, anche con riferimento alla specifica consistenza dei locali.
  Al Presidente del Tribunale di Ivrea è stato demandato il compito di adottare i necessari provvedimenti organizzativi e di coordinamento dei servizi giudiziari che saranno espletati nell'immobile della sezione distaccata di Ciriè, nel rispetto dei principi di economicità ed efficienza.
  Per completezza, infine, va segnalato che con decreto del 19 settembre 2013, il Ministro della Giustizia (considerata la necessità di sottoporre ad un costante e puntuale monitoraggio lo stato di realizzazione della riforma introdotta in materia, anche al fine di rilevare eventuali criticità ed approntare con tempestività le misure organizzative idonee al superamento delle stesse) è stato costituito un gruppo di lavoro al quale è stato, per l'appunto, attribuito il compito di monitorare lo stato di realizzazione della riforma introdotta dai decreti legislativi n. 155 e 156 del 2012, rilevare eventuali criticità e proporre idonee soluzioni organizzative e normative, da adottare nell'arco di tempo concesso per l'emanazione dei decreti correttivi.
  Il suddetto gruppo di lavoro ha pertanto iniziato a svolgere i compiti ad esso assegnati al fine di addivenire ai rilievi ed alle proposte ritenute necessarie.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2011 0148

GEO-POLITICO:

TORINO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

Piemonte

personale

giurisdizione giudiziaria