ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00293

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 10/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00293
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   ZACCAGNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, L'ABBATE, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 66 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, prevede che entro il 30 giugno di ogni anno, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con decreto (...) individua i terreni agricoli e a vocazione agricola, non utilizzabili per altre finalità istituzionali (...) da alienare a cura dell'Agenzia del demanio (...);
   l'8 maggio 2013 il Ministro De Girolamo ha espresso, attraverso numerose agenzie stampa nonché durante una assemblea dei giovani imprenditori della Cia-Confederazione italiana agricoltori, la volontà di riaprire il tavolo di discussione inerente la vendita o l'affitto di terreni demaniali, finora rimasto sulla carta di questo decreto, con diritto di prelazione ai giovani agricoltori;
   le intenzioni del Ministro – «Bisogna dare ai giovani la possibilità di fare agricoltura attraverso gli strumenti dell'agricoltura, primo fra tutti, la terra» – sono di certo condivisibili, ma non appare chiaro agli interroganti, quale sia lo strumento attraverso il quale il Ministero avrebbe intenzione di agevolare concretamente l'accesso alla terra ai giovani;
   l'idea del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali è, infatti, quella di coinvolgere in questo processo la Cassa depositi e prestiti che dovrebbe occuparsi della stima e della valutazione dei terreni nonché della loro vendita, e attraverso la quale si potrebbe creare un fondo con le anticipazioni di cassa destinato ai giovani imprenditori o alle imprese in crisi;
   la Cassa depositi e prestiti non può essere considerata propriamente parte dello Stato, come affermato dallo stesso Ministro, in quanto, diventata nel 2003 una società per azioni, è controllata per l'80,1 per cento del capitale dal Ministero dell'economia e delle finanze, ma per il 18,4 per cento del capitale da fondazioni di origine bancaria e per il restante 1,5 per cento da «azioni proprie»;
   le sue funzioni hanno subìto nel corso degli anni, e in base a diversi interventi legislativi – leggi n. 403 del 1990, n. 724 del 1994 –, importanti cambiamenti, specie per ciò che riguarda i processi di finanziamento agli enti locali. In particolare, le modalità di funzionamento dei mutui erogati sono cambiate, mutando, di fatto, anche le quantità erogate scese da 6,2 miliardi di euro nel 2011 a 3,3 miliardi di euro nel 2012;
   analogamente, il rilevante interesse delle banche in questo organo potrebbe non rendere agevole, a parere degli interroganti, il transitare dell'intero ammontare ricavato dalla vendita dei terreni nel fondo ipotizzato dal Ministro;
   lo strumento dell'alienazione dei terreni agricoli non è, ad avviso degli interroganti, lo strumento adatto a risollevare e valorizzare il settore agricolo nazionale, al contrario, l'accesso alla terra in quanto bene comune dovrebbe essere garantito a tutti secondo modalità e strumenti che di certo esulano dalla vendita;
   i beni rurali – e particolarmente quelli abbandonati ed incolti – sono risorse importanti con cui, senza alcun costo, le amministrazioni pubbliche avrebbero la possibilità di affidare spazi ed occasioni di vita, di lavoro, di progettualità a tutti coloro che intendono sperimentare modelli diversi di vita e di economia, potenzialmente utili a tutta la società e con ciò ricercare alternative praticabili e sostenibili ad un modello socioeconomico manifestamente in crisi;
   sulla base di quanto previsto dall'articolo 66 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, nonché di quanto appare nelle intenzioni del Ministro, il rischio, infatti, è che un domani tali terreni agricoli alienati da parte dello Stato possano assolvere a diverse funzioni ma soprattutto che il ricavato derivante dalla vendita non venga totalmente destinato allo scopo di incentivare l'economia agricola locale e giovane;
   gli interroganti ritengono inoltre che quanto previsto dall'articolo succitato sia in contrasto con l'articolo 44 della Costituzione nel punto in cui prevede che al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera –:
   se non si ritenga frettolosa la modalità di intervento lasciata intendere dalle dichiarazioni di cui in premessa, in ragione del fatto che la vendita dei terreni a vocazione agricola, oltre ad essere assolutamente lesiva del patrimonio pubblico nazionale, potrebbe non essere la soluzione per i giovani agricoltori, anche considerando la natura duplice – statale e bancaria – della Cassa depositi e prestiti che potrebbe non garantire il raggiungimento dell'obiettivo preposto dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e cioè la possibilità di incentivare effettivamente le attività agricole dei giovani, e se non ritenga altresì urgente ripensare le modalità di gestione dei terreni agricoli previste dall'articolo 66 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1.
(5-00293)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0001

EUROVOC :

costituzione

proprieta' fondiaria

impresa in difficolta'

settore agricolo

giovane agricoltore

prezzo della terra