ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00228

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 27 del 03/06/2013
Abbinamenti
Atto 5/00206 abbinato in data 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/06/2013
Stato iter:
26/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/06/2013
Resoconto MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/06/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/06/2013

DISCUSSIONE IL 26/06/2013

SVOLTO IL 26/06/2013

CONCLUSO IL 26/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00228
presentato da
MANZI Irene
testo di
Lunedì 3 giugno 2013, seduta n. 27

   MANZI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel campo dell'energia elettrica, ottenuta tramite fonti rinnovabili, l'Unione europea ha provveduto a definire un ordinamento normativo chiaro ed esaustivo, allo scopo approvando una serie di direttive, l'ultima delle quali, la 2009/28/CE, è stata recepita dal nostro Paese, con il decreto legislativo n. 28 del 3 marzo 2011;
   la normativa contenuta in tale decreto è finalizzata alla definizione degli strumenti, dei meccanismi, degli incentivi e del quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi fino al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e di quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti e prevede anche una nuova disciplina relativamente al sistema di qualificazione degli installatori;
   proprio l'introduzione di nuovi parametri circa i requisiti per l'installazione di impianti ha suscitato un diffuso allarme e vive proteste tra i professionisti del settore e le associazioni di riferimento, in particolare laddove il decreto legislativo n. 28 del 2011 non prevede tra questi l'abilitazione per i responsabili tecnici delle imprese impiantistiche, come invece fino ad oggi riconosciuto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37;
   in particolare l'articolo 15 del decreto legislativo n. 28 del 2011 sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili, pur rinviando all'articolo 4 del decreto ministeriale n. 37 del 2008, per l'individuazione dei requisiti tecnico-professionali, riconosce la qualifica di installatore di impianti, in alternativa, solo ai titolari di: laurea, diploma di scuola secondaria, titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, escludendo l'abilitazione dei responsabili tecnici che abbiano maturato negli anni, con il lavoro specializzato, una comprovata esperienza professionale, che invece il decreto ministeriale n. 37 del 2008 riconosce;
   la nuova norma che comincerà a produrre i suoi effetti a partire dal prossimo primo agosto è destinata ad escludere dal mercato circa 80 mila imprese di installazione impianti per un totale di circa 200 mila addetti al settore delle energie rinnovabili, in pratica circa il 60 per cento sul totale delle imprese, soprattutto piccole e medie che hanno operai specializzati;
   le aziende interessate hanno avviato una vera e propria mobilitazione di massa, con il sostegno di Cna, Confartigianato e Casartigiani e contro una disposizione che, di fatto, finisce per creare una nuova categoria di «esodati», tutto il contrario di quanto servirebbe sia per favorire l'occupazione sia per contribuire a sviluppare il settore delle rinnovabili in un periodo di crisi, come quello che le nostre imprese stanno vivendo, gravate tra l'altro da una massiccia fiscalità e da una pesante burocrazia;
   la chiusura di tali imprese rischia di avere un impatto negativo anche sull'economia di interi territori, come la regione Marche, dove il fotovoltaico rappresenta la fonte rinnovabile che ha avuto maggior sviluppo e dove il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili e all'efficienza energetica è stato individuato come priorità nel settore edilizio, favorendo l'integrazione degli impianti fotovoltaici negli edifici e quindi la loro installazione su superfici già antropizzate (parcheggi, coperture edifici, capannoni industriali e centri commerciali) ma anche nella programmazione regionale del sistema dei parchi e delle riserve naturali –:
   se, alla luce dei fatti sopra menzionati, il Governo intenda intervenire assumendo iniziative per ampliare i requisiti per ottenere la qualifica di responsabile tecnico per l'attività di installazione di impianti da fonti rinnovabili, anche in considerazione del fatto che il taglio delle imprese che la nuova normativa genera potrà determinare il sorgere o il consolidarsi di posizioni dominanti, favorendo le aziende più strutturate. (5-00228)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00228

  Si risponde congiuntamente alle due interrogazioni in quanto vertenti sullo stesso argomento
  Come noto l'articolo 15 del D.lgs. 28/2011, attuativo della direttiva 2009/28/CE in materia di promozione delle fonti rinnovabili, ha disciplinato i requisiti tecnico-professionali minimi per il riconoscimento della qualifica professionale per l'attività di installazione e manutenzione di impianti a fonti rinnovabili.
  In particolare, il predetto decreto ha previsto la qualificazione automatica per i soggetti in possesso dei requisiti tecnico professionali di cui all'art. 4 comma 1 lettera a, b, e c, del decreto ministeriale n. 37/2008, ovvero i laureati (lett. a), talune categorie di diplomati (lett. b), nonché i soggetti con titolo di formazione professionale, previo periodo di almeno quattro anni alle dirette dipendenze di un'impresa del settore (lett. c). Non è stato, invece, considerato sufficiente, nel decreto legislativo n. 28 del 2011, ai fini della qualificazione professionale il possesso della sola esperienza lavorativa come operaio installatore nel settore, escludendo di conseguenza i soggetti di cui alla lettera d) del citato decreto ministeriale del 2008.
  Il Governo ha riesaminato la questione e, in considerazione dei tempi necessari per la predisposizione dei programmi formativi da parte delle Regioni e dell'esperienza acquisita da chi già svolge attività lavorativa in imprese di settore, con il decreto legge n. 63/2013 recante «Disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale», all'articolo 17 ha introdotto una modifica dell'articolo 15 del citato decreto legislativo n. 28/2011. Attualmente il citato decreto legge è all'esame del Senato per la conversione (AS783).
  La norma di modifica va nel senso auspicato dagli On.li Interroganti, in quanto consente anche ai soggetti rientranti nella categoria di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d) di continuare svolgere la propria attività successivamente al 1o agosto 2013.
  La suddetta norma prevede, altresì, che, entro il 31 ottobre 2013, le Regioni e le Province Autonome attivino programmi formativi per gli installatori di impianti a fonti rinnovabili o procedano al riconoscimento di fornitori di formazione. Le stesse Regioni e Province Autonome potranno riconoscere ai soggetti partecipanti ai corsi di formazione crediti formativi per i periodi di prestazione lavorativa e di collaborazione tecnica continuativa svolti presso imprese del settore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

energia rinnovabile

risorse rinnovabili

piccole e medie imprese

cessazione d'attivita'

creazione di posti di lavoro

riconoscimento delle qualifiche professionali