ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 25 del 29/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: FONTANELLI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 29/05/2013
Stato iter:
27/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/06/2013
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 27/06/2013
Resoconto FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/05/2013

DISCUSSIONE IL 27/06/2013

SVOLTO IL 27/06/2013

CONCLUSO IL 27/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00195
presentato da
FONTANELLI Paolo
testo di
Mercoledì 29 maggio 2013, seduta n. 25

   FONTANELLI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   vi è una diffusa preoccupazione per il futuro dell'azienda Selex Electronic System, conglomerata dell'elettronica per la difesa con capogruppo Finmeccanica;
   preoccupazioni motivate dal piano di riorganizzazione e razionalizzazione del gruppo presentato nel mese di aprile che interviene pesantemente sui livelli occupazionali e, per questo, oggetto di numerose interrogazioni al Presidente del Consiglio e ai Ministeri dell'economia e dello sviluppo economico, considerato il ruolo fondamentale di Finmeccanica;
   forti sono sono le perplessità circa il rischio di un indebolimento della politica industriale del Paese in settori strategici a causa di scelte affrettate e immotivate di Finmeccanica, soprattutto in un campo, come quello dei sistemi di sicurezza, in cui l'Italia, proprio attraverso Selex ES, ha conquistato uno spazio apprezzato e riconosciuto a livello internazionale;
   infatti le attività della Selex ES nei settori come quello dell'avionica, della difesa e della sicurezza sono tra le più avanzate d'Italia e oggetto di programmi e di collaborazioni di valore internazionale. Basta pensare al programma ESSOR, di cui si è relazionato negli anni passati anche in Commissione difesa, finalizzato alla definizione della normativa da mettere alla base degli standard internazionali per le comunicazioni radio volte a migliorare l'interoperabilità nelle operazioni di coalizione, in particolare con gli Stati Uniti e la NATO;
   un ridimensionamento di queste attività, attraverso una penalizzazione delle professionalità acquisite, potrebbe mettere a repentaglio la riuscita del progetto per il consorzio europeo OCCAR con rilevanti danni per la stessa Selex ES, inoltre comprometterebbe la prosecuzione della fase 2 di ESSOR e di altre opportunità in ambiti NATO per le attività di ricerca e sviluppo di Finmeccanica;
   poi bisogna anche ricordare che un team di Selex ES opera dal 2002 nella gestione informatizzata del centro addestramento equipaggi (NTC), presso la 46 brigata aerea di Pisa, avendo appositamente sviluppato uno specifico sistema per la gestione dei corsi di formazione dei piloti. Dal 2008 tali corsi vengono usufruiti anche da al Paesi che usano i velivoli C-130J e C-27J –:
   se il Ministero sia conoscenza della situazione di Selex ES e delle problematiche di un possibile ridimensionamento connesse al piano di riorganizzazione e quale sia il suo orientamento nel merito;
   se esista il rischio o la possibilità che tale riorganizzazione possa portare ad un ridimensionamento dell'impegno di Finmeccanica nei settori della difesa e della sicurezza; se tale ridimensionamento possa indebolire il peso e l'autonomia del nostro Paese sul piano internazionale;
   se e come intenda operare per far presenti i valori strategici della ricerca e dello sviluppo nelle politiche per la difesa e la sicurezza e, dunque, la necessità di salvaguardare al miglior livello possibile le esperienze e professionalità che l'Italia ha sviluppato in questi settori. (5-00195)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-00195

  Vorrei, in primo luogo, informare l'Onorevole interrogante che l'annunciata attuazione del piano di ridimensionamento della Società Selex Electronic System, per quanto afferisce più specificamente agli aspetti d'interesse e di competenza del Dicastero, non è tale da incidere sulla politica industriale condotta dalla Difesa, volendo intendere con ciò che quella società e l'intero gruppo capeggiato da Finmeccanica continueranno a costituire primari punti di riferimento in settori strategici d'interesse per la Difesa.
  Faccio presente, altresì, come il Ministero sia fortemente impegnato nella tutela della base industriale italiana, proprio nella considerazione e nella consapevolezza che il potenziale difensivo e di sicurezza di un Paese non dipende solo dalle capacità operative delle sue Forze armate, ma anche dal livello tecnologico, dalle capacità produttive, dalla credibilità e dall'autonomia della sua industria.
  È evidente come ciò implichi necessariamente un'azione coordinata di tutte le componenti dello Stato per la valorizzazione, anche sotto il profilo dei processi d'internazionalizzazione, delle attività nel settore degli armamenti a maggiore valenza strategica.
  L'industria della difesa rappresenta in Italia uno dei comparti di maggior rilievo per il «sistema paese» in termini di proiezione sui mercati internazionali, di tutela dell'occupazione qualificata nonché del concorso all'ammodernamento del patrimonio tecnologico nazionale.
  In tale prospettiva, la politica industriale degli armamenti sviluppata dalla Difesa prevede la strutturazione di piani d'azione settoriali che, coordinati al fine di rendere sinergiche ed efficaci le azioni, si muovono su tre direttrici differenti:
   la razionalizzazione dei prodotti, mediante l'adozione di un processo decisionale interministeriale sul livello di risorse da investire nel settore dello sviluppo dei sistemi d'arma;
   l'individuazione di specifiche strategie di cooperazione internazionale nel settore degli armamenti che hanno un esplicito profilo politico, giacché l'avvio, il finanziamento e la conduzione di programmi congiunti con altri partner internazionali comportano volontà e decisioni che vanno inevitabilmente ricondotte alle scelte nazionali in tema di politica estera;
   l'adozione di un approccio «sistema paese» alle campagne di promozione delle esportazioni, prevedendo, nel quadro delle rispettive competenze, azioni articolate da parte dei Ministeri interessati, assicurando un adeguato sostegno istituzionale sulla base di priorità geografiche.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

NATO

ricerca e sviluppo

politica di difesa

industria elettronica

formazione professionale