ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 20 del 21/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/05/2013
Stato iter:
22/05/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/05/2013
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/05/2013
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/05/2013
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/05/2013

SVOLTO IL 22/05/2013

CONCLUSO IL 22/05/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00160
presentato da
CAUSI Marco
testo di
Martedì 21 maggio 2013, seduta n. 20

   CAUSI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   dal 2011 l'imposta sostitutiva ad aliquota unica sui redditi da locazione – la cosiddetta «cedolare secca sugli affitti» – introdotta nell'ambito del federalismo fiscale dall'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, ha sostituito, in un regime facoltativo, le imposte dovute sulle locazioni;
   in particolare, ai proprietari è concessa la possibilità di optare, in luogo dell'ordinaria tassazione Irpef sui redditi dalla locazione, per un regime sostitutivo, che assorbe anche le imposte di registro e bollo sui contratti, con aliquote pari al 21 per cento per i contratti a canone libero ed al 19 per cento per quelli a canone concordato; sono, inoltre, previste severe sanzioni per omessa od irregolare registrazione (in cui si prevede automaticamente un durata del contratto pari a quattro anni e l'applicazione di un canone ridotto che fa riferimento al triplo della rendita catastale);
   il beneficio non si applica alle locazioni concesse per l'esercizio di un'attività di impresa o di arti e professioni oppure effettuate da enti commerciali;
   obiettivo dichiarato della riforma è quello di incentivare i proprietari ad affittare gli immobili disponibili e favorire l'emersione di redditi imponibili;
   analogo obiettivo non è stato invece perseguito dall'introduzione dell'Imu provvisoria nel decreto-legge n. 201 del 2011; l'Imu infatti non è stata differenziata a seconda che l'immobile resti a disposizione del proprietario, ancorché non ne sia la prima casa, ovvero venga immesso sul mercato delle locazioni;
   il beneficio fiscale concesso dal regime della «cedolare secca», tuttavia, è tanto più vantaggioso quanto più elevato è il reddito del proprietario e, inoltre, nessun beneficio fiscale è previsto per gli immobili ex IACP (enti di edilizia residenziale pubblica): la cedolare secca non si applica infatti alle locazioni di alloggi sociali, cui continua quindi ad applicarsi anche l'imposta di registro sul contratto di locazione, incorporata invece nella cedolare secca per i proprietari privati di immobili residenziali;
   nel caso dell'Imu i proprietari di seconde case a disposizione risparmiano sull'Irpef una somma di 1,6 miliardi, inglobate nella nuova imposta patrimoniale; i proprietari di seconde case date in affitto risparmiano, invece, solo grazie alla «cedolare secca»;
   secondo il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto periodicamente dalla Banca d'Italia, nel primo trimestre del 2013 il mercato immobiliare è rimasto debole e le prospettive rimangono orientate al pessimismo; in Italia la quota di abitazioni in affitto è circa il 20 per cento del totale contro il 32 per cento in Inghilterra, il 40 per cento in Francia e il 55 per cento in Germania;
   il provvedimento sulla cedolare secca sugli affitti, a distanza di due anni dalla sua prima applicazione, richiederebbe un primo bilancio;
   non essendo disponibili dati ufficiali e basandosi su stime che provengono dalla stampa specializzata e dai sindacati degli inquilini, parrebbe che la convenienza sia limitata ai pluri-proprietari con redditi elevati e anche che le nuove norme sanzionatorie, tributarie e civilistiche, previste nel caso di mancata registrazione, non sembra stiano producendo numeri significativi di regolarizzazioni;
   avendo il Governo annunciato una riforma della fiscalità immobiliare, sembra importante che in questa riforma si considerino le condizioni non solo delle famiglie proprietarie di case ma anche di quelle, più di 5 milioni, che alloggiano in affitto, valutando quali interventi dal lato della fiscalità possano trasmettersi positivamente al mercato degli affitti, e, in particolare, a quelli a canone concordato –:
   quali siano i risultati dell'applicazione della cedolare secca, anche nella prospettiva dell'annunciata revisione della fiscalità degli immobili, con particolare attenzione ai dati riguardanti le locazioni a canone concordato e le condizioni socioeconomiche delle famiglie che vivono in affitto, e quali siano i possibili interventi dal lato dell'Imu, ad esempio con una differenziazione delle aliquote a vantaggio delle unità abitative date in affitto a canone concordato. (5-00160)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 maggio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00160

  Con il documento in esame, gli onorevoli interroganti chiedono di conoscere quali siano risultati dell'applicazione della cedolare secca con riferimento, in particolare, alle locazioni a canone concordato delle unità abitative e se, a favore di queste ultime, il Governo stia valutando l'opportunità di applicare, ai fini IMU, delle aliquote agevolate.
  Con specifico riguardo alla richiesta relativa ai «risultati dell'applicazione della cedolare secca» l'Agenzia delle Entrate riporta di seguito uno schema in cui sono evidenziati il numero dei contratti registrati negli anni 2010, 2011 e 2012 con evidenza, di quelli registrati nel 2011 e nel 2012 per i quali è stata esercitata l'opzione per il regime fiscale della cedolare secca.

  Complessivamente, negli anni 2011 e 2012, a fronte di circa 2.800.000 nuovi contratti di locazione registrati, ne risultano circa 800.000 con opzione per la cedolare secca (circa il 27 per cento).
  Si evidenzia che il numero dei contratti complessivamente registrati negli anni 2011 e 2012 risulta superiore, rispetto a quelli registrati nel 2010, di circa 100.000 unità all'anno.
  Tale trend di incremento è confermato anche per i primi 4 mesi del 2013.
  Per quanto attiene la possibilità di un intervento normativo volto a differenziare le aliquote IMU, agevolando le unità abitative date in affitto a canone concordato, come è noto, il Governo ha approvato il decreto legge 21 maggio 2013, n. 54, recante «interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento, di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo», assicurando che nei prossimi mesi provvederà, altresì, ad una rivisitazione complessiva della disciplina dell'imposta municipale propria (IMU). Pertanto, si ritiene che, in tale sede, potranno trovare approfondimento ed eventuale accoglimento le richieste formulate dagli onorevoli interroganti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2011 0201, ISTITUTI AUTONOMI PER LE CASE POPOLARI ( IACP )

EUROVOC :

locazione immobiliare

mercato interno

casa popolare

contratto di locazione

imposta locale