ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00139

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 16/05/2013
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 16/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/05/2013
Stato iter:
30/09/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/05/2013

RITIRATO IL 30/09/2014

CONCLUSO IL 30/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00139
presentato da
D'ARIENZO Vincenzo
testo di
Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17

   D'ARIENZO, ROSATO e CASELLATO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 244 del 2012 ha delegato il Governo ad emanare due o più decreti al fine di disciplinare una revisione in chiave riduttiva dello strumento militare;
   in assenza dei richiamati Decreti Legislativi, pare che lo Stato Maggiore dell'Esercito stia procedendo alla soppressione di alcuni Comandi e alla contestuale costituzione di altri sulla base di un decreto ministeriale del precedente Ministro della difesa. In particolare:
    a) soppressione del 1o comando forze di difesa con sede in Vittorio Veneto (Treviso);
    b) soppressione del comando Brigata Pozzuolo del Friuli con sede in Gorizia;
    c) creazione di un comando militare interregionale con sede in Padova;
    d) creazione di un comando divisione con sede in Firenze presso la caserma Predieri e avente le stesse competenze del 1o comando forze di difesa;
   ciò nonostante l'ordine del giorno n. 9/5569/22 approvato nella XVI legislatura con il quale il Parlamento ha impegnato il Governo ad adottare i decreti legislativi in modo da consentire che il nuovo Parlamento potesse esplicare i propri poteri di indirizzo e controllo in relazione ai contenuti degli atti attuativi della delega conferita con il provvedimento in esame e con ciò riaffermando la centralità del Parlamento nella delicata materia –:
   se ritenga legittimo procedere alla revisione dello strumento militare nelle forme descritte in premessa quando la legge prevede chiaramente e senza dubbi interpretativi appositi decreti legislativi valutati dal Parlamento e, in alcuni casi, dagli organismi della rappresentanza militare e sindacale;
   quale risparmio si ottenga chiudendo la sede di Vittorio Veneto per ricollocare il medesimo comando come divisione a Firenze in una caserma, la Predieri, dove pare che siano state effettuate spese di ammodernamento e, quindi, considerato che l'articolo 1, comma 4 della legge in parola stabilisce l'invarianza di spesa a carico dell'Amministrazione;
   se risulti vero che per il personale in servizio permanente a Vittorio Veneto, quasi tutto di origine meridionale, si sarebbe creato un clima che di fatto obbligherebbe a presentare domanda di trasferimento a Firenze, quindi senza alcuna indennità, pena il possibile trasferimento d'autorità a Vipiteno o a Merano;
   se sia stata anche valutata l'ipotesi di una riduzione del numero delle infrastrutture utilizzate a Vittorio Veneto o una ridislocazione del Comando in caserme situate nelle vicinanze di Vittorio Veneto, inutilizzate ma efficienti come, ad esempio, la Caserma «Serena» di Treviso che sarebbe stata «abbandonata» dall'Esercito;
   se e quale valutazione sia stata fatta circa l'impatto di questi provvedimenti sul personale e le loro famiglie, alcune delle quali hanno comprato casa nell'area di Vittorio Veneto accollandosi mutui anche ultraventennali nonché sui relativi costi che ne deriverebbero;
   se sia stato approntato un piano alloggiativo per accogliere i militari di tutte le categorie, singoli o con famiglia, visti i costi degli affitti a Firenze che sono proibitivi se rapportati agli stipendi medi del personale militare;
   in quale occasione siano stati eventualmente ascoltati gli organi di rappresentanza in merito ai disagi dei trasferimenti in questione;
   se alla luce dei dubbi sollevati circa la legittimità e l'economicità dei fatti rappresentati, non sia opportuno con ogni consentita urgenza, sospendere l'attuazione di ogni provvedimento per il tempo necessario ad un approfondimento che gli interroganti ritengono, a questo punto, indispensabile e rispettoso della volontà del Parlamento espressa con l'ordine del giorno n. 9/5569/22. (5-00139)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TREVISO,TREVISO - Prov,VENETO

EUROVOC :

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personale militare

esercito