ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00133

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 17 del 16/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/05/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/05/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00133
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Giovedì 16 maggio 2013, seduta n. 17

   ZACCAGNINI, L'ABBATE, GAGNARLI, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, PARENTELA, GALLINELLA e LUPO. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il 29 aprile 2013 la Commissione europea ha messo al voto – per la seconda volta in poco più di un mese – la proposta di un bando di due anni per i pesticidi neonicotinoidi, proposto dall'Esecutivo di Bruxelles a seguito di un parere pubblicato dall'Autorità europea di sicurezza alimentare (Efsa), che identificava una correlazione tra i principi attivi Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid presenti in tali pesticidi e l'aumento delle morti delle api e di altri insetti impollinatori;
   come già accaduto il 15 marzo 2013 anche in questa votazione la Commissione europea non ha raggiunto la maggioranza qualificata riportando, in particolare, 15 voti favorevoli, 8 contrari e 4 astenuti. Tra i voti contrari si segnala quello dell'Italia; una presa di posizione che cozza con il voto favorevole espresso a marzo e che, a parere degli interroganti, non è sostenuta da ragioni sufficientemente valide;
   da alcune agenzie di stampa si legge, infatti, che il motivo del «no» italiano andrebbe ricercato nell'allargamento del divieto di uso dei neonicotinoidi – previsto sinora nelle coltivazioni di mais, colza e girasole, anche agli alberi da frutto in prefioritura, un ampliamento che, secondo quanto si evince da un documento diffuso dalla Coldiretti non avrebbe senso alfine di tutelare le api, soprattutto se sotto i filari del frutteto sono state sfalciate le specie vegetali attraenti per loro, non esiste rischio di tossicità;
   in realtà diversi studi e ricerche, tra i quali l'ultimo rapporto pubblicato da Greenpeace il 9 aprile 2013, mettono in allarme riguardo la salute e la sopravvivenza delle api nel pianeta. Particolare riferimento è fatto proprio ai neonicotinoidi che, essendo dei pesticidi sistemici entrano nel sistema vascolare della pianta trattata viaggiandovi attraverso e possono quindi essere rinvenuti nell'acqua di guttazione e, più tardi, nel polline e nel nettare;
   è evidente quindi che anche trattare una pianta in prefioritura può essere letale per la sopravvivenza delle api in quanto il pesticida – colpevole di diverse patologie che colpiscono l'insetto impedendogli di svolgere al meglio il proprio «ruolo» all'interno del nostro ecosistema (problemi di sviluppo e malformazioni, incapacità di approvvigionamento del cibo, disorientamento, disturbi del comportamento alimentare e riduzione delle capacità olfattive, disturbi nell'apprendimento) – può entrare nell'organismo dell'insetto anche in fase successiva, permanendo nella pianta trattata;
   si ricorda che in Italia nell'ottobre del 2008 è entrato in vigore il primo divieto temporaneo (con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, della salute e delle politiche sociali –17 settembre 2008) per l'uso, nella concia di sementi, dei prodotti fitosanitari contenenti quattro sostanze attive: Clothianidin, Thiamethoxam, Imidacloprid e Fioronil. Da allora questo divieto è stato sempre rinnovato e l'ultima proroga scadrà il 30 giugno 2013;
   un importante studio italiano, Apenet: monitoraggio e ricerca in apicoltura – 2009, condotto proprio per verificare i risultati di questa sospensione cautelativa relativamente alla sopravvivenza delle api ha dimostrato che dopo lo stop dei neonicotinoidi gli agricoltori non hanno segnalato maggiori problematiche legate alla gestione dei parassiti, né sono state riportate diminuzioni rilevanti nei loro rendimenti, mentre la situazione delle api appare migliorata, anche se non risolta a causa della diffusione attraverso formulazioni differenti delle stesse sostanze (spray, granulato, e altro);
   diverse regioni italiane, proprio in queste settimane, stanno segnalando il ripetersi del fenomeno della moria delle api, lanciando un grave allarme per l'ecosistema nazionale;
   nel Metapontino, in particolare, si segnala in questi giorni un'importante moria delle api «operaie»; una moria superiore al 500 per cento rispetto a quella di settimane fa: api che non volano più, strisciano per terra e muoiono;
   stessa cosa sta avvenendo in Sardegna, da dove arriva la segnalazione di una Organizzazione di produttori, la «Opas (Organizzazione produttori apicoltori sardi) Terrantiga» che sta assistendo ad avvelenamenti significativi di api dovuti molto probabilmente a trattamenti antifungini effettuati sugli agrumi durante il periodo di fioritura. Gli apicoltori registrano un fortissimo spopolamento degli alveari, con molti insetti morti dentro e fuori le arnie;
   le principali cause di questi fenomeni possono essere ricercate, ad avviso degli interroganti, proprio nell'uso massiccio dei pesticidi in agricoltura – che si tratti o meno di neonicotinoidi – uso che in questo periodo dell'anno dovrebbe essere vietato o limitato, così come previsto dalla legge n. 313 del 2004;
   il bando europeo succitato – che potrebbe entrare comunque in vigore il prossimo 1o dicembre per volontà della Commissione europea – prevede che i tre insetticidi saranno vietati, per due anni, per tutte le piante – compresi gli alberi da frutto – e le colture che attraggono maggiormente le api, ovvero mais, colza, girasole e cotone, e non potranno essere utilizzati prima della fioritura in nessuna forma (rivestimento delle sementi, granulati per il suolo o spray) –:
   in base a quanto esposto in premessa, quali siano le ragioni – oltre quelle emerse dalla stampa – che sottendono alla decisione dell'Italia di votare contro il bando europeo per la sospensione dei neonicotinoidi;
   se i tre Ministri interrogati siano stati unanimemente d'accordo nella decisione di votare contrariamente al bando e se no quali siano le diverse motivazioni addotte;
   se non ritenga opportuno potenziare, nell'ambito delle proprie competenze, i controlli relativi all'uso dei pesticidi in agricoltura, al fine di garantire la sopravvivenza degli insetti impollinatori, in base a quanto chiaramente previsto dalla legge 313 del 2004 e dalle relative leggi regionali in materia. (5-00133)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2004 0313

EUROVOC :

apicoltura

antiparassitario

mortalita'

trattamento fitosanitario

erbicida

prodotto fitosanitario