ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00073

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 8 del 09/04/2013
Abbinamenti
Atto 5/00358 abbinato in data 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BASSO LORENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/04/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013
CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013
PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/04/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/04/2013
Stato iter:
26/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/06/2013
Resoconto BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/04/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/06/2013

DISCUSSIONE IL 26/06/2013

SVOLTO IL 26/06/2013

CONCLUSO IL 26/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00073
presentato da
BASSO Lorenzo
testo di
Martedì 9 aprile 2013, seduta n. 8

   BASSO, TULLO, CAROCCI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto emerso dal piano di riorganizzazione di Selex Es, illustrato l'8 aprile 2013 ai sindacati, l'azienda prevederebbe oltre 2.500 esuberi (2.529), di cui 1.938 in Italia, e il quasi dimezzamento dei siti italiani (che si ridurrebbero da 48 a 26) entro il 2014 (quelli della Gran Bretagna sarebbero ridotti da 16 a 10);
   al momento non sono ancora noti i numeri relativi alle tre sedi genovesi dell'azienda, ma i tagli prospettati diffondono senz'altro uno stato di profonda preoccupazione tra i lavoratori e le parti sociali per il futuro di una realtà all'avanguardia e strategica per l'economia locale e nazionale;
   già durante la scorsa legislatura, i parlamentari del PD avevano più volte interrogato il Governo sul futuro di Finmeccanica, chiedendo, in tema di piano industriale, precise garanzie su occupazione, strategie di sviluppo e investimenti;
   in una fase di crisi così acuta per il Paese e anche per la regione Liguria sarebbe impensabile perdere ulteriori posti di lavoro;
   di fronte a queste prime indiscrezioni questo piano sembra improntato più sui tagli che sulla crescita per il futuro –:
   quale sia la posizione e la politica industriale del Governo che attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze è l'azionista di riferimento di Finmeccanica;
   se il Governo abbia in mente una strategia ed in quale modo intenda sostenere lo sviluppo del gruppo;
   quale sia il ruolo che intende attribuire all'importante settore dell'elettronica per la difesa nel mercato nazionale e internazionale;
   quale sia il quadro generale in cui si colloca la progressiva riorganizzazione di Finmeccanica. (5-00073)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00073

  Si risponde congiuntamente alle due interrogazioni in quanto vertenti sullo stesso argomento.
  Entrambi gli atti, infatti, partendo dal piano di riorganizzazione della Selex Es chiedono quale sia il futuro della società Finmeccanica.
  Relativamente al primo punto, come è noto, il 1 gennaio 2013 è stata costituita la Selex Electronic Systems (Selex ES) attraverso la concentrazione delle attività di Selex Galileo, Selex Elsag e Selex Sistemi Integrati.
  L'obiettivo della sua costituzione è il perseguimento di un miglior posizionamento competitivo nel settore di riferimento.
  La dichiarata Vision della nuova azienda è di essere un forte punto di riferimento per i clienti ed i partner offrendo eccellenza tecnologica nei sistemi elettronici e soluzioni per costituire una «comunità» più sicura e intelligente.
  Per raggiungere questo obiettivo Selex ES ha avviato un percorso finalizzato a:
   una politica di investimenti mirata allo sviluppo di nuovi prodotti e al mantenimento di quelli «core»;
   la realizzazione di economie di scala necessarie a raggiungere la «massa critica» per poter competere sul mercato globale;
   un piano di riorganizzazione aziendale orientato a creare un'azienda snella; efficiente e maggiormente competitiva.

  L'Azienda, al fine di concretizzare gli orientamenti strategici suindicati e per supportare quanto previsto dal Piano Industriale, sta già intervenendo sulle seguenti aree:
   1. Razionalizzazione del portafoglio prodotti per aumentare la profittabilità, la competitività e la crescita sostenibile della società;
   2. Ottimizzazione dell'ingegneria e della produzione focalizzandole su centri di eccellenza ed internalizzando le attività pregiate;
   3. Efficienza negli Acquisti;
   4. Ottimizzazione delle strutture di staff attualmente distribuite in 39 siti in Italia;
   5. Razionalizzazione dei siti per evitare la dispersione e le sovrapposizioni esistenti che riducono sensibilmente la capacità competitiva dell'Azienda;
   6. Dimensionamento degli organici, in Italia, con un intervento in due direzioni:
    Riduzione strutturale delle risorse indirette (-1.098 unità);
    Efficienza operativa dei diretti (-840 unità).

  In particolare, il piano di ridimensionamento degli organici con le previste eccedenze è condizionato, a giudizio dell'azienda, dal raggiungimento dei target di acquisizione degli ordini nel periodo di piano 2013-2017 (circa 4 miliardi/anno).
  Sulla base di tali orientamenti è iniziato con le OO.SS un serrato e costruttivo confronto che ad oggi ha prodotto:
   a) Un accordo di protocollo firmato all'inizio del confronto con le OO.SS sul piano industriale (20 febbraio u.s.) nel quale l'Azienda si è impegnata a non intraprendere nessuna azione unilaterale senza il preventivo confronto con i sindacati;
   b) Un accordo con Federmanager e la RSA dei dirigenti per la riduzione di 120 dirigenti in tre anni;
   c) Un accordo per la collocazione in mobilità di 810 unità;
   d) Un accordo per la chiusura di 4 siti in Italia.

  Il confronto con i sindacati sta proseguendo costruttivamente e sono stati calendarizzati ulteriori incontri di approfondimento.
  L'Azienda, parallelamente al confronto nazionale, sta effettuando incontri sindacali a livello territoriale per illustrare nei dettagli il Piano Industriale.
  Relativamente alla gestione delle eccedenze l'Azienda, pur in un quadro giuslavoristico che riduce di fatto gli ammortizzatori sociali, è interessata a concordare con i sindacati, l'utilizzo di tutte le leve che consentano di limitare significativamente il disagio sociale dei dipendenti interessati.
  Relativamente, al secondo quesito posto dagli Interroganti concernente il futuro di Finmeccanica, una delle più importanti realtà industriali del Paese, presente in settori strategici e capace di operare e competere in ambiti internazionali, è da evidenziare che il gruppo come altri, in questa congiuntura economica, deve affrontare complesse situazioni di mercato che richiedono iniziative rapide per migliorare la competitività e superare i propri squilibri. Il nuovo Gruppo Dirigente ha affrontato questi problemi elaborando un programma di ristrutturazione e di rilancio che è in corso di realizzazione.
  Il programma valorizza i settori e le aziende nei quali Finmeccanica eccelle (mi riferisco alla aeronautica ed alla elicotteristica, alla elettronica applicata alle tecnologie satellitari ed alle TLC, ai sistemi di controllo delle reti di trasporto ed energia, agli apparati per la produzione di energia elettrica tradizionale e nucleare). A questo proposito il Governo, senza dimenticare il ruolo e la natura societaria di Finmeccanica, auspica che ogni decisione che preveda la riduzione del perimetro di azione, venga attuata cercando (nei limiti del possibile) di salvaguardare la attuale presenza territoriale degli impianti, le competenze ed i livelli occupazionali, il Know how accumulato.
  Il Ministero dello sviluppo economico dà comunque ogni disponibilità, ad intervenire per quanto di competenza e ove il Governo intenda aprire un tavolo nazionale sul piano industriale del citato gruppo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FINMECCANICA

EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

politica industriale

aiuto allo sviluppo

politica di sviluppo