ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 905 del 17/01/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI
Data firma: 17/01/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI 17/01/2018
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI 17/01/2018
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI 17/01/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/01/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19011
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 17 gennaio 2018, seduta n. 905

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 13 gennaio 2018 l'associazione Carovana dei migranti e l'organizzazione della Campagna LasciateCIEntrare hanno inviato una lettera al prefetto di Cuneo, al presidente della Commissione diritti umani del Senato, al capo dipartimento delle libertà civili e dell'immigrazione del Ministero dell'interno e al direttore centrale per le politiche dell'immigrazione e dell'asilo denunciando un gravissimo episodio di violenza occorso a un ragazzo appena rientrato nel centro di accoglienza sito a La Morra, località Santa Maria ad Alba (Cuneo);

   il richiedente asilo, cittadino della Guinea Conakry, dopo aver partecipato alla marcia pacifica e autorizzata promossa da CarovaneMigranti, con partenza dal centro di accoglienza di Roddi (Enohotel il Convento) e arrivo nella Piazza Savona del centro di Alba, è stato accompagnato presso il suo centro, a Santa Maria La Morra, intorno alle ore 18:00;

   poco dopo le associazioni sono state avvertite di un'aggressione ai suoi danni da parte di una persona, che seguitolo nella sua stanza lo colpiva ripetutamente sull'arto ingessato (tibia sinistra), strappandogli di mano il telefono cellulare e rompendo di proposito sia la sim card sia la batteria e allontanandolo dal centro. I motivi dell'aggressione pare siano legati esclusivamente alla sua partecipazione alla marcia, fortemente osteggiata dai gestori del centro nei giorni precedenti;

   si fa presente che il giovane, che era stato investito da un'autovettura in data 6 gennaio 2018 riportando lesioni all'arto e lieve trauma cranico, già lamentava totale disattenzione al suo stato di salute da parte dei gestori del centro, riferendo di non aver mai ricevuto terapia medica, come prescritto dal medico di pronto soccorso;

   le associazioni, venute a conoscenza dell'accaduto hanno immediatamente avvisato le forze dell'ordine e il 118, che ha prontamente inviato un'ambulanza sul posto, trasferendo il giovane presso l'ospedale di Alba dove si trova attualmente in degenza;

   in seguito alla solidarietà mostrata nei riguardi del proprio compagno, gli altri ospiti del centro di accoglienza sono a loro volta preoccupati per possibili ritorsioni nei loro confronti, come del resto già precedentemente accaduto –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e se non ritenga urgente svolgere verifiche di competenza in relazione a quanto denunciato;

   se non ritenga opportuno individuare al più presto una struttura accogliente e idonea in cui il giovane, in quanto richiedente asilo, così come disposto dal decreto legislativo n. 142 del 2015 e dalle normative internazionali, possa essere meglio tutelato e vedersi garantita la possibilità di denunciare, nelle sedi competenti, quanto accaduto, senza essere sottoposto a ritorsioni o minacce ai suoi danni;

   come intenda provvedere a tutelare chi ancora si trova accolto nei centri gestiti dal medesimo ente e che, in seguito alla solidarietà mostrata nei riguardi del proprio compagno, rischiano ritorsioni come precedentemente accaduto;

   se intenda attivarsi per superare la gestione dell'accoglienza attraverso strutture extra ordinem e d'emergenza come i centri di accoglienza straordinaria a favore di una gestione strutturata, trasparente e diffusa come offre il sistema Sprar.
(4-19011)