ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18998

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 905 del 17/01/2018
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/12653
Firmatari
Primo firmatario: PRINA FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/01/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/01/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18998
presentato da
PRINA Francesco
testo di
Mercoledì 17 gennaio 2018, seduta n. 905

   PRINA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con l'approvazione dei nuovi piani di organizzazione aziendali strategici la regione Lombardia ha assunto la decisione, a decorrere dal 12 dicembre 2016, di chiudere il pronto soccorso notturno dell'ospedale di Abbiategrasso nella fascia oraria che va dalle ore 20,00 alle ore 8,00 del mattino;

   tale scelta non tiene conto dell'aspetto sociale costituito dalla presenza di un numero elevato di persone anziane, disabili e famiglie che non avendo mezzi propri sono oggettivamente impossibilitati a raggiungere altre strutture di pronto soccorso, anche a causa dei mezzi pubblici che di giorno sono inaffidabili e di notte non effettuano il servizio. Risulta inoltre, ad avviso dell'interrogante, in contrasto con le linee guida contenute nel decreto ministeriale n. 70 del 2015 e incoerente ed incompatibile con il principio fondamentale espresso nello stesso che stabilisce in primis la «centralità del paziente e il rispetto della dignità della persona»;

   il decreto ministeriale n. 70 del 2015 nel fissare i criteri, prevede e recita testualmente:

    che obiettivi di politica sanitaria debbano rispondere ai bisogni con adeguatezza ed in questa logica che «l'uso appropriato delle risorse deve rispondere più efficacemente ai bisogni concreti della popolazione anziana e non autosufficiente»;

    che la «missione assistenziale affidata agli ospedali è la presa in carico dei pazienti, garantendo i richiesti livelli di qualità rapportandosi con maggiore specificità ai contesti sociali inseriti nella rete di offerta»;

    che «I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, salvo quanto previsto dal successivo punto 9.2.2, sono strutture dotate di sede di Pronto soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”»;

   il distretto dell'Abbiatense rientra nel bacino d'utenza e nei parametri fissati dal citato decreto ministeriale avendo una popolazione di 83.000 abitanti (il POAS ha sottratto al distretto i comuni di Corsico e Trezzano sul Naviglio, con cui si raggiungevano i 155 mila abitanti). Va aggiunto che rispetto ai quattro presidi ospedalieri della ASST Ovest Milano, l'ospedale di Abbiategrasso si colloca in un'area territoriale più vasta pari a 207 chilometri quadrati. Con la chiusura notturna del pronto soccorso, di fatto, la percorrenza dal comune più lontano (Motta Visconti) al primo pronto soccorso disponibile (Magenta) è di 41 chilometri con un tempo di percorrenza, compreso quello impiegato dalla prima autoambulanza disponibile (Abbiategrasso), pari a più di 1 ora per raggiungere il luogo dell'emergenza. L'aver determinato la chiusura del pronto soccorso di Abbiategrasso, inoltre, ha provocato una situazione critica di sovraffollamento del pronto soccorso di Magenta;

   tale richiesta interpreta la volontà popolare espressa nelle 11.163 firme raccolte e dei deliberati dei quindici consigli comunali dei comuni del distretto;

   negli ultimi anni sull'ospedale di Abbiategrasso sono stati investiti circa 30 milioni di euro per il suo ampliamento compresi i nuovi circa 1.000 metri quadrati del pronto soccorso;

   infine tale provvedimento appare in contrasto l'articolo 2 della Costituzionale secondo cui «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. La legge non può in nessun caso violare i limiti i posti dal rispetto della persona umana» –:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza e in collaborazione con la regione, intenda assumere per avviare un monitoraggio delle criticità connesse al riordino delle reti ospedaliere e per verificare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza e della piena attuazione delle indicazioni contenute nel decreto ministeriale n. 70 del 2015, a partire dal caso della Lombardia.
(4-18998)