ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18983

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 904 del 09/01/2018
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/01/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI 09/01/2018
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
MATARRELLI TONI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
ZARATTI FILIBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI 09/01/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/01/2018
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18983
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Martedì 9 gennaio 2018, seduta n. 904

   MELILLA, GREGORI, NICCHI, QUARANTA, MATARRELLI, SANNICANDRO, SCOTTO, FERRARA, ZARATTI, PIRAS, DURANTI, RICCIATTI e FRANCO BORDO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   all'Autostrada dei Parchi sono stati concessi aumenti dei pedaggi autostradali nel 2018 del 12,8 per cento;

   negli ultimi 15 anni i pedaggi delle A24 e A25 sono aumentati di oltre il 200 per cento;

   è un fatto intollerabile a fronte di una inflazione annua di poco superiore mediamente all'1 per cento;

   nel 2017 l'inflazione in Italia è stata dell'1,3 per cento e dunque non è giustificabile un aumento esorbitante (di dieci volte rispetto all'inflazione) come quello accordato alla società di gestione delle autostrade che collegano Abruzzo e Lazio;

   sono in corso assemblee di sindaci e utenti sia nel versante laziale che in quello abruzzese. La protesta sta dilagando;

   dopo l'epifania è previsto un incontro dei presidenti delle regioni Lazio e Abruzzo con il Ministro Delrio per bloccare questi aumenti ingiustificati;

   un anno fa le organizzazioni dell'autotrasporto della Cna e dei consumatori hanno denunciato che le autostrade A24 e A25 non hanno rilevatori di nebbia e di ghiaccio, hanno una percentuale bassa di stalli per i veicoli pesanti, un numero insufficiente di stazioni di servizio (addirittura nessuna da Chieti a Magliano dei Marsi per oltre 100 chilometri), standard bassi per la sicurezza e la salvaguardia dell'ambiente. La messa in sicurezza antisismica (il cui confine con la manutenzione ordinaria e straordinaria, a carico del gestore, è molto stretto) della autostrada laziale e abruzzese è a totale carico dello Stato e sono stati stanziate ingenti risorse per centinaia di milioni di euro;

   l'autostrada è una infrastruttura fondamentale per l'economia abruzzese e laziale e questi aumenti rischiano di essere una ulteriore mazzata per il settore dell'autotrasporto, per i lavoratori pendolari, e in generale per i consumatori –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere per la revoca di questi aumenti dei pedaggi autostradali.
(4-18983)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-18983
presentata da
MELILLA Gianni

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni pervenute dalla direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali di questo Ministero, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  L'aumento tariffario accordato alla società Strada dei parchi per l'anno 2018, pari complessivamente al 12,89 per cento risulta perlopiù relativo a recuperi di incrementi tariffari maturati negli anni passati (anni 2015-2017) e precedentemente non riconosciuti a seguito dell'adozione di misure di contenimento tariffario finalizzate ad incentivare la ripresa economica.
  Il riconoscimento dei suindicati incrementi pregressi in sede di adeguamento tariffario per l'anno 2018 si è reso necessario anche al fine di recepire le pronunce giudiziarie passate in giudicato in merito ai ricorsi presentati dalla società concessionaria avverso gli aggiornamenti tariffari degli anni precedenti. Le autorità giudiziarie in questione, accogliendo le istanze della società, hanno infatti stabilito al contempo la nomina di un commissario
ad acta da parte del Ragioniere generale dello Stato qualora non si fosse ottemperato al riconoscimento alla concessionaria delle suddette differenze tariffarie.
  Il mancato riconoscimento delle tariffe maturate avrebbe determinato oltretutto effetti cumulativi che, nel tempo, sarebbero potuti risultare sconvenienti per l'utenza. I crediti derivanti dai minori riconoscimenti annuali sono infatti soggetti a remunerazione, secondo le pattuizioni convenzionali, al tasso di congrua remunerazione del capitale (wacc), determinando conseguentemente ulteriori costi regolatori che si riflettono nelle variazioni tariffarie degli esercizi successivi.
  L'incremento tariffario accordato alla società Strada dei parchi è stato, ad ogni modo, determinato sulla base di quanto stabilito nella convenzione di concessione vigente fra concessionaria e concedente, applicando i criteri individuati dalle delibere Cipe di riferimento n. 319 del 1996 e n. 39 del 2007.
  Il mancato riconoscimento degli incrementi tariffari così come risultanti dall'applicazione delle metodologie e dei criteri previsti dal contratto di concessione avrebbe pertanto comportato per l'amministrazione una responsabilità patrimoniale.
  Allo stato attuale, le regioni Lazio e Abruzzo stanno comunque procedendo, all'individuazione di misure agevolative per l'utenza, facendosi direttamente carico dei relativi costi.
  Contestualmente, è in corso l'aggiornamento del piano economico — finanziario della società concessionaria nell'ambito del quale saranno specificamente regolati tutti gli interventi di messa in sicurezza dell'infrastruttura previsti a termini di legge. Tali, interventi prevedono anche la compartecipazione dello Stato mediante l'erogazione di contributi pubblici, finalizzata anch'essa alla minimizzazione dei costi a carico dell'utenza. Nello stesso piano economico — finanziario saranno, inoltre, individuate ulteriori misure sempre con l'obiettivo di ottimizzare i livelli tariffari a beneficio degli utenti.
  

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.