ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18958

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 904 del 09/01/2018
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/01/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/01/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18958
presentato da
BERNINI Paolo
testo di
Martedì 9 gennaio 2018, seduta n. 904

   PAOLO BERNINI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   i dati Istat segnalano una significativa riduzione dei consumi di latte, uova e carni e in particolare di coniglio e di agnello;

   quella per carni, pur restando la componente alimentare più importante, torna a diminuire, attestandosi a 93,53 euro mensili (da 98,25 nel 2015);

   i macelli attivi in Italia adibiti all'uccisione dei conigli sono 32; in alcuni di essi si uccidono anche 30.000 individui al giorno;

   si rileva che i dati sul consumo pro capite di carne di coniglio in Italia sono discordanti si va dai 4,2 chilogrammi annui calcolati dall'Ismea ai 2,6 chilogrammi dell'Istat;

   è più in generale riscontrabile una riduzione dei consumi di carne, formaggi e uova nel 2016/2017: carni rosse: - 5,8 per cento; salumi ed affettati: - 5,3 per cento; latte e dei suoi derivati: - 3,2 per cento; uova: - 0,7 per cento;

   è rilevante invece l'aumento dei consumi dei prodotti di origine vegetale per i regimi alimentari vegani e vegetariani. Nella grande distribuzione i prodotti Veg hanno fatturato 357 milioni di euro nel 2016, con un incremento del 18 per cento negli ultimi 12 mesi;

   i prodotti sostitutivi della carne hanno venduto +27,1 per cento rispetto all'anno precedente, come le formulazioni sostitutive al latte e di origine vegetale hanno incrementato la vendita di +19 per cento;

   il consumo di frutta e verdura è aumentato del 2 per cento e anche il comparto del biologico trova sempre più consensi con un aumento dei consumi del +20 per cento;

   a fronte della urgenza inderogabile globale di diminuire drasticamente la produzione di Co2 con la conseguente e necessaria riduzione dei consumi di carne, uova, latte e derivati secondo le indicazioni della Fao e della Chatham house e di numerose altre organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite che in numerose pubblicazioni hanno dimostrato come questi settori siano ben più impattanti addirittura delle energie fossili, anche i cittadini italiani rispondono positivamente in tal senso e con gran senso di responsabilità; invece, il Governo interviene per sostenere i diversi settori che causano più di altri le emissioni di Co2 e che hanno riscontrato una flessione della domanda. Incentivi fiscali, sgravi, pubblicità di settore sono i metodi più utilizzati;

   con la riforma della Pac 2020 il Ministro Martina ha inviato al commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan un documento con le priorità italiane di riforma della politica agricola comune post 2020; tra le tante proposte si legge: «Con questa riforma abbiamo quindi l'occasione per rafforzare gli strumenti disponibili prevedendo, ad esempio, l'estensione del modello delle Organizzazioni comuni di mercato ad altri settori come latte, carne o cereali, migliorarne la competitività, incrementare la capacità di adattamento alle turbative dei mercati. Dobbiamo dare più attenzione ai giovani e lavorare per la massima trasparenza verso i consumatori attraverso l'indicazione dell'origine della materia prima degli alimenti. Scelte coraggiose che siamo chiamati a compiere già oggi» –:

   se i Ministri interrogati intendano chiarire le ragioni che hanno portato alla scelta di promuovere settori che, inevitabilmente e grazie alla consapevolezza dei cittadini, hanno riscontrato una flessione dei consumi;

   se e come i Ministri interrogati ritengano di contrastare i cambiamenti climatici e di assecondare l'inevitabile riduzione delle richieste di prodotti dei settori più inquinanti a tutti i livelli;

   se i Ministri interrogati ritengano, alla luce delle esigenze di tutela dell'ambiente, del territorio e del mare, evitare di assumere iniziative volte a incentivare settori che, oltre a determinare lo sfruttamento degli animali, sono causa evidente di un insostenibile impatto sull'ambiente, come numerose pubblicazioni confermano.
(4-18958)