ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18921

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 902 del 21/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI
Data firma: 21/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18921
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Giovedì 21 dicembre 2017, seduta n. 902

   SCOTTO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   in queste ore è prevista la firma di un'intesa tra Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e regioni per regolamentare l'accesso alla professione di guida turistica nazionale;

   la bozza di tale intesa ha suscitato diverse perplessità nelle realtà interessate al tema, le quali hanno già più volte denunciato come il testo predisposto preveda regole poco chiare e l'accesso mediante titoli informali;

   è prevista, inoltre, la creazione di costosi corsi formativi gestiti da enti privati, con accesso all'esame mediante semplice diploma di scuola superiore;

   finanche la richiesta di specifiche conoscenze linguistiche (fondamentali per la professione) non sarebbe più oggetto d'esame, ma verrebbe soddisfatta dalla presentazione di attestati di enti privati accreditati;

   in questo modo si rischia di rendere la professione preda di interessi privati e di allontanarsi dall'idea di qualità e preparazione che dovrebbe sottostare ad una professionalità come quella della guida turistica;

   è, peraltro, incomprensibile la scelta di riordinare completamente una professione e l'accesso ad essa non seguendo il canonico iter parlamentare, bensì attraverso un'intesa Stato-regioni;

   pare quasi che, a fronte dell'arenarsi delle proposte sulla figura della guida specialistica, si voglia chiudere rapidamente e superficialmente con una soluzione che però rischia di creare più difficoltà che miglioramenti;

   la categoria chiede da tempo, ormai, una legge di riordino della professione, ancorandola però a criteri molto più rigorosi e prevedendo anche, per il futuro, l'istituzione di lauree specifiche;

   una seria legge di riordino servirebbe non solo a formare professionisti seri e consapevoli del loro ruolo nel turismo, ma anche a tutelare i turisti, che hanno il diritto di usufruire di un servizio di livello adeguato e reso da soggetti che abbiano preventivamente dimostrato conoscenza specifica del medesimo;

   va detto, peraltro, che l'attuale definizione di guida turistica appare essere limitativa;

   nella norma transitoria del testo provvisorio, come se non bastasse, non è esplicitato che coloro che hanno conseguito il titolo di guida lo manterranno anche dopo l'entrata in vigore dell'intesa;

   la categoria delle guide turistiche (che in Italia ricomprende circa 30.000 persone) è in grossa difficoltà a causa delle indicazioni della Commissione europea (che interpreta la loro specificità territoriale come una forma di restrizione alla libera circolazione dei lavoratori e che di conseguenza ne chiede la liberalizzazione) e dell'inserimento della categoria nell'ambito di applicazione della direttiva sui servizi invece che sulle professioni;

   la stipula dell'intesa, specie nel testo attualmente abbozzato, rischia di peggiorare la situazione, come dimostra la mobilitazione scattata in queste ore da parte degli operatori del settore –:

   se il Governo non ritenga opportuno fare «marcia indietro» sull'intesa con le regioni, optando invece per l'assunzione di iniziative normative affinché la professione della guida turistica venga disciplinata da una legge dello Stato;

   se non si ritenga doveroso assumere iniziative per garantire l'accesso alla professione continui a dipendere dal superamento di esami pubblici disancorati da agenzie formative private (ivi compresa la verifica delle conoscenze linguistiche);

   se non ritengano di dover assumere iniziative volte a prevedere, per il futuro, la creazione di corsi di laurea che permettano l'accesso al suddetto esame pubblico, al fine di garantire il mantenimento di standard qualitativi elevati nel settore.
(4-18921)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso alla professione

libera prestazione di servizi

libera circolazione dei lavoratori