ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: TOFALO ANGELO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18841
presentato da
TOFALO Angelo
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   TOFALO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il giudice Mario Pagano è stato posto in arresto per sentenze «comprate»; originario di Roccapiemonte, in passato magistrato presso il tribunale di Salerno, è accusato di aver favorito imprenditori amici in alcune cause civili. Dai giornali si apprende che «Al giudice ed un imprenditore dell'Agro è contestato il reato di corruzione. L'imprenditore, C.A.L., gli avrebbe corrisposto 65 mila euro da destinare alla Rocchese, più un orologio del valore di 20 mila euro. Corruzione contestata anche agli imprenditori D.F.R. e D.G.G., titolari di alcune case di cura. Avrebbero corrisposto a Pagano, in più occasioni, somme di denaro per un totale di 40 mila euro, a beneficio della Rocchese. Nei guai anche L.R. per forniture gratuite di materiale sportivo a beneficio della Rocchese. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, contestata (tra gli altri) a Pagano, ad M.N. ed al consulente fiscale P.A.: finanziamento regionale di oltre 300 mila euro a beneficio della società cooperativa per la realizzazione di un agriturismo a Roccapiemonte. Il finanziamento, secondo l'accusa, “è stato ottenuto mediante una serie artificiosa di operazioni fittizie, realizzate con l'apparente costituzione di capitale sociale e anche attraverso false fatture comprovanti l'acquisto di materiali ed attrezzature varie”. Pagano ed il consulente fiscale P.A. sono accusati anche di falso in atto pubblico. Viene loro contestata la falsa denuncia di smarrimento di assegni apparentemente utilizzati per la costituzione del capitale sociale della cooperativa che avrebbe dovuto occuparsi della realizzazione dell'agriturismo. Corruzione in atti giudiziari contestata a Pagano e al consulente fiscale, il quale in cambio dei favori assicurati dal giudice nella gestione di alcune cause avrebbe prestato gratuitamente la propria attività professionale, prendendo parte anche al giro di fatture false. Poi ci sono fatture false per circa 200 mila euro, mancata esazione del credito per la fornitura di cucine e per la realizzazione dell'impianto di climatizzazione». «Il GIP ha disposto il sequestro di mezzo milione di euro nei confronti del giudice Mario Pagano. La somma corrisponde al totale delle erogazioni effettuate nel tempo dagli imprenditori corrotti» (http://www.salernotoday.it);

   dall'indagine è stato riscontrato l'impegno del giudice per il fratello che nelle ultime elezioni amministrative è stato eletto sindaco ed è anch'egli indagato, poiché presumibilmente coinvolto nei fatti. Per il giudice coltivare rapporti con le persone che contano era di estrema importanza; l'obiettivo era portare al successo politico un componente della sua famiglia (non a caso, nota più volte il gip, l'anno scorso il fratello Carmine è stato eletto sindaco di Roccapiemonte) –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione a quanto esposto in premessa e se non ritenga di valutare se sussistano i presupposti per assumere le iniziative di competenza ai sensi dell'articolo 142 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.
(4-18841)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reato economico

consegna

giudice