ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18810

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLO RICCARDO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/12/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18810
presentato da
GALLO Riccardo
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   RICCARDO GALLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   dopo oltre 12 anni dalla sua approvazione, il Piano regolatore generale di Agrigento, formalmente approvato dal consiglio comunale con deliberazione n. 108 del 20 luglio 2005, risulta ancora non pienamente vigente per la mancata approvazione di specifici piani urbanistici, attuativi ed esecutivi;

   in tale situazione tutti i cittadini proprietari dei terreni individuati come edificabili si vedono chiamati al pagamento dell'imposta sui terreni senza poter realmente utilizzare quelle aree ai fini edificatori;

   al riguardo, secondo quanto previsto dalla normativa tributaria in vigore, l'imposta deve essere pagata anche se il piano che ha individuato una zona come edificabile, non è in effetti vigente per la mancata approvazione delle prescrizioni esecutive, dei piani costruttivi o particolareggiati, necessari per regolamentare le concessioni edilizie;

   risulta evidente che una simile situazione espone i proprietari a un sicuro impoverimento, dovuto ad un'imposizione fiscale così lunga, a cui sono soggetti, in forza di una futura potenzialità edificatoria che in concreto può non tradursi in una reale utilizzazione, ai fini edificatori, dei terreni e/o delle aree interessate e in questo senso il caso del piano regolatore di Agrigento è emblematico;

   l'interrogante segnala come di fatto non sono bastati 12 anni per renderlo pienamente vigente ed appare chiaro che il completamento dell’iter urbanistico è ancora lontano da una sua reale conclusione; è evidente che la circostanza evidenziata è rilevante poiché potenzialmente ripetibile in tutto il territorio italiano;

   il decreto-legge n. 223 del 2006, convertito con modificazioni dalla legge n. 248 del 2006, ha indicato la sola decorrenza iniziale dell'imposizione tributaria, facendola corrispondere all'inizio del procedimento urbanistico, con la semplice diversa classificazione del suolo, senza in alcun modo considerare lo stato di attuazione delle procedure incidenti sullo ius aedificandi;

   appare palesemente ingiusto il fatto di applicare l'imposta ai terreni edificabili ritenendo tali tutte quelle aree semplicemente individuate dai singoli comuni anche in assenza di strumenti urbanistici attuativi;

   l'interrogante evidenzia a tal fine che va, considerato quindi che i proprietari di questi terreni o di queste aree, si trovano in molti casi nella condizione di versare l'imposta senza che il loro bene abbia, anche per lunghi periodi, nessuna concreta possibilità di utilizzazione e senza che ne possano disporre pienamente;

   è palesemente non equo far ricadere una tale imposizione sui malcapitati cittadini, peraltro chiamati a subire un livello di tassazione tra i più alti d'Europa; questo provoca un sicuro ed ingiusto nocumento di quei soggetti che si trovano a dover pagare, per moltissimi anni, un'imposta a fronte anche dei ritardi e delle inerzie poste in essere da un ente locale;

   in tal modo questi cittadini vengono esposti a pagare una maggiore imposta potenzialmente anche per la colpa o il dolo dei soggetti che amministrano un ente;

   si ritiene necessario, al fine di garantire una maggiore equità nell'applicazione del tributo e in considerazione dei nuovi scenari di finanza pubblica, correlare l'applicazione dell'imposta ad una effettiva utilizzazione edilizia dei terreni o delle aree o in subordine dare un tetto temporale entro cui le amministrazioni devono concludere procedimenti urbanistici così importanti;

   si ritiene altresì che risulta necessario, per un fatto di pura giustizia fiscale e sociale, che situazioni come quella agrigentina non abbiano più a ripetersi e che la norma tributaria in questione debba essere rimodulata ed armonizzata nel senso prima esposto –:

   se il Governo, al fine di garantire una maggiore equità nell'applicazione del tributo, non intenda valutare l'opportunità di assumere iniziative normative volte ad evitare gli effetti distorsivi di cui in premessa, rendendo più stringenti i limiti dell'imposizione tributaria relativa ai terreni o alle aree, correlando la stessa all'effettiva utilizzazione edilizia.
(4-18810)