ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 898 del 06/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 06/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 06/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18738
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Mercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898

   PAGANO e CASTIELLO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   è di poche settimane fa l'esplosione di un caso mediatico-politico, relativo alle indicazioni del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca circa il fatto che i genitori, personalmente o mediante terzi, siano tenuti a prelevare i figli minori di 14 anni dalle scuole medie all'ora di uscita;

   nella maggioranza dei Paesi europei e non, i bambini di 7-8 anni raggiungono i plessi scolastici in autonomia;

   gli studiosi di psicologia da tempo lamentano che l'eccessiva presenza degli adulti fuori le scuole primarie, incide negativamente sulle autonomie personali dei fanciulli;

   la cosa più grave, secondo gli interroganti, è che apparati statuali, abbiano inteso sostituirsi ai genitori nelle scelte di vigilanza ed educazione: lasciare che i propri figli escano e rincasino da soli è una naturale scelta pedagogica, i ragazzi hanno diritto di crescere con la necessaria sicurezza di sé, con quella naturale autostima, che ha contraddistinto sempre con la dovuta gradualità la crescita dei bambini e degli adolescenti;

   questa decisione secondo gli interroganti si pone in contrasto con quanto previsto dagli articoli 29 e 30 della Costituzione, dall'articolo 26 della Dichiarazione dei diritti umani;

   questa grave intromissione pubblica nella sfera educativa che è di esclusiva pertinenza delle famiglie, nasce da un equivoco: infatti la Corte di Cassazione aveva emanato un'ordinanza, determinando la responsabilità in sede civile di un Istituto per un sinistro occorso ad un minore nel tragitto che dal cancello scolastico conduce alla salita del pulmino. L'episodio si è avuto per il semplice fatto che l'Istituto con proprio regolamento, si era dotato di una norma specifica, per garantire una vigilanza anche oltre a propria sfera di intervento;

   la legge n. 297 del 1994, all'articolo 10, comma 3, lettera a), riconosce al «Consiglio di circolo o d'Istituto» un «potere deliberante» circa le modalità di vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nonché durante l'uscita;

   il contratto collettivo nazionale dei docenti ribadisce il concetto (articolo 29, comma 5): «sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e devono assistere all'uscita gli alunni medesimi»;

   la legge n. 53 del 2003 all'articolo 3, lettera e), dichiara che «l'istruzione del ciclo di scuola media secondaria è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e culturale, professionale, al rafforzamento delle attitudini di interazione sociale»;

   vista l’impasse interpretativa, alcuni parlamentari si sono premurati di proporre emendamenti al disegno di legge di conversione del cosiddetto «decreto fiscale» di recente approvato in via definitiva dalle Camere, per «salvare» genitori e scuole in merito alla questione; la nuova disciplina approvata prevede una sorta di liberatoria con cui i genitori possono autorizzare la scuola in cui sono iscritti i propri figli minori di 14 anni a consentirne l'uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell'orario delle lezioni;

   in provincia di Caserta vi sarebbe stato un caso di due ragazzini di 12 e 11 anni trattenuti fisicamente a scuola, malgrado i genitori giustamente avevano diffidato l'istituto a trattenerli per lasciarli invece uscire liberi come sempre accaduto. È intervenuta la Polizia di Stato, allertata dai genitori e ne è derivata una denuncia per sottrazione dei minori e sequestro contro la dirigente scolastica;

   secondo gli interroganti, la Ministra interrogata dovrebbe presentare delle scuse per i gravi disagi patiti dal personale scolastico e dalle famiglie, ribadendo che le prerogative di vigilanza sui minori al di fuori dell'ambito scolastico, riconosciute dalla Costituzione, non saranno mai più intaccate –:

   se non intenda assumere iniziative per assicurare la massima divulgazione delle nuove discipline di cui in premessa in materia di uscita dei minori di 14 anni dai locali scolastici, in modo tale da fornire al riguardo tutte le informazioni necessarie al personale scolastico e alle famiglie;

   se intenda accertare le possibili responsabilità, per quanto di competenza, delle autorità scolastiche, nello specifico caso accaduto in provincia di Caserta.
(4-18738)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

contratto collettivo

sequestro di persona