Legislatura: 17Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/11/2017
RIZZO, BASILIO, CORDA, FRUSONE, TOFALO, CANCELLERI, D'UVA, DI BENEDETTO, GRILLO, LOREFICE, LUPO, MARZANA e VILLAROSA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
il 21 settembre 2013, si svolgeva nella base del Muos di Niscemi una pacifica manifestazione di contestazione della base militare statunitense;
fu una manifestazione colorata e senza tensione – una sorta di pic-nic pacifista – con la presenza anche di diversi bambini;
per qualche ora la base divenne un grande parco, nel quale alcuni manifestanti gettarono dei semi di piante tipiche della vegetazione mediterranea; la mifestazione aveva l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e la classe politica sulle problematiche afferenti alla presenza nella base di decine di antenne;
per quell'azione, tuttavia, circa 50 attivisti – nonostante la manifestazione si fosse risolta senza danni a cose o persone – vennero identificati e denunciati;
l'intera vicenda della contrapposizione tra la popolazione locale contraria alla base e le autorità governative favorevoli alla concessione agli Usa di quei territori, doveva indurre ad una gestione più disponibile al dialogo e meno improntata ad azioni repressive, anche in considerazione del fatto che quella popolazione pagava già il prezzo della militarizzazione del proprio territorio;
la decisione del Ministero dell'interno di dare mandato all'avvocatura dello Stato di costituzione di parte civile contro i manifestanti nel processo aperto presso il tribunale di Gela appare – agli interroganti – inopportuna, tesa esclusivamente ad innalzare la tensione e ad acuire le divisioni tra la popolazione e le autorità politiche e militari;
infatti, motivare la costituzione di parte civile del Viminale con un supposto danno d'immagine appare pretestuoso, tenendo presente che il compito del Ministero dell'interno è quello di gestire in modo efficace e dentro l'alveo della democrazia, tensioni e conflitti sociali senza che essi sfocino in atti violenti e che pregiudichino l'incolumità delle persone. Il Ministro dell'interno, da questo punto di vista, dovrebbe essere soddisfatto dell'egregio lavoro svolto quel giorno dalla forze dell'ordine a Niscemi;
il diritto a manifestare è sancito dalla Costituzione e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica rappresenta una delle architravi del nostro ordinamento democratico –:
se il Governo non reputi opportuno ripensare alla decisione di costituirsi parte civile contro gli attivisti No Muos, revocandola, contribuendo anche per questa via al mantenimento di una politica di dialogo tra le istituzioni e i cittadini tanto più indispensabile nei confronti di una popolazione vessata da processi di militarizzazione che hanno oggettivamente spogliato di potenzialità economiche e ambientali quella zona già gravata da tassi di disoccupazione – specialmente giovanile – altissimi.
(4-18654)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto di manifestare
violenza