ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18625

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRESCIA GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18625
presentato da
BRESCIA Giuseppe
testo di
Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891

   BRESCIA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il Ministro interrogato in più occasioni, a partire dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 13 del 2017, poi convertito dalla legge 13 aprile 2017, n. 46, ha dichiarato che l'obiettivo del Governo nella gestione del fenomeno migratorio e del sistema italiano di accoglienza è il superamento dei grandi centri di accoglienza con la loro chiusura in favore di un'accoglienza diffusa così come stabilito di concerto con l'Anci e il piano nazionale di accoglienza;

   ad oggi il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari-Palese risulta attivo con una presenza media di circa 1.800-1.900 ospiti, in una situazione di gravissimo sovraffollamento a fronte della capienza prevista dal decreto istitutivo di n. 744 posti;

   risulta attualmente in fase di svolgimento il bando di gara per la fornitura di beni e servizi relativi al funzionamento del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari-Palese per un periodo di tre anni per 744 posti, aumentabili in caso di necessità come stabilito dall'articolo 4 del bando, ai sensi dell'articolo 160, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016;

   la nuova disciplina normativa prevede il superamento dei centri di identificazione ed espulsione a cui subentrano i C.p.r., centri di permanenza per i rimpatri, istituiti ai sensi dell'articolo 19 della legge n. 46 del 2017 ed attivati, stando alle dichiarazioni del Ministro, nella misura di uno per regione di concerto con le relative amministrazioni;

   risulta attualmente in fase di espletamento la procedura negoziata per l'affidamento del servizio di gestione del C.p.r. ex C.i.e. di Bari, per una ricettività di 126 posti e per una durata di tre anni;

   al momento nella regione Puglia è attivo anche un secondo C.p.r. ex C.i.e. a Brindisi-Restinco, così come anche confermato dal capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, Gerarda Pantalone, in occasione dell'audizione presso la «Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate», seduta n. 87 di giovedì 25 maggio 2017;

   amplia è la bibliografia che negli anni ha dimostrato il fallimento della detenzione amministrativa, le gravi criticità rispetto alla tutela dei diritti fondamentali ed, in generale, l'inefficacia dell'intero sistema di trattenimento ed espulsione, tra cui il rapporto sui C.i.e. in Italia a cura della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, nonché la relazione al Parlamento 2017 del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale;

   con la sentenza n. 4089/2017 pubblicata il 10 agosto 2017 ruolo generale n. 3719/2012 Repertorio n. 4836/2017 del 10 agosto 2017, il tribunale di Bari condannato il Ministero dell'interno a risarcire il comune di Bari e la sua comunità locale per il danno di immagine subito a causa delle note condizioni di inumanità con cui sono stati trattenuti, per i dieci anni di attività, i migranti nel C.i.e. di Bari-Palese associandolo a luoghi come Auschwitz, Guantanamo e Alcatraz –:

   se e quali iniziative urgenti intenda adottare per giungere ad un rapido ed effettivo superamento dei grandi centri di accoglienza;

   se e quali iniziative urgenti intenda adottare per evitare la presenza nella regione Puglia di due Centri di permanenza per i rimpatri, circostanza che, ad avviso dell'interrogante, è in contrasto con quanto dichiarato in precedenza e con l'interesse della comunità locale.
(4-18625)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

espulsione

diritti umani