ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18624

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 27/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE E IL MEZZOGIORNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/11/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE E IL MEZZOGIORNO delegato in data 19/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18624
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891

   SCOTTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 14 del decreto-legge n. 486 del 1996, convertito dalla legge n. 582 del 1996, prevedeva ed imponeva al comune di Napoli di adottare lo strumento urbanistico onde consentire il ripristino della naturale morfologia della costa in ambito territoriale Bagnoli-Coroglio;

   la norma citata, mai abrogata, prevede l'abbattimento di tutti i manufatti presenti sulla linea di costa, compresi gli insediamenti residenziali e industriali, oltre alla rimozione della colmata a mare;

   ciò avrebbe implicato la delocalizzazione di numerosi abitanti dell'area;

   gran parte dei residenti e proprietari della zona coinvolta decisero di appoggiare e favorire questo processo di trasformazione urbanistica dell'area occidentale di Napoli dopo la post industrializzazione, anche sacrificando la proprie abitazioni nel vecchio borgo;

   la variante al piano regolatore generale del comune di Napoli approvata nel 2003 e la successiva delibera del consiglio comunale di Napoli n. 40 del 2005 hanno confermato la posizione sostanzialmente condivisa maturata negli anni da residenti ed amministrazione comunale, per la quale gli abitanti del borgo di Coroglio si dicevano disponibili a rinunciare al mantenimento delle proprie residenze preesistenti sulla linea di costa in cambio della delocalizzazione in un'area tematica dell'ex sito Italsider destinato all'edilizia residenziale, ed in particolare alla tipologia di edilizia sovvenzionata (o meglio Erp);

   tale soluzione poteva e potrebbe garantire un risarcimento sociale equilibrato a chi per anni ha subito l'industrializzazione dell'area ed i suoi effetti (primi fra tutti malattie e morti);

   negli anni successivi nulla è stato realizzato di quanto previsto dalla normativa nazionale e comunale, né alcuna misura è stata presa per cambiare l'indirizzo sopra riportato;

   la nomina del commissario straordinario per la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana dell'area di rilevante interesse nazionale Bagnoli-Coroglio e del soggetto attuatore (Invitalia s.p.a.) sembrerebbe stare portando ad un repentino ed ingiustificato cambio di prospettiva e di indirizzo;

   il commissario ha peraltro di recente emanato un provvedimento con cui ha posto a vincolo preordinato tutte le particelle catastali ricadenti nelle aree assoggettate, comprese quelle del borgo di Coroglio, al fine di iniziare le procedure di esproprio per pubblica utilità;

   ciò, se non ricollegato alle misure individuate nel 2005, rischia di rompere il precario equilibrio che la soluzione precedentemente prospettata aveva faticosamente costruito –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo, per quanto di competenza ed anche attraverso il commissario straordinario, affinché tutti i residenti attuali delle aree assoggettate al vincolo di cui sopra vengano delocalizzati nell'area di pertinenza dell'ex Italsider previa costruzione di nuove residenze con vincolo di edilizia residenziale pubblica esclusivamente a loro assegnate;

   se il Governo non ritenga di assumere iniziative, per il tramite del suddetto commissario, affinché ai proprietari residenti negli immobili siti nelle aree assoggettate dal vincolo preordinato, i quali decidessero di rinunciare all'indennizzo previsto dalla legge, sia assegnato un nuovo immobile a titolo di proprietà;

   quali iniziative il Governo intenda assumere, per quanto di competenza ed anche attraverso il commissario straordinario, affinché tutti i commercianti e piccoli imprenditori delle suddette aree possano proseguire la propria attività nell'area predisposta all'uopo per l'edilizia compensativa;

   se non si ritenga che la bonifica degli arenili, specie di quello sud di pertinenza e prospiciente il borgo di Coroglio, debba avvenire dopo la completa delocalizzazione nell'area destinata alle residenze compensative degli abitanti del borgo stesso, così da evitare di esporli a gravi rischi relativi alla loro salute;

   se non si ritenga doveroso assumere iniziative per l'istituzione di un osservatorio sulla bonifica (con particolare riferimento all'area individuata per l'edilizia compensativa, agli arenili e al fondale marino) e di un osservatorio permanente sulla realizzazione del nucleo di edilizia compensativa (così da permettere ampia partecipazione alle scelte di individuazione dell'area, dei criteri di realizzazione degli immobili e della titolarità delle concessioni degli stessi).
(4-18624)