ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18616

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALESE ROCCO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/11/2017
Stato iter:
29/11/2017
Fasi iter:

RITIRATO IL 29/11/2017

CONCLUSO IL 29/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18616
presentato da
PALESE Rocco
testo di
Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891

   PALESE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da organi di stampa della vicenda relativa a Susanna Masi, l'esperta del Ministero dell'economia e delle finanze che avrebbe venduto i segreti fiscali del Governo al colosso della consulenza legale tributaria «Ernst & Young», tra il 2013 ed il 2015;

   attualmente la Masi ricopre il ruolo di consigliere in materia fiscale ed esperta del Ministero dell'economia e delle finanze, ruolo ricoperto anche durante il Governo Letta; dal 2012 al 2013 è stata segretaria particolare di Vieri Ceriani, Sottosegretario di Stato all'economia e finanze del Governo Monti mentre nel giugno 2015 è stata nominata tra i 5 consiglieri di amministrazione di Equitalia spa. Nel suo curriculum c'è anche una lunga collaborazione con Ernst & Young, proprio il colosso della consulenza legale tributaria a cui avrebbe ceduto informazioni sensibili in cambio di denaro;

   le indagini su di lei nascono indirettamente dall'inchiesta che aveva portato in carcere (maggio 2015) il barone svizzero Filippo Dollfus De Volckesberg, arrestato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio transnazionale. Dollfus sarebbe stato legato ad alcuni clienti del colosso Ernst & Young e, dunque, da un'acquisizione di materiale informatico della Guardia di finanza sono balzate all'attenzione dei pm e-mail tra la società e la consulente Masi;

   sono circa 300 le e-mail e decine le intercettazioni telefoniche finite sotto la lente d'ingrandimento della Guardia di finanza di Busto Arsizio (Varese) nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla procura di Milano;

   la dott.ssa Masi avrebbe diffuso informazioni apprese durante delicate riunioni con i vertici dei ministeri economici e finanziari di tutta Europa, per un totale, secondo gli investigatori, di sei terabyte (ogni terabyte corrisponde a 1.048.576 megabyte);

   le Fiamme gialle, attraverso l'analisi dei flussi finanziari, hanno riscontrato il versamento da parte del colosso Ernst & Young di circa 220 mila euro sul conto corrente personale della dott.ssa Masi, attraverso bonifici bancari, somma che corrisponderebbe al presunto compenso per le informazioni rivelate;

   secondo la procura lo scambio di informazioni e dati sensibili sarebbe avvenuto attraverso l’account di posta elettronica che la dott.ssa Masi conserva fin dai tempi della collaborazione lavorativa con Ernst & Young;

   la donna, secondo l'ipotesi investigativa dei pm Giovanni Polizzi e Paolo Filippini, sarebbe accusata di rivelazione di segreto d'ufficio e false attestazioni sulle qualità personali per non aver dichiarato il conflitto di interessi; la procura, inoltre, ipotizza il reato di corruzione per Ernst & Young ed il suo senior partner italiano, Marco Ragusa;

   nell'inchiesta, che vede il Ministero dell'economia e delle finanze come parte offesa, la corrispondenza via mail tra la consulente e Ernst & Young è stata depositata agli atti;

   inoltre, la dott.ssa Masi, secondo la procura, si sarebbe «resa disponibile a proporre modifiche» a vantaggio della società e dei suoi clienti «alla normativa fiscale interna in corso di predisposizione, nella materia di transazioni finanziarie nella quale era direttamente coinvolta quale membro della segreteria tecnica del Ministero»;

   nel dettaglio, secondo le mail (citate dalla procura e risalenti al 30 maggio 2013) e le intercettazioni (del 28 marzo 2014), la dott.ssa Masi «avrebbe comunicato a Ernst & Young notizie riservate, ottenute per ragioni d'ufficio, che dovevano restare segrete, relative alla proposta di introduzione di una tassa europea sulle transazioni finanziarie, discusse tra i rappresentanti degli 11 Stati partecipanti ai lavori della cooperazione internazionale» –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda esposta in premessa e se non intenda fare chiarezza, con la massima urgenza e con gli strumenti di competenza, sulla grave situazione emersa e quali opportune iniziative intenda adottare, sia in relazione a quanto già avvenuto, sia per evitare che simili dinamiche si ripresentino in futuro.
(4-18616)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

transazione finanziaria

fiscalita'

attrezzatura informatica