ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18609

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 24/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURGIA BRUNO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 24/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/11/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18609
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891

   CAPELLI e MURGIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il 18 novembre 2017 sono trascorsi quattro anni dalla terribile alluvione del 2013, che, come noto, causò vittime e danni gravissimi alle imprese, in particolare del Nuorese, ma anche di molte altre aree della Sardegna;

   il 2 novembre 2017, il Consiglio dei ministri ha determinato in 6.807.831,29 euro gli importi autorizzabili con riferimento agli eventi calamitosi ricordati sopra, che nel mese di novembre 2013 hanno colpito il territorio della regione autonoma della Sardegna, per l'effettiva attivazione dei finanziamenti agevolati previsti in favore dei soggetti privati titolari delle attività economiche e produttive;

   si tratta, però, a quanto risulta agli interroganti, dell'inizio di una ulteriore procedura istruttoria, gestita dagli istituti di credito, che in una fase preliminare coinvolgerà anche i comuni, ma con l'erogazione dei risarcimenti solo a partire dal 2019;

   se fosse confermato quanto sopra esposto, si tratterebbe di un danno gravissimo per le imprese già pesantemente colpite dall'alluvione del 2013 e dall'allungamento dei tempi burocratici, verificatosi dal momento del disastro ad oggi;

   giova ricordare, ad esempio, che ci sono voluti tre banni per la pubblicazione del bando della protezione civile nazionale per le richieste di risarcimento per i danni subiti, mentre sono stati necessari altri dodici mesi per l'approvazione definitiva dell'elenco dei beneficiari;

   appare chiaro agli interroganti, quindi, che i tempi sono stati già abbondantemente lunghi e che le imprese del Nuorese non possono sopportare ulteriori ritardi burocratici, che, ad essere ottimisti, porterebbero, come detto, ad un risarcimento non prima di sei anni dal disastro (2013-2019);

   il territorio interessato ha bisogno di rapidi interventi, tenuto conto che non ha atteso i, dovuti, risarcimenti, e ha effettuato immensi sforzi per ripartire, anticipando le risorse, e che la situazione congiunturale non è certo favorevole in un contesto di poca competitività e grandi divari strutturali –:

   se al Governo consti quanto sopra esposto e, in caso affermativo, quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per evitare che la marginalità del territorio sardo emerga anche in questa situazione, in modo che le imprese danneggiate non vengano, di fatto, lasciate a se stesse, dando, invece, un segnale di vicinanza ed attenzione a chi sta cercando di sollevarsi con le proprie forze, ma ha bisogno dell'intervento dello Stato.
(4-18609)