ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18576

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 890 del 22/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18576
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Mercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 890

   PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   a Castellonorato, frazione del comune di Formia in provincia di Latina, in località Palombara è presente un sito archeologico denominato «porta aurea» o «antiche prete» (antiche pietre) noto solo a pochissime persone, anche perché interno ad una proprietà privata. Trattasi di un'ampia cinta poligonale di mura ciclopiche di epoca pre-romana con un fronte sud che si estende per 50 metri con al centro un ingresso ad arco, profondo all'incirca sei metri, purtroppo ostruito;

   secondo articoli reperibili sul web, a firma del cultore di storia formiana Raffaele Capolino, risulta che il primo ad interessarsi di questa imponente cinta muraria fu il noto intellettuale Amadeo Bordiga, fondatore con Antonio Gramsci del Partito Comunista Italiano, che fece effettuare negli anni ’50 il primo ed unico saggio esplorativo di tutta l'area direttamente dal sovrintendente alle antichità di Napoli e del Mezzogiorno, Amedeo Maiuri, che constatò che dall'ingresso principale, arcuato in opera poligonale, si diramavano ulteriori corridoi che conducevano ad un terrazzamento superiore, dove sono stati rilevati resti murari di una «domus romana» con pavimentazione a mosaico policromo con rappresentate scene campestri e, in primo piano, l'eccezionale riproduzione di un uccello rifinito in piccolissimi tasselli. Il sito fu subito sotterrato per consentire un più approfondito ed esteso sondaggio che purtroppo non fu mai più eseguito;

   tale mancata ulteriore ispezione del suddetto sito archeologico ha impedito in tutti questi anni una sua maggiore conoscenza, oltre che la sua tutela e valorizzazione. Sfortunatamente anche le fonti storiche sono molto avare essendo citata una «porta aurea» in località Palombara a Castellonorato solo in una pergamena del 1076 inserita nel Codex Diplomaticus Cajetanus custodito a Montecassino;

   oltre alla necessità di ulteriori indagini archeologiche, il sito in premessa necessita di immediati interventi conservativi, poiché l'interrogante ha potuto constatare personalmente le condizioni critiche in cui versa considerando che la spinta del terreno sovrastante il terrazzamento e la penetrazione delle radici di alberi secolari, nelle fenditure dei blocchi di pietra, stanno causando lo smottamento dell'intero muro poligonale e della stessa arcata della galleria che rischia di crollare da un momento all'altro;

   il proprietario risulterebbe non avere i mezzi finanziari per sostenere interventi conservativi così gravosi rendendosi però disponibile, anche tramite le associazioni culturali locali, all'accessibilità al pubblico dello stesso, cosa che meritoriamente ha già cominciato da tempo a fare;

   l'articolo 34, comma 1, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, codice dei beni culturali e del paesaggio, dispone che: «1. Gli oneri per gli interventi su beni culturali, imposti o eseguiti direttamente dal Ministero ai sensi dell'articolo 32, sono a carico del proprietario, possessore o detentore. Tuttavia, se gli interventi sono di particolare rilevanza ovvero sono eseguiti su beni in uso o godimento pubblico, il Ministero può concorrere in tutto o in parte alla relativa spesa» –:

   se il Ministro interrogato non ritenga, per quanto di competenza, di intervenire con urgenza: in primis, per garantire la conservazione del sito dall'incombente minaccia di smottamento che potrebbe minarne un suo futuro recupero; in secundis, per far proseguire gli ulteriori necessari saggi volti ad investigarne la sua effettiva origine, estensione ed importanza storica; in terzis, per consentire la sua pubblica fruibilità.
(4-18576)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

sito storico

bene culturale