ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 888 del 20/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 20/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18545
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Lunedì 20 novembre 2017, seduta n. 888

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato nell'articolo «Addio alla geografia, a scuola con il Gps», pubblicato sul sito online di Repubblica, «i geografi scuotono la testa e affermano che senza un Gps (Global Positioning System), le nuove generazioni non sapranno più nemmeno trovare la strada di casa. (...) Spesso ristretta nel solo mondo accademico, la geografia sta per scomparire dalle scuole italiane»;

   infatti, a seguito della cosiddetta «riforma Gelmini», nella scuola secondaria si è assistito ad una riduzione delle ore d'insegnamento di materie importanti, tra le quali la geografia. La suddetta materia nel sistema formativo italiano costituisce, per gli studenti, una significativa base di conoscenza degli aspetti territoriali, politici, storici ed economici di un dato Paese;

   le circolari del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 21 del 14 marzo 2011 e la n. 679 del 4 maggio 2012 hanno considerato «la geografia una disciplina “atipica”, da poter essere insegnata prioritariamente dai docenti titolari della A039 e in via residuale da quelli della A060 – perdenti posto»;

   gli insegnamenti atipici sono indicati nelle tabelle allegate al decreto direttoriale n. 414 del 2016 «Nuove classi di concorso, previste dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, delle precedenti in relazione ad ogni disciplina riguardante gli indirizzi dei Licei e gli indirizzi, articolazioni ed opzioni degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali»;

   il Tar Lazio, con sentenza n. 10289/2017, ha accolto il ricorso con il quale una serie di aspiranti docenti di geografia aveva impugnato il decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 414 del 2016, nella parte in cui ha individuato «la confluenza nelle nuove classi di concorso in relazione alla disciplina “geografia” negli istituti tecnici e alla disciplina “geografia generale ed economica” negli istituti tecnici e professionali, anche delle classi di concorso a-50 e a-12. In altri termini, in forza del decreto in questione l'insegnamento della materia geografia poteva essere assegnato anche a docenti abilitati per altre materie (ossia scienze e italiano)»;

   secondo l'articolo del Corriere.it del 7 novembre 2017 «(...) Ora la parola passerà, presumibilmente, al Consiglio di Stato. Intanto si pone il problema della classe di concorso di geografia, dove rischiano ora di non esserci abbastanza abilitati»;

   come riportato dall'agenzia dell'Ansa il 9 novembre 2017, «la geografia risulta, spesso, una materia marginale. Tuttavia, la recente sentenza del Tar impone alle scuole di inserire solo docenti abilitati a questo tipo d'insegnamento. Nel frattempo, però, la riduzione delle ore di geografia ha prodotto, tra gli studenti, gravi lacune. Lo conferma una ricerca di Skuola.net, effettuata su circa 1.500 ragazzi (dalle scuole medie all'università). Solo il 48 per cento ha dichiarato di saper rispondere bene a qualsiasi domanda, il 30 per cento è risultato indeciso, mentre il 22 cento ha ammesso di non sapere»;

   «La metà degli studenti intervistati non è a conoscenza del numero delle Regioni italiane. Non stupisce, dunque, che quasi 1 ragazzo su 3 posizioni Piacenza in Lombardia e che, 1 su 4 sia convinto che Sondrio non sia una provincia lombarda. Appena il 43 per cento ha dimostrato di sapere che Pordenone è una provincia e che si trovi in Friuli Venezia Giulia; il 19 per cento ha collocato la città menzionata in Piemonte, il 16 per cento in Emilia-Romagna, il 12 per cento in Veneto, il 10 per cento in Trentino-Alto Adige. Per quanto concerne le Regioni e le Province meridionali, per 1 studente su 5, Crotone è un capoluogo della Basilicata, per 1 su 10 della Puglia e solo il 57 per cento ha risposto correttamente.»;

   le lacune scolastiche risultano evidenti anche nella conoscenza degli Stati europei. «Gli Stati membri, attualmente, sono 28, tuttavia, solamente il 33 per cento degli studenti ne è a conoscenza. (...) 1 studente su 4 è convinto che la Grecia non abbia l'Euro, 1 su 5 l'Olanda, 1 su 10 il Belgio». L'ultima domanda della ricerca ha riguardato la capitale degli Stati Uniti d'America: «circa 1 studente su 4 ha risposto New York, secondo il 13 per cento la capitale è Los Angeles, per il 4 per cento San Francisco, per il 2 per cento Chicago. Solo il 57 per cento ha risposto Washington. Confermando quanto ammesso: uno studente su due è rimandato in geografia» –:

   alla luce della sentenza del Tar del Lazio, quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato e quali iniziative intenda attuare per quanto concerne l'affidamento dell'insegnamento della disciplina richiamata in premessa esclusivamente ai docenti abilitati;

   se intenda assumere iniziative relative all'aumento delle ore d'insegnamento della geografia nelle scuole secondarie di secondo grado.
(4-18545)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

condizione economica

formazione professionale