ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18501

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 886 del 15/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: MIOTTO ANNA MARGHERITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAMANI VANESSA PARTITO DEMOCRATICO 15/11/2017
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/11/2017
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 15/11/2017
ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 15/11/2017
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18501
presentato da
MIOTTO Anna Margherita
testo di
Mercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   MIOTTO, CAMANI, NACCARATO, NARDUOLO, ROSTELLATO e ZAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con la delibera di giunta regionale 2122 del 2013 sono state approvate le nuove schede di dotazione ospedaliera del Veneto sulla base degli indirizzi derivanti dal piano socio-sanitario regionale ed in coerenza con le norme nazionali intervenute in materia;

   in particolare, la giunta regionale afferma che «si intende riorganizzare il Sistema sanitario regionale non secondo una logica di “riduzione”, ma di una maggiore rispondenza ai bisogni della popolazione, di una migliore appropriatezza del setting assistenziale, di una più equa ed uniforme distribuzione delle risorse e di un efficientamento del sistema. Si intende, cioè, assicurare le cure il più vicino possibile al paziente compatibilmente con l'alta qualità, la sicurezza e l'efficacia del trattamento richiesto»;

   con legge regionale n. 19 del 2016 sono state riorganizzate le aziende ULSS del Veneto e l'articolo 24 della precitata legge prevede che «la vigente programmazione sanitaria è prorogata sino al 31 dicembre 2018»;

   con la programmazione prevista dalla delibera di giunta regionale 2122 del 2013 e dalla successiva delibera di giunta regionale 210 del 2016, veniva previsto che l'ospedale di Piove di Sacco e l'ospedale S. Antonio costituissero due sedi dell'unico presidio ospedaliero di rete ed inoltre veniva prevista una forte integrazione con i servizi dell'azienda ospedaliera di Padova allo scopo di evitare inutili e costose duplicazioni di servizi, anche in considerazione del fatto che Piove di Sacco dista dal S. Antonio 16,5 chilometri e dall'azienda ospedaliera 19,8 chilometri;

   nell'ambito dei contenuti della scheda di programmazione, in particolare era prevista la seguente riorganizzazione dei reparti:

    neurologia, con 15 posti letto ed una unità semplice dipartimentale (USD), con attività ictus di 2° livello garantita in collaborazione con ospedale S. Antonio e azienda ospedaliera;

    ostetricia e ginecologia con 20 posti letto, 1 apicalità in dipartimento con azienda ospedaliera di Padova, con attività di procreazione medicalmente assistita;

    patologia neonatale: attività garantita dall'azienda ospedaliera di Padova;

    pediatria: USD. L'azienda ospedaliera coordina le attività pediatriche presso ospedale di Piove di Sacco;

    anatomia e istologia patologica, laboratorio e medicina trasfusionale: tutte garantite in collaborazione con azienda ospedaliera di Padova;

   con delibera di giunta regionale 84/CR del 13 luglio 2017 la giunta regionale, contraddicendo, secondo gli interroganti, quanto previsto dall'articolo 24 della legge regionale 19/2016, ha approvato una modifica della programmazione tesa a sostituire l'integrazione prevista tra ospedale di Piove di Sacco e azienda ospedaliera di Padova, con una integrazione tra ospedale di Piove di Sacco e ospedale di Schiavonia, rientrato nell'ambito territoriale della ULSS 6 Euganea per effetto della riorganizzazione predetta, ma che dista dall'ospedale di Piove di Sacco 34,3 chilometri, circa il doppio della distanza fra Piove di Sacco e Padova;

   in conseguenza di tali cambiamenti, l'integrazione con Padova cesserebbe determinando questo quadro:

    neurologia: attività ictus di 2° livello garantita dall'ospedale S. Antonio;

    ostetricia e ginecologia: verrebbe soppressa l'attività di procreazione medicalmente assistita;

    patologia neonatale, pediatria, anatomia patologica, laboratorio e medicina trasfusionale: attività garantita in ambito aziendale e quindi con l'ospedale di Schiavonia;

   la riorganizzazione proposta scardina l'impianto precedente fondato sulla integrazione fra Piove di Sacco e Padova (ospedale S. Antonio e Azienda) e colloca l'ospedale di Piove di Sacco nel ruolo ancillare all'ospedale di Schiavonia, prefigurando un possibile ulteriore indebolimento dell'offerta di Piove di Sacco e privando di un riferimento ospedaliero circa 70.000 abitanti della Saccisica –:

   se sia a conoscenza di quanto in premessa descritto e se ritenga di dover assumere ogni iniziativa di competenza, affinché sia monitorato il rispetto dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini del territorio della Saccisica che verrebbero privati di un essenziale presidio ospedaliero al punto che nella operazione di ridimensionamento in atto non sarà possibile garantire efficaci e tempestive cure ospedaliere a circa 70.000 abitanti.
(4-18501)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procreazione artificiale

istituto ospedaliero

distribuzione delle risorse