ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18495

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 886 del 15/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18495
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   VALLASCAS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il 14 novembre 2017, l'assessore dell'agricoltura della regione Sardegna ha emanato il decreto n. 2836/DecA/58 che definisce disposizioni e calendario per la pesca del riccio di mare (Paracentrotus lividus) per la stagione 2017/2018;

   è il caso di osservare che il provvedimento rientrerebbe in un contesto in cui, negli ultimi anni, si sarebbe registrata una considerevole e preoccupante riduzione degli esemplari di riccio di mare sui fondali sardi per effetto di un prelievo spesso non adeguatamente controllato e in taluni casi sconsiderato;

   questo stato di cose avrebbe determinato situazioni limite in alcune località della Sardegna, come quella denunciata da pescatori e residenti dei territori della penisola del Sinis, nell'Oristanese, secondo i quali, nel corso della stagione di pesca, si registrerebbe la presenza di un elevato numero di pescatori provenienti da tutta la Sardegna;

   è il caso di segnalare che ci sarebbero numerosi studi scientifici che metterebbero in relazione l'impoverimento dei fondali dell'area con l'eccessiva attività di pesca;

   giova riportare le risultanze della ricerca del Centro marino internazionale (Cmi) di Torregrande (Oristano), che avrebbe evidenziato che nel corso egli ultimi dieci anni nei fondali del Sinis la presenza dei ricci di mare sarebbe passata da 10 a 4 esemplari per metro quadro;

   al fine di sottolineare la correlazione tra comportamenti dei pescatori, intensità di pesca e presenza di esemplari sui fondali, è opportuno segnalare che l'edizione del 28 ottobre del quotidiano la Nuova Sardegna avrebbe sostenuto che «per quanto riguarda il golfo di Alghero si sta registrando il fenomeno contrario nella riserva marina di Capo Caccia-lsola Piana. Sito dove l'esercizio attento del divieto di pesca assoluto ha consentito un consistente ripopolamento a differenza di altre zone di pesca»;

   ed è il caso di osservare che la questione è stata oggetto di un'ampia campagna di sensibilizzazione e di protesta da parte dei residenti nel territorio: campagna sfociata con una petizione online firmata da oltre diecimila persone, con la quale sarebbero state chieste, con il nuovo decreto, restrizioni alla raccolta;

   tra le principali richieste, è il caso di segnalare, per la particolare rilevanza, l'attuazione del principio di territorialità, attraverso la limitazione della pesca ai soli residenti nella provincia storica di Oristano, il divieto di pesca in tutte le aree marine protette, il divieto per i sub di utilizzare respiratori, l'incremento delle sanzioni e il rafforzamento dei controlli;

   secondo alcuni organi di stampa, la petizione sarebbe stata inviata al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con l'intento di ottenere presso la direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura un parere favorevole alle istanze dei cittadini;

   sempre da quanto si rileva da alcuni organi di stampa, in una prima fase, il suddetto Ministero sembrava orientato ad accogliere le richieste in merito al principio di territorialità e sul divieto di pesca nelle aree protette;

   da quanto si rileva da una prima lettura del decreto emanato il 14 novembre 2017, ad eccezione di una trascurabile limitazione sui quantitativi del pescato, il provvedimento sembrerebbe identico, a giudizio dell'interrogante, ad un altro decreto emanato nel 2016 tanto da risultarne una fotocopia, non contenendo al suo interno nessuna delle istanze inviate dal territorio –:

   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per salvaguardare le popolazioni dei ricci di mare presenti nei fondali dei mari sardi ed escludere le aree marine protette da questa pratica;

   se non intenda adottare, per quanto di competenza, iniziative urgenti, anche di natura normativa, per favorire il ripopolamento della specie nei mari della Sardegna;

   quali siano le motivazioni dell'improvviso cambio di orientamento da parte del Ministero in merito alle richieste pervenute dai residenti della penisola del Sinis.
(4-18495)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

restrizione quantitativa

diritto di pesca