ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18477

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 886 del 15/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PLACIDO ANTONIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 15/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18477
presentato da
PLACIDO Antonio
testo di
Mercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   PLACIDO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dall'ottobre 2014 il sottoscritto ha interrogato il Ministro (marzo 2016 e marzo 2017) per sapere se ritenga corretto il comportamento posto in essere dall'Ordine dei medici di Lecce e dal suo presidente dottor Luigi Pepe nei confronti di un suo associato, il dottor Minelli;

   nel corso di questo triennio, tuttavia, il lavoro della magistratura ha progressivamente portato alla luce le responsabilità dell'Ordine succitato e del suo presidente fino al punto che, come si apprende dalla stampa regionale, la procura della Repubblica di Lecce ha recentemente chiesto il rinvio a giudizio del dottor Pepe per abuso di ufficio e dei presidenti della Federazione nazionale medici odontoiatri (Fnomceo) Amedeo Bianco e Roberta Chiersevani per aver omesso di attivare il proprio potere disciplinare, bloccando l'infaticabile azione vessatoria promossa dal dottor Pepe medesimo ai danni del dottor Minelli;

   dalle stesse fonti a stampa si apprende, inoltre, che il tribunale di Lecce avrebbe aperto a carico del dottor Pepe numerosi altri procedimenti penali per diffamazione, concussione, abuso di ufficio;

   la magistratura in buona sostanza giunge laddove il Ministero avrebbe potuto arrivare se solo avesse scelto di esercitare adeguatamente i poteri di vigilanza che la norma conferisce allo stesso e/o di assumere un atteggiamento meno pilatesco di quello, a giudizio dell'interrogante, tenuto lungo tutto il corso di questa sconcertante vicenda –:

   se il Ministro non ritenga di assumere le iniziative di competenza per commissariare l'Ordine dei medici di Lecce, evitando che possano compiersi ulteriori abusi nelle more dell'imminente rielezione dell'organismo in quanto è paradossale, ad esempio, che il dottore Pepe continui a presiedere un ordine che risulta essere parte offesa in uno dei processi a suo carico –:

   quali iniziative si intendano assumere nei confronti della federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e se si intendano attivare tempestivamente i poteri di vigilanza previsti dalla legge, evidentemente in via preventiva e precauzionale rispetto all'intervento della magistratura;

   quali procedure si ritenga vadano «standardizzate» per evitare che casi del genere possano ripetersi in quella che appare all'interrogante sostanziale inerzia e/o impotenza del Ministero della salute.
(4-18477)

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