ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18416

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: CARFAGNA MARIA ROSARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 08/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18416
presentato da
CARFAGNA Maria Rosaria
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   CARFAGNA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 2 novembre 2017 è stato acquisito il parere della Conferenza unificata Stato-regioni per il Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini fino ai 6 anni previsto dalla legge n. 107 del 2015 e istituito con il decreto legislativo n. 65 del 2017;

   il piano prevede l'assegnazione alle regioni di 209 milioni di euro che vengono erogati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca direttamente ai comuni beneficiari, in forma singola o associata;

   per il 2017 il Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione è ripartito tra le regioni per il 40 per cento in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni; per il 50 per cento in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015; per il 10 per cento in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni, non iscritta alla scuola dell'infanzia statale;

   la ripartizione delle risorse avvantaggia il Centro-nord a cui è assegnato il 74,23 per cento delle risorse, sebbene i bambini residenti in quell'area siano il 65,52 per cento, mentre il Mezzogiorno si dovrà accontentare del 25,77 per cento delle risorse, nonostante la quota dei bambini sia del 34,48 per cento;

   nello specifico alla Campania sono assegnati 13,7 milioni di euro quando, invece, in base alle tabelle presentate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca agli enti locali il 2 ottobre 2017 dovrebbe ricevere un importo pari a 20,2 milioni di euro;

   l'importo sopra citato deriva dai 10,2 milioni di euro della quota fondo proveniente dagli iscritti (pesati al 50 per cento), a cui si aggiungono gli 8,7 milioni di euro derivanti dal numero dei bambini (pesati al 40 per cento), più la quota del 10 per cento (che secondo stime del giornale «Il Mattino» su dati Istat, ammonta a 1,3 milioni di euro);

   non si rintracciano 6,5 milioni di euro destinati ai servizi per l'infanzia della Campania quando invece la ratio della normativa è quella di assegnare risorse aggiuntive a territori dove il gettito fiscale non è sufficiente a sostenere i servizi per l'infanzia;

   la scelta di restringere la platea ai soli iscritti dei nidi (0-3 anni), oltre ad assegnare più risorse a chi ha più servizi, appare all'interrogante in evidente contrasto con l'articolo 12, comma 4 del decreto legislativo n. 65 del 2017 che detta i criteri per il riparto del fondo «sulla base del numero di iscritti, della popolazione di età compresa tra zero e sei anni e di eventuali esigenze di riequilibrio territoriale»;

   con il termine «iscritti» si intende l'intera platea del «sistema integrato di istruzione e formazione» e non una sua parte individuata arbitrariamente;

   ad avviso dell'interrogante, nel piano citato non vi è alcuna misura che sia in grado di attenuare, o superare, le disuguaglianze territoriali ed economiche;

   la Campania è il territorio più penalizzato, considerato che la regione è seconda per numero di bambini e appena settima per risorse assegnate –:

   se il Governo non intenda adottare le opportune iniziative anche di carattere normativo volte a riesaminare le modalità di riparto del fondo citato in premessa nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;

   se il Governo intenda chiarire adeguatamente le motivazioni in merito alla difformità riscontrate nelle tabelle relative al riparto del suddetto fondo inviate alle regioni e ai comuni il 2 ottobre 2017 e quelle definitive approvate il 2 novembre e quale sia la spiegazione per l'erogazione, sensibilmente ridotta rispetto ai circa 20 milioni di euro previsti, delle risorse destinate ai servizi per l'infanzia della regione Campania;

   quali siano le motivazioni per le quali nei criteri di riparto del fondo non è stata presa in considerazione la differente capacità fiscale tra i territori e sia stata tutelata la fascia di età 3-6 anni a discapito di quella 0-3 anni, nonostante gli espliciti riferimenti previsti nel decreto legislativo n. 65 del 2017.
(4-18416)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pianificazione nazionale

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