ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18365

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 881 del 06/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 06/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18365
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Lunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   SCOTTO e BOSSA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   venticinque uffici sportelli della Marca Trevigiana rischiano nelle prossime settimane di dover abbassare le serrande o comunque limitarsi ad aprire solo in alcuni giorni;

   si tratta di quelli dei comuni di Borso del Grappa, Cavaso del Tomba, Cessalto, Chiarano, Cison di Valmarino, Follina, Fregona, Gorgo al Monticano, Mansuè, Maser, Miane, Monastier, Monfumo, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Portobuffolè, Possagno, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Tarzo, Valdobbiadene e Zenson di Piave, coinvolti dal piano di riorganizzazione di Poste Italiane;

   il contratto di programma 2015-2019 tra Poste Italiane e Ministero dello sviluppo economico, che ha introdotto la consegna a giorni alterni della corrispondenza e ha dato il via alla chiusura di numerosi uffici postali nei piccoli centri, rischia di privare molti comuni italiani del servizio postale e del servizio universale di corrispondenza su tutto il territorio nazionale (per il quale Poste Italiane incassa 262,4 milioni di euro l'anno di soldi pubblici);

   il piano di riorganizzazione, strutturato con il benestare del Governo, andrà a regime ad inizio 2018 e coinvolgerà circa 4.300 comuni, che potrebbero incorrere negli stessi problemi citati per l'area della provincia di Treviso;

   ciò contrasta con le norme dell'Unione europea che obbligano gli Stati membri ad assicurare la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario come minimo cinque giorni lavorativi a settimana (e non 5 giorni ogni 2 settimane come previsto da Poste Italiane);

   sempre secondo la normativa comunitaria solo la presenza di circostanze o condizioni geografiche eccezionali rende ammissibile la fornitura per un numero inferiore di giorni, ma non è questo il caso (come in passato ammesso anche da Poste Italiane);

   va peraltro specificato come i comuni di Fregona, Revine Lago e Segusino siano riconosciuti da leggi regionali e nazionali come «comuni montani» ed in quanto tali, come affermato da recenti sentenze emesse dai T.a.r., non intaccabili dal piano di razionalizzazione di Poste Italiane –:

   come si intenda evitare, per quanto di competenza, che il piano di riorganizzazione di Poste Italiane leda il diritto al servizio postale della cittadinanza e le norme dell'Unione europea in materia;

   quali iniziative intenda assumere per evitare la chiusura dei succitati uffici sportelli e di tutti quelli che versano nella stessa situazione;

   se non ritenga di dover intervenire al fine da escludere, comunque, dal piano di riorganizzazione i comuni montani;

   quali iniziative intenda assumere per rendere la normativa italiana coerente con le indicazioni europee che prevedono la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario almeno cinque giorni lavorativi a settimana.
(4-18365)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corrispondenza

servizio postale

diritto comunitario