ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18363

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 881 del 06/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 06/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 06/11/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 06/11/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 06/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18363
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Lunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in seguito al decreto del Ministro dell'interno n. 2394 del 2015 è stata effettuata la ripartizione del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e la revisione complessiva dei distaccamenti, dei reparti e nuclei speciali;

   la revisione ha comportato la chiusura del distaccamento terrestre operante al porto di Ravenna, provocata dalla riduzione del 33 per cento del numero di personale specialista nautico nella sede di Ravenna (da 36 unità a 24), dalle carenze di organico del 15 per cento (da 24 unità a 20) e dalla nascita del distaccamento permanente di vigili del fuoco a Cervia;

   la copertura del distaccamento portuale – che garantiva gli interventi nell'area industriale, che ora devono partire dalla sede centrale del comando provinciale oppure dai distaccamenti di Cervia, Lugo o da altri più lontani – ora compete al distaccamento specialistico che però riesce a garantire il solo soccorso in mare aperto;

   per gli interventi porto, dove sono collocate tutte le aziende ad alto rischio, non vi è più, quindi, la possibilità di intervenire prontamente;

   con la ripartizione territoriale decisa con decreto ministeriale n. 1546 del 2017, che incrementerebbe di 400 unità il personale dei Vigili del fuoco (legge n. 160 del 2016), il comando di Ravenna dovrebbe disporre di sole 268 unità. Un numero oggettivamente insufficiente se paragonato sia ad altre province della regione, sia ad altre città italiane meno estese, considerando che, con una superficie di 653,82 chilometri quadrati, Ravenna è, dopo Roma, il secondo comune italiano per estensione e, con il suo polo petrolchimico, il primo per numero di stabilimenti a rischio di incidente rilevante;

   il decreto legislativo n. 105 del 2015 «Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose» («Seveso III») identifica come stabilimenti a rischio di incidente rilevante (Rir) quelli nei quali, un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati, dia luogo ad un pericolo grave (immediato o differito), per la salute umana o per l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose. Gli stabilimenti sono suddivisi in due grandi gruppi, di «soglia inferiore» – con quantità inferiori di sostanze pericolose – e di «soglia superiore», con quantità più elevate;

   dai dati aggiornati a gennaio 2017 nel territorio di Ravenna sono in attività 24 stabilimenti Rir, di cui 2 di soglia inferiore e 22 di soglia superiore (33 in totale su base provinciale);

   la normativa nazionale di riferimento lascia alla regione le competenze relative agli stabilimenti di soglia inferiore, mentre conferma allo Stato quelle degli stabilimenti di soglia superiore. Ma, per entrambe le tipologie di stabilimenti il piano di emergenza esterno (PEE) deve essere redatto dalla prefettura e l'effettuazione dei controlli (verifiche ispettive) è sottoposta ad una attenta pianificazione e programmazione annuale assicurata dal coordinamento tra Ministero dell'interno e regioni;

   anche il nuovo comandante provinciale dei vigili del fuoco di Ravenna ha auspicato la ripartenza del distaccamento del porto, nato dopo il disastro della Mecnavi e strategico per la copertura della zona considerata ad alto rischio –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta in premessa e se, soprattutto nell'ambito delle competenze e responsabilità relative agli stabilimenti Rir stabilite dal decreto legislativo n. 105 del 2015, non ritenga urgente ripristinare il distaccamento terrestre dei vigili del fuoco operante nel porto di Ravenna;

   se non consideri opportuno, stante l'oggettiva rischiosità della vasta area industriale portuale, dotare il distaccamento suddetto di un numero adeguato di uomini e mezzi necessari per la copertura della zona considerata ad alto rischio.
(4-18363)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dei rischi

stabilimento

terreno industriale