ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 881 del 06/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: MINARDO ANTONINO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/11/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 17/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18352
presentato da
MINARDO Antonino
testo di
Lunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   MINARDO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si apprende da diverse fonti giornalistiche, Inarcassa e la sua Fondazione avrebbero lanciato nei giorni scorsi un appello al Governo, al Parlamento e alle altre istituzioni interessate alla sentenza del Consiglio di Stato che ritiene ammissibile il compenso di un euro per i liberi professionisti che scelgono di lavorare per la pubblica amministrazione;

   il comune di Catanzaro, infatti, aveva proposto appello al Consiglio di Stato contro una sentenza del tribunale amministrativo regionale per la Calabria che ha accolto il ricorso dell'Ordine degli architetti pianificatori paesaggistici e conservatori, dell'ordine degli ingegneri, dell'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Catanzaro, dell'Ordine dei geologi della Calabria, del Collegio dei geometri e del Collegio dei periti industriali della provincia di Catanzaro avverso i provvedimenti dirigenziali comunali dell'ottobre 2016 di approvazione del bando e del disciplinare di gara della «procedura aperta per l'affidamento dell'incarico per la redazione del piano strutturale del Comune di Catanzaro e relativo regolamento urbanistico», nonché del capitolato speciale, e ancora contro la delibera di giunta comunale del 17 febbraio 2016 con cui è stata condivisa la possibilità di formulare un bando contemplante incarichi professionali a titolo gratuito;

   la sentenza del Tar della Calabria appellata aveva affermato che non è configurabile un appalto pubblico di servizi a titolo gratuito, ovvero atipico rispetto alla disciplina di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016;

   ribaltando la sentenza del Tar della Calabria, il Consiglio di Stato (sez. V) nella sentenza n. 4614 del 2017, ha accolto l'appello avanzato dal comune di Catanzaro, osservando che anche un affidamento concernente servizi a titolo gratuito configura un contratto a titolo oneroso, soggetto alla disciplina del codice dei contratti pubblici. La garanzia di serietà e affidabilità, intrinseca alla ragione economica a contrarre, infatti, non necessariamente trova fondamento in un corrispettivo finanziario della prestazione contrattuale, che resti comunque a carico dell'amministrazione appaltante, ma può avere analoga ragione anche in un altro genere di utilità, pur sempre economicamente apprezzabile, che nasca dal concreto contratto;

   in conclusione, secondo il Consiglio di Stato non vi è estraneità sostanziale alla logica concorrenziale che presidia, per la matrice «eurounitaria», il codice degli appalti pubblici quando si bandisce una gara in cui l'utilità economica del potenziale contraente non è finanziaria, ma è insita tutta nel fatto stesso di poter eseguire la prestazione contrattuale;

   con l'appello «#SEVALGO1EURO», lnarcassa invita dunque tutti gli architetti e tutti gli ingegneri a sostenere con forza l'esigenza del rispetto da parte delle istituzioni dei principi sanciti dall'articolo 36 della Costituzione italiana, in particolare il diritto, che verrebbe negato dalla sentenza, ad una retribuzione che sia proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro prestato;

   il presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro, ha affermato che questa «È una campagna a salvaguardia della dignità professionale, perché sono migliaia in Italia i liberi professionisti che operano con la P.A. Se si consente alle pubbliche amministrazioni di bandire gare con compensi pari a un euro, come potranno versare i contributi previdenziali o investire parte del proprio fatturato in aggiornamento e formazione? Governo e Parlamento devono stabilire con urgenza un percorso legislativo che individui soluzioni ed inquadri il tema della giusta retribuzione all'interno della certezza normativa» –:

   quali siano gli orientamenti del Governo in relazione alla vicenda esposta in premessa e se intenda, per quanto di competenza, intraprendere le opportune iniziative di carattere normativo finalizzate ad escludere l'erogazione di un compenso pari ad un euro, come nel caso sopra citato, per i liberi professionisti che optino per l'instaurazione di un rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione.
(4-18352)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera professione

prestazione di servizi

societa' di servizi