ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18346

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 881 del 06/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 31/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18346
presentato da
PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido
testo di
Lunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   PELUFFO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la terapia con cui si eliminano le scorie dall'organismo, quando i reni non sono più in grado di farlo, si definisce dialisi;

   il tipo di macchinario comunemente utilizzato per tale processo è chiamato rene artificiale e permette in modo extracorporeo di ripulire il sangue dalle scorie accumulate. Un processo delicato, che deve rispondere a requisiti di disinfezione e sterilità, sia degli ambienti dove viene praticata, che delle apparecchiature usate;

   la dialisi può essere eseguita presso centri ospedalieri o in strutture esterne pubbliche accreditate definite Cal, acronimo che sta per centro ad assistenza limitata per la dialisi;

   la terapia è fisica e il sangue prelevato dal corpo deve essere ripulito tramite il passaggio attraverso una membrana che permette gli scambi di sostanze dal sangue a quell'acqua che deve essere trattata e preparata ad hoc;

   l'acqua per la purezza e l'importanza che ha in dialisi è considerata alla stregua di un farmaco e deve avere purezza assoluta altrimenti può causare infezioni acute e/o croniche:

   le immagini del servizio andato in onda presso la trasmissione Striscia La Notizia del 27 ottobre 2017 hanno documento in Lombardia, nella Città Metropolitana di Milano una situazione non degna di un Paese industrializzato;

   in primis, la situazione del Centro extraospedaliero ad assistenza limitata di Via Costant n. 7, ora gestito dalla azienda sociosanitaria territoriale Santi Paolo e Carlo e quella del reparto dialisi ospedaliero devono far riflettere sull'importanza di erogare una terapia classificata «salva vita» in un contesto di sicurezza, igiene e accessibilità per pazienti e operatori;

   una situazione che certo non è nata oggi ma che è figlia di responsabilità che vanno ricercate in chi per anni ha permesso lo stato attuale documentato;

   si rileva inoltre che, nell'intera azienda sociosanitaria territoriale santi Paolo e Carlo sono compresi – oltre al centro extraospedaliero ad assistenza limitata e al reparto oggetto del suddetto filmato – altri due centri esterni in Via Mompiani, n. 5, a Milano e in Via Lazio, n. 56, a Rozzano;

   sarebbe utile conoscere le motivazioni per le quali il progetto preliminare approvato con deliberazione n. 1126 del 23 dicembre 2014 dell'ex azienda ospedaliera per la realizzazione di un nuovo centro dialisi non abbia avuto il dovuto seguito, nonché le motivazioni che hanno determinato il blocco dell'utilizzo del finanziamento per la sistemazione del nosocomio a fronte della situazione in essere –:

   alla luce di quanto descritto in premessa se non ritenga necessario promuovere un'ispezione urgente da parte del Comando dei carabinieri per la tutela della salute al fine di verificare le condizioni igienico-sanitarie del centro dialisi ad assistenza limitata dell'ospedale San Carlo di Milano, e delle altre strutture sanitarie sopra citate, considerato il continuo incremento dei pazienti con insufficienza renale cronica in un'area densamente abitata della città di Milano.
(4-18346)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

eliminazione dei rifiuti

terapeutica