ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18338

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 881 del 06/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 31/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 31/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18338
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Lunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   GUIDESI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in questi giorni è stato raggiunto un accordo a livello europeo per una proposta di riforma del trattamento dei lavoratori «distaccati», rivedendo una direttiva in vigore dal 1996, al fine di contrastare il fenomeno del dumping fra Stati membri dell'Unione europea, e obbligando così le aziende a retribuire i dipendenti secondo il contratto previsto nel Paese di destinazione e non più in base agli standard di quello di origine;

   il testo, attualmente in attesa del giudizio dell'Europarlamento, non contempla il settore dei trasporti, uno di quelli maggiormente esposti ai rischi della concorrenza sleale, causati soprattutto dalla penetrazione sul mercato di aziende dall'Est europeo;

   in Italia le condizioni fiscali e burocratiche sono scarsamente competitive e molte aziende, ritenendole svantaggiose, sono costrette a chiudere l'attività oppure a delocalizzarsi. Le possibilità date dal distacco transnazionale del personale e dalle attività di trasporto in regime di cabotaggio, permettono alle imprese di continuare a lavorare in un determinato Paese, ma alle condizioni fiscali e contributive più favorevoli dello Stato nel quale hanno spostato la sede e immatricolato i veicoli;

   secondo i dati forniti da Conftrasporto, i Paesi che sono entrati per ultimi a far parte dell'Unione europea hanno sfruttato la leva dei lavoratori distaccati per far crescere la propria quota di mercato nel traffico di merci su gomma dal 15,5 per cento del 2005 al 55,5 per cento del 2015, una crescita che contrasta con il calo registrato invece in Italia, ove tale quota è scesa dal 36,4 per cento al 15,5 per cento con una diminuzione delle merci in entrata o uscita su mezzi immatricolati nella Penisola per oltre il 69 per cento;

   negli ultimi anni il settore dell'autotrasporto ha vissuto una drammatica crisi che ha fatto registrare, (dal 2006 al 2016) la perdita del 69 per cento dei traffici delle merci trasportate da veicoli immatricolati in Italia, mentre contestualmente nei Paesi dell'Est Europa le imprese di autotrasporto continuano ad aumentare, con un miglioramento dei traffici di merci di quasi il 200 per cento –:

   quali siano le motivazioni che hanno portato all'esclusione del settore dell'autotrasporto dall'accordo raggiunto in sede europea di cui in premessa e se il Governo non ritenga doveroso, a tal proposito, farsi promotore di una tempestiva iniziativa, nelle sedi competenti, affinché gli autotrasportatori e le aziende di trasporto del nostro Paese non continuino a subire i gravi danni legati alla concorrenza sleale.
(4-18338)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto merci

impresa di trasporto

concorrenza