ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18311

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 879 del 26/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 26/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18311
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Giovedì 26 ottobre 2017, seduta n. 879

   CAPELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   la violenza di genere ricomprende l'insieme delle violenze esercitate sulle donne, in tutte le fasi della loro vita, in qualunque contesto, pubblico o privato causate dall'appartenenza al genere femminile;

   i dati dell'Istat del 2014 stimano che nel corso della propria vita una donna su tre abbia subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale;

   i partner attuali o gli ex partner sono prevalentemente gli autori delle violenze più gravi;

   in particolare, i soggetti sopra indicati sono gli autori di quasi il 63 per cento degli stupri e di oltre il 90 per cento dei rapporti sessuali indesiderati dalla donna e subiti come violenza;

   è purtroppo in aumento la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza verso la propria madre e di quelli che sono stati direttamente coinvolti, ed è nota la relazione tra vittimizzazione vissuta e assistita da piccoli e comportamento violento;

   confrontando i dati stimati per il 2014 con quelli del 2006, si colgono alcuni segnali incoraggianti, ma la situazione resta negativa;

   infatti, restano stabili le quote di donne vittime delle forme più efferate di violenza, mentre aumenta la gravità delle violenze sessuali e fisiche;

   la relazione familiare continua ad essere l'ambito più pericoloso, laddove si verifica la maggioranza delle violenze e laddove si hanno spesso «vittime collaterali», ossia i bambini orfani della madre uccisa ma anche del padre, suicida o incarcerato;

   uno studio recente approfondisce le caratteristiche del fenomeno delle «vittime collaterali», evidenziando le tragiche conseguenze per questi bambini;

   l'Italia è stato uno dei primi Paesi a ratificare la convenzione di Istanbul nella quale si fa esplicito invito ai firmatari ad adottare le misure necessarie per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini, intraprendendo «le azioni necessarie per includere nei programmi scolastici materiali didattici su temi quali la parità tra sessi, i ruoli di genere non stereotipati, il reciproco rispetto, (...), appropriati al livello cognitivo degli allievi»;

   il piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2015, della durata di due anni e predisposto per l'attuazione della Convenzione citata, per il quale sono stati complessivamente destinati 40 milioni di euro, rappresenta un'opportunità per disegnare un sistema integrato di politiche pubbliche orientate in chiave preventiva alla salvaguardia e alla promozione dei diritti umani delle donne, al rispetto della loro dignità in quanto persone in situazione di vittimizzazione, alla tutela dei loro figli, nonché al contrasto della violenza;

   sono, però, state evidenziate difficoltà nella gestione e nella distribuzione delle risorse citate ed è stata da più parti, giustamente, ritenuta inammissibile, la lentezza che si riscontra nell'espletamento di alcune procedure e nell'attivazione necessari strumenti;

   recentemente il Governo ha illustrato le bozze del nuovo piano triennale antiviolenza e delle linee guida per il soccorso e l'assistenza alle donne vittime di violenza;

   è noto che entro il marzo del 2018 il Governo italiano è tenuto alla consegna di un rapporto sulle misure legislative e di altro tipo destinate a dare attuazione alla Convenzione citata, sulla base predisposta dal questionario del Grevio adottato 1'11 marzo 2016 –:

   quale sia lo stato di attuazione del citato piano oramai in scadenza e se il governo intenda indicare quali elementi di criticità, da affrontare con il nuovo piano, siano emersi nell'attuazione del suddetto piano, ormai quasi terminato.
(4-18311)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

diritti della donna

diritti umani