ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18290

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 878 del 25/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18290
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Mercoledì 25 ottobre 2017, seduta n. 878

   SORIAL. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la gestione separata è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la legge n. 335 del 1995 (articolo 2, comma 26) di riforma del sistema pensionistico, anche nota come «riforma Dini»;

   sondo quanto decretato in merito da diverse sentenze, l'obbligo di iscrizione alla gestione separata non sussiste per coloro i quali siano iscritti ad una cassa previdenziale professionale autonoma e svolgano attività già soggette, pertanto, al versamento di contributi di qualsiasi natura;

   nel 2011, l'Inps annuncia un'operazione denominata «Poseidone», di concerto con l'Agenzia delle entrate, per il recupero di oltre 6 milioni di euro di contributi sommersi attraverso l'iscrizione d'ufficio alla gestione separata Inps dei professionisti già iscritti ad un albo dotato di cassa previdenziale, come ingegneri, architetti, dottori commercialisti, ragionieri, geometri, medici, soci amministratori di società semplici e avvocati;

   l'operazione porta all'invio di centinaia di migliaia di raccomandate con richieste di pagamento per somme non versate negli anni 2005 e 2006, molte delle quali già prescritte, causando quindi, ad avviso dell'interrogante, uno spreco di denaro pubblico;

   i soggetti coinvolti intraprendono azioni giudiziali in tutta Italia e l'Inps risulta soccombente nella maggior parte dei casi. A proposito dei 22.000 soci amministratori di società semplici interviene anche la Corte di Cassazione che ritiene illegittima l'operazione «Poseidone»;

   nel 2012, il Governo pro tempore chiede di bloccare l'operazione, poiché risultano poco chiari l'oggetto specifico del protocollo con l'Agenzia delle entrate, che in caso di estrazione e uso della documentazione fiscale avrebbe costituito una violazione della privacy, e il grave ritardo, al limite della prescrizione, nella riscossione;

   tra giugno e luglio 2015, quando il buco di bilancio dell'Inps arriva ad oltre 40 miliardi di euro, l'Istituto riprende l'operazione, questa volta denominata «Poseidone 2», inviando avvisi di pagamento a centinaia di migliaia di professionisti in tutta Italia, ancorché già iscritti ai propri albi professionali e alle rispettive casse previdenziali;

   le richieste sono in media nell'ordine dei 2.500/3.000 euro ad avviso, ma arrivano anche a 30.000, garantendo una sostanziosa iniezione di liquidità per il bilancio ordinario dell'Inps;

   poiché tali versamenti non concorrono ad assicurare e produrre una pensione, i soggetti coinvolti riprendono le azioni giudiziali, ma nonostante l'ormai consolidato orientamento giurisprudenziale che ha visto l'Inps sempre soccombente, l'Istituto continua ad operare per l'annualità successiva iscrizioni d'ufficio alla gestione separata, inviando richieste di pagamento di contributi previdenziali e sanzioni pari a quasi il 100 per cento dell'importo richiesto;

   tra i professionisti coinvolti, figurano anche coloro che hanno ottenuto giudizialmente la cancellazione dalla gestione separata;

   a partire da gennaio 2017, l'Inps, in contrasto con l'articolo 24, comma 3 del decreto legislativo n. 46 del 1999, a quanto consta all'interrogante ha dato seguito alla procedura di riscossione del proprio credito contributivo, emettendo e notificando avvisi di addebito e intimando il pagamento di somme dovute per contributi previdenziali ed assistenziali relativi ad anni contributivi decretati come non dovuti dalle sentenze giudiziali;

   nel caso i professionisti coinvolti dovessero essere costretti a corrispondere i pagamenti, molti di loro si troverebbero nella situazione di non poter pagare e sarebbero costretti a cessare le loro attività;

   a giudizio dell'interrogante, l'obbligo di iscrizione alla gestione separata per i soggetti che già svolgono attività il cui esercizio è condizionato all'iscrizione ad albo professionale o altre attività comunque soggette a versamento contributivo, è arbitrario, illegittimo e non può dirsi in alcun modo motivato –:

   se il Ministro sia a conoscenza della situazione dei professionisti coinvolti nelle operazioni «Poseidone» e «Poseidone 2»;

   quali iniziative, anche di tipo normativo, intenda assumere per limitare azioni dell'Inps che appaiono all'interrogante illegittime.
(4-18290)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

associazione professionale

organizzazione della professione

disavanzo di bilancio