ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18273

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 877 del 24/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPEZZONE DANIELE
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 24/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18273
presentato da
CAPEZZONE Daniele
testo di
Martedì 24 ottobre 2017, seduta n. 877

   CAPEZZONE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con la legge n. 296 del 27 dicembre 2006 veniva avviato il riordino della rete laboratoristica privata accreditata. Al fine di rendere omogenei gli atti regionali concernenti, il Ministero della salute ha emesso diversi documenti d'indirizzo. Tra questi quello recepito in sede di Conferenza Stato-regioni del 23 marzo 2011, nel quale veniva testualmente stabilito che «al fine di evitare concentrazioni e possibili posizioni dominanti vanno vietate le aggregazioni che prevedano l'ingresso di soggetti economici diversi dalle strutture di laboratorio, quali ad esempio fornitori di reagenti, assicurazioni e società finanziarie». «Al fine di evitare la formazione di Trust, le costituite aggregazioni non possono detenere quote di partecipazione in altre aggregazioni presenti in tutto il territorio nazionale». Il Ministero della salute, in risposta ad uno specifico quesito sulle linee di indirizzo contenute nel documento citato, con nota n. 0022828 del 7 agosto 2015, ribadiva che «costituiscono un vincolo giuridico in capo alla Regione che, in quanto parte dell'Accordo, è tenuta a darvi attuazione in ossequio al principio di leale collaborazione»;

   questo ha imposto alle regioni di introdurre nella legislazione regionale sul riordino della rete laboratoristica privata accreditata i divieti contenuti nel documento recepito in sede di Conferenza Stato-regioni. Almeno così è stato per la regione Lazio con il decreto del commissario ad acta n. 115 del 21 aprile 2017, nel quale il testo sopra citato viene riprodotto per esteso;

   ciò, tuttavia, non ha impedito che alcuni fondi di investimento stranieri (private equity) acquistassero la proprietà di un numero rilevante di laboratori di analisi cliniche italiani accreditati con il Ssn con l'obiettivo, pubblicamente dichiarato, di acquisire, a livello nazionale una posizione leader del settore. Le prime acquisizioni sono state fatte dal gruppo tedesco Synlab di proprietà del fondo di investimento inglese Cinvena cui hanno fatto seguito quelle effettuate dal fondo austriaco Lifebrain. Inizialmente, è stata acquisita una struttura accreditata poi, attraverso questa, sono state effettuate le altre acquisizioni su tutto il territorio nazionale;

   nella sola regione Lazio il fondo Lifebrain è diventato proprietario unico di 41 strutture di laboratorio che, grazie all'inalterata denominazione societaria, hanno anche conservato l'accreditamento. Questo ha permesso loro di aggregarsi come soggetti giuridici distinti in rete d'Impresa e partecipare in tal modo al processo di riordino nonostante il divieto espresso nel decreto regionale sopra citato. Inoltre, grazie alle notevoli disponibilità finanziarie ed alle disposizioni presenti a loro funzionali nella normativa regionale, si configurano di fatto sempre più come soggetto dominante del settore in questione;

   con delibera n. 958 del 7 settembre 2016 il consiglio dell'Autorità nazionale anticorruzione ha proposto al Governo e al Parlamento di valutare una potenziale estensione interpretativa degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari, ex articolo 3 della legge n. 136 del 2010, ai servizi sanitari e sociali erogati da strutture private accreditate. Proposta che renderebbe trasparenti le operazioni finanziarie e farebbe emergere, con ulteriore evidenza, le reale proprietà dei laboratori acquistati (in violazione di quanto precedentemente esposto) in capo a società finanziarie;

   nonostante i divieti espressi, non si è a conoscenza di azioni di contrasto alla partecipazione di soggetti finanziari al processo di riordino della rete laboratoristica privata accreditata, condotte dagli uffici regionali competenti, in particolare quelli della regione Lazio –:

   se la Ministra interrogata sia conoscenza di tale situazione e quali iniziative di competenza intenda concretamente intraprendere posto che le regioni dovrebbero essere a conoscenza di tali acquisizioni, per garantire il rispetto di quanto sancito nel merito dall'accordo Stato-regioni del 23 marzo 2011.
(4-18273)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto regionale

cooperazione tra imprese

posizione dominante