ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18235

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 874 del 19/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: NACCARATO ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/10/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18235
presentato da
NACCARATO Alessandro
testo di
Giovedì 19 ottobre 2017, seduta n. 874

   NACCARATO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 13 ottobre 2017 il tribunale di Sebenico ha assolto il cittadino croato Tomislav Horvatincic che nel 2011 travolse con il motoscafo e uccise i coniugi di Padova, Francesco Salpietro e Marinelda Patella;

   si tratta di una vicenda tragica che ha generato scandalo in questi anni per gli inaccettabili ritardi con cui la giustizia croata ha affrontato il caso;

   il Governo, a seguito dell'interrogazione n. 5-04771 in Commissione III — affari esteri, si è impegnato a seguire il caso da vicino e a tutelare il diritto alla giustizia dei familiari dei coniugi uccisi;

   il primo processo si era concluso nel novembre 2015 con la condanna del controverso imprenditore a 20 mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena per un periodo di 30 mesi;

   la procura statale e la difesa avevano promosso ricorso contro la sentenza ottenendone la cassazione;

   nei giorni scorsi Horvatincic è stato addirittura assolto da tutte le accuse;

   la circostanza più clamorosa si deduce dalla motivazione della sentenza con cui lo stesso giudice del primo processo ha assolto il croato: la Corte ha concluso che Horvatincic sarebbe stato colpito da sincope, ossia da improvvisa perdita di coscienza, proprio pochi attimi prima della fatale collisione che ha determinato la morte dei due italiani;

   va ricordato che l'imbarcazione delle vittime fu colpita e addirittura scavalcata dal motoscafo di Horvatincic, che procedeva alla velocità di 26 nodi in un tratto di mare dove la velocità massima non deve superare i 5 nodi;

   il procuratore di Sebenico, Irena Senecic, ha tentato di «smontare» quanto asserito dagli avvocati difensori e dallo stesso Horvatincic, sottolineando che pochi minuti dopo il sinistro, il croato aveva chiamato tramite cellulare alcuni suoi amici, dicendo che era stato tradito dal difettoso funzionamento dei comandi dell'imbarcazione e non aveva parlato di alcuna sincope;

   questa circostanza, a giudizio dell'interrogante, induce il dubbio che la sincope potrebbe essere stata addotta dalla difesa come espediente per evitare le conseguenze di un comportamento criminale;

   la vicenda ha generato particolare sconcerto nell'opinione pubblica italiana e in quella croata poiché, dopo l'inammissibile ritardo nella risposta alla domanda di giustizia dei familiari delle vittime, addirittura oggi si assiste ad un verdetto che garantisce una sostanziale impunità al colpevole;

   all'interrogante appare evidente inoltre l'incapacità del sistema giudiziario croato di offrire giustizia di fronte ad un evento tragico –:

   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   come il Ministro intenda attivarsi sul piano politico-diplomatico, per quanto di competenza, in relazione alla vicenda di cui in premessa, al fine di garantire che venga resa giustizia alle vittime e ai loro familiari.
(4-18235)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 894
4-18235
presentata da
NACCARATO Alessandro

  Risposta. — Il caso dei coniugi Francesco Salpietro e Marinelda Patella, deceduti il 16 agosto 2011 in un gravissimo incidente nautico in Croazia, è stato seguito sin dall'inizio con la massima attenzione dalla Farnesina, in particolare dall'ambasciata d'Italia a Zagabria e dal consolato generale di Fiume, rimasti in costante contatto con i congiunti, in particolare uno dei figli delle vittime, e i loro legali italiani e croati.
  Le due rappresentanze italiane si sono adoperate per prestare ogni possibile assistenza ai congiunti delle vittime, seguendo da vicino gli aspetti processuali della vicenda e presenziando alle udienze che si sono succedute.
  Si è ora in attesa che il giudice depositi le motivazioni della sentenza che il 13 ottobre 2017 ha assolto il cittadino croato Tomislav Horvatincic dall'accusa di aver provocato il decesso del signor Salpietro e della signora Patella. Una volta rese note le motivazioni, è lecito attendersi che il pubblico ministero proponga ricorso in appello.
  L'ambasciata a Zagabria e il consolato generale a Fiume, che mantengono stretti contatti con il figlio e con i legali, non mancheranno di monitorare anche il secondo grado di giudizio e, ove se ne presenti la necessità, interverranno – nel rispetto dell'indipendenza della magistratura croata – affinché il nuovo processo si svolga entro limiti di tempo ragionevoli e sia finalmente fatta piena luce sulle cause che hanno condotto al decesso dei due cittadini italiani.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Vincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla giustizia

sanzione penale

vittima