ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18221

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 874 del 19/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALMIZIO ELIO MASSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18221
presentato da
PALMIZIO Elio Massimo
testo di
Giovedì 19 ottobre 2017, seduta n. 874

   PALMIZIO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'accordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010 fissa in almeno 1000 nascite/anno lo standard a cui tendere per il mantenimento e l'attivazione dei punti nascita e prevede la «razionalizzazione/riduzione progressiva dei punti nascita con numero di parti inferiore a 1000/anno»;

   la possibilità di punti nascita con numerosità inferiore e comunque non al di sotto di 500 parti/anno è prevista solo sulla base di motivate valutazioni legate alla specificità dei bisogni reali delle varie aree geografiche interessate con rilevanti difficoltà di attivazione dello Stam (servizi di trasporto assistito materno);

   l'11 dicembre 2015 è stato redatto un «protocollo metodologico per la valutazione» delle richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/annui, ma in condizioni geografiche difficili o particolarmente virtuosi, sulla base di alcuni requisiti prestabiliti;

   la richiesta di deroga deve essere formalizzata dall'assessorato alla salute, sentito il parere del Comitato percorso nascita regionale e dopo attenta valutazione del punto nascita in questione;

   la recente decisione della regione Emilia-Romagna di chiudere i punti nascita dislocati sull'Appennino reggiano, ad avviso dell'interrogante, non tiene in considerazione l'importanza degli stessi per quel territorio: nel 2016 il punto nascita di Borgotaro ha registrato 124 parti (nel 2015 erano 157), con una percentuale di tagli cesarei del 35,2 per cento (la più alta di tutti i punti nascita attivi in regione);

   sempre nel 2016, il punto nascita di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) ha registrato 153 parti (159 nel 2015), con una percentuale cesarei del 29,5 per cento. A Pavullo nel Frignano (Modena) l'anno scorso i parti sono stati 196 (261 nel 2015); 13,7 per cento è risultata la percentuale dei tagli cesarei;

   nel mese di luglio 2017 la giunta regionale ha chiesto ufficialmente al Ministero della salute, la deroga per non sospendere l'attività di assistenza al parto di sei punti nascita della regione, nei quali si registrano meno di 500 parti l'anno: i tre appena citati (Borgotaro, Castelnovo né Monti, Pavullo nel Frignano e Scandiano (Reggio Emilia), Mirandola (Modena) e Cento (Ferrara);

   risale al 4 ottobre 2017 la risposta del Ministero che ha riservato un destino diverso ai 6 punti nascita in questione: la deroga è stata concessa solo per gli ospedali di Scandiano e per i due del cratere sismico, Mirandola e Cento. Nessuna deroga è stata concessa per Borgotaro e gli ospedali di Castelnovo Monti e Pavullo nel Frignano. Di conseguenza, l'attività in questi punti nascita dovrà essere sospesa, perché, secondo il Ministero, non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per tutelare madri e neonati in una delle fasi più delicate della vita;

   si tratta di una decisione, secondo l'interrogante, inspiegabile, che ha sollevato le proteste nell'aula regionale di tutta la minoranza, ma di alcuni esponenti anche della maggioranza stessa, ma soprattutto l'indignazione dei cittadini che sabato 21 ottobre 2017 hanno fissato alle ore 15 sotto l'ospedale di Borgotaro una manifestazione indetta dal Comitato Pro Ospedale Santa Maria di Borgotaro;

   i dati del 2017 su Borgotaro e Castelnovo ne’ Monti danno ragione ai cittadini e a chi si oppone alla chiusura dei punti nascita dell'Appennino reggiano: continuano, infatti, a partorivi un terzo delle donne in gravidanza (nei primi otto mesi del 2017), dati che le proiezioni di fine anno confermano al rialzo –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza degli ultimi sviluppi della vicenda esposta in premessa e se non intenda assumere le iniziative di competenza per la concessione della deroga ai punti nascita in questione che, dati alla mano, svolgono un servizio fondamentale ai cittadini che vogliono continuare a vivere nella zona dell'Appennino reggiano.
(4-18221)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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