ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18213

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 874 del 19/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/10/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18213
presentato da
CANCELLERI Azzurra Pia Maria
testo di
Giovedì 19 ottobre 2017, seduta n. 874

   CANCELLERI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 («cosiddetto decreto Bassanini») venivano conferiti alle regioni funzioni e compiti amministrativi dello Stato, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59;

   il trasferimento di funzioni, per espressa disposizione di legge, avviene con modalità diverse per le regioni a statuto ordinario rispetto a quelle a statuto speciale; per queste ultime, infatti, è previsto l'adeguamento dei singoli statuti, in mancanza del quale le funzioni rimangono in capo allo Stato;

   gli statuti delle regioni a statuto speciale vengono attuati, per le materie e gli ambiti previsti, da norme approvate con la forma del decreto legislativo. Il procedimento prevede che sullo schema della norma di attuazione dello statuto speciale sia sentita la commissione paritetica; in seguito al positivo parere della commissione, lo schema viene sottoposto alla deliberazione del Consiglio dei ministri, promulgato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale;

   in materia di incentivi alle imprese, le regioni a statuto speciale: Sardegna (decreto legislativo 17 aprile 2001, n. 234), Trentino Alto Adige (decreto legislativo 11 giugno 2002, n. 139), Friuli Venezia Giulia (decreto legislativo 23 aprile 2002, n. 110) e Valle D'Aosta (decreto legislativo luglio 2015, n. 116) provvedevano agli adeguamenti previsti e attuavano il decentramento amministrativo, non così la regione Siciliana;

   a causa di ciò, tutt'oggi le funzioni in materia di incentivi alle imprese artigiane continuano ad essere, per la Sicilia, esercitate dallo Stato; si ha quindi, di fatto una gestione decentrata per le regioni a statuto ordinario e per quelle a statuto speciale che hanno adeguato i propri statuti, mentre rimane una gestione centralizzata per la regione Siciliana;

   per effetto degli adeguamenti statutari attuati dalle predette regioni a statuto ordinario ricevono i trasferimenti annuali, ripartiti in quote trimestrali di eguale importo, indicate nei decreti della Ragioneria generale dello Stato, mentre la quota calcolata per gli incentivi nella regione Siciliana viene riassegnata alle amministrazioni centrali che svolgono a livello statale le funzioni, in attesa delle norme di attuazione previste dallo Statuto;

   la legge n. 949 del 1952 è il principale strumento agevolativo, nel comparto del credito, per sostenere lo sviluppo delle imprese artigiane; i beneficiari infatti sono tutte le imprese artigiane, consorzi e società consortili costituiti, anche in forma di cooperativa, esclusivamente fra imprese artigiane;

   le agevolazioni per l'accesso al credito, di cui alla legge n. 949 del 1952, sono avvenute tramite Artigiancassa s.p.a.;

   dal 1° gennaio 2012, scaduta la convenzione con Artigiancassa S.P.A., la quale consentiva a questa di gestire in Sicilia le risorse messe a disposizione dalla legge n. 94 del 1952, cessava di fatto l'attribuzione alla Sicilia delle risorse individuate per la gestione degli incentivi;

   le quote da assegnare alla Sicilia vengono, quindi, imputate al bilancio dello Stato, si tratterebbe di circa 38 milioni di euro annui per abbattimento interessi del credito per scorte e investimenti e per contributi a fondo perduto;

   non è ancora stato avviato l’iter affinché si giunga all'approvazione delle norme di attuazione per effettuare il trasferimento delle funzioni alla regione Siciliana e attuare il decentramento amministrativo anche in materia di incentivi alle imprese artigiane;

   la mancata erogazione delle risorse comporta un danno incalcolabile per gli ottantamila artigiani siciliani e tali somme avrebbero certamente salvato numerosi posti di lavoro e garantito la sopravvivenza di molte famiglie, provate irrimediabilmente dalla crisi –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, abbia avviato o intenda assumere per riavviare l'erogazione delle risorse previste dalla legge n. 949 del 1952 a favore delle imprese artigianali siciliane.
(4-18213)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa artigiana

decentramento

aiuto allo sviluppo