ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 873 del 18/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 18/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 18/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18195
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Mercoledì 18 ottobre 2017, seduta n. 873

   SALTAMARTINI e RONDINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   le notizie di cronaca quasi quotidianamente riportano di casi di malasanità nel nostro Paese;

   in gran parte dei casi si tratta di morti evitabili, con cure più tempestive e appropriate, ma anche con diagnosi precoci, troppe volte rese impossibili da liste d'attesa infinite;

   ogni 100 mila decessi nel nostro Paese ce ne sono 141 tranquillamente evitabili, secondo le rilevazioni del rapporto Crea – università Tor Vergata. Si tratta di dati comunque migliori di quelli diffusi a maggio da Eurostat, secondo i quali in Italia una morte su tre si sarebbe potuta evitare con giuste cure e buona assistenza;

   al primo posto per morti evitabili, nella classifica del Crea, spicca sempre la Campania, già «maglia nera» della classifica generale delle performance unitarie e che fa contare 179 decessi evitabili. Seguono Sicilia e Sardegna con 155, Lazio con 150 e Calabria con 147;

   i dati riportano come anche la sanità in una regione che vorrebbe essere un punto di riferimento per l'intero centro sud del Paese come il Lazio, siano drammatici nella loro rappresentazione della realtà;

   la cronaca ha riportato la notizia, o meglio, il racconto di una giornalista in attesa 16 ore al Fatebenefratelli per un intervento che doveva durare 15 minuti;

   la paziente è rimasta sedici ore di attesa in ospedale. Le parole con cui chiude il terribile racconto sono un atto d'accusa nei confronti di un sistema sanitario laziale: «Ventiquattro senza mangiare né bere. Non importa se vieni dal Sud e se pensi di aver già visto abbastanza, il punto sembra essere sempre quello: in Italia devi pagare o conoscere qualcuno per ricevere un trattamento umano. E non importa a nessuno se stai vivendo un dramma. Giovedì sera ho perso del tutto il mio piccolo compagno di viaggio di 2,4 cm e in quell'ospedale ho perso parte della mia dignità di donna e di madre. Anche se solo in potenza» –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione e se non ritenga sussistano i presupposti per promuovere iniziative ispettive, al fine di verificare se vi sia stato il rispetto di tutti i protocolli sanitari, in merito agli accadimenti riportati, al fine di evitare che altre situazioni simili possano accadere di nuovo.
(4-18195)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

statistica comunitaria

sistema sanitario

morte