ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18176

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 872 del 17/10/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/03067
Firmatari
Primo firmatario: LACQUANITI LUIGI
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 17/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 17/10/2017
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/10/2017
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 17/10/2017
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 17/10/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 17/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/10/2017
Stato iter:
09/01/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/01/2018
MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/11/2017

SOLLECITO IL 06/12/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/01/2018

CONCLUSO IL 09/01/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18176
presentato da
LACQUANITI Luigi
testo di
Martedì 17 ottobre 2017, seduta n. 872

   LACQUANITI, MARTELLI, CARRA, ZANIN, FRANCO BORDO e PIRAS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:

   in Italia sono attualmente presenti oltre 70.000 apicoltori con 1,3 milioni di alveari, per un fatturato complessivo superiore ai 60 milioni di euro;

   secondo alcuni studi di settore e i dati forniti dalle associazioni di categoria l'84 per cento delle specie di piante e il 76 per cento della produzione alimentare in Europa dipende dall'impollinazione delle api;

   nel 2012 è apparsa per la prima volta in Italia, a Loano in Liguria, la vespa velutina, o calabrone asiatico, pericoloso insetto alieno di origine cinese predatore di api e altri impollinatori, che dopo la penetrazione in Liguria di ponente e Piemonte meridionale e centrale (in provincia di Cuneo e Torino) si sta spingendo sempre più verso il Veneto (in provincia di Rovigo), la Lombardia e l'Emilia;

   comparsa in Europa per la prima volta nel 2004 in Francia, la vespa velutina è stata responsabile, secondo i dati forniti dalla Francia stessa, della perdita di alveari pari al 50 per cento con un avanzamento potenziale di 100 chilometri all'anno. Oltre a cacciare direttamente le api all'ingresso dell'arnia il calabrone impedisce loro di uscire per raccogliere nettare e polline, indebolendo in questo modo anche le colonie che rischiano di morire;

   forte è l'allarme nel mondo dell'agricoltura per la presenza di questo insetto che sta causando gravi danni economici agli apicoltori italiani essendo in grado di ridurre fino al 75 per cento la produzione degli alveari;

   a inizio di maggio un esemplare adulto di calabrone asiatico è stato intrappolato in una centralina nel mantovano, all'interno del centro abitato di Borgofranco sul Po (MN), sulla riva destra del fiume. Il ritrovamento è stato confermato dall'Associazione apicoltori di Mantova e realizzato da Lover, la neonata rete di monitoraggio di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Segno che il nido di velutina trovato nel 2016 nel sud del Veneto è riuscito a gemmare nuove colonie –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga, anche alla luce di quanto descritto, di assumere le iniziative di competenza volte ad arginare il fenomeno che sta causando così tanti danni economici agli apicoltori italiani, a sostenere gli apicoltori colpiti dall'invasione di questo parassita, ad approntare una rete di monitoraggio scientifica efficiente, in grado di valutare la capacità di penetrazione e diffusione del parassita nel territorio, e a delineare, insieme con gli apicoltori, le associazioni, i rappresentati d enti competenti e delle regioni, una strategia per tentare di eradicare o quantomeno contenere i focolai della vespa velutina.
(4-18176)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 9 gennaio 2018
nell'allegato B della seduta n. 904
4-18176
presentata da
LACQUANITI Luigi

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame rilevo preliminarmente che questo Ministero, nell'ambito delle proprie competenze, si è già adoperato in ambito nazionale e comunitario per fronteggiare l'emergenza segnalata.
  Infatti, per quanto concerne l'attivazione di una rete di monitoraggio che valuti la diffusione del parassita «vespa velutina» sul territorio nazionale, con decreto del 18 novembre 2014, questo Ministero, in ragione dell'emergenza fitosanitaria, ha avviato il progetto denominato VESPA VELUTINA LEP «messa a punto di sistemi di contenimento del calabrone asiatico Vespa Velutina Lep».
  In tale progetto sono coinvolti, tra gli altri: il CREA-Unità di ricerca per l'apicoltura e la bachicoltura di Bologna (CREA-API), le associazioni apistiche delle regioni Liguria, Piemonte, Lombardia e Toscana, il politecnico di Torino, il dipartimento di scienze agrarie forestali e alimentari dell'università degli studi di Torino.
  L'attività di ricerca e sperimentazione si è sviluppata su 4 direttrici preordinate al monitoraggio della vespa velutina in Italia (in collaborazione con la rete
BeeNet), alla messa a punto di un sistema radar per il rinvenimento di nidi di vespa velutina, all'identificazione di feromoni specifici utili alla cattura e, infine, alla messa a punto di protocolli per la distruzione dei nidi.
  Parallelamente, con decreto ministeriale n. 7813 del 17 luglio 2014, abbiamo modificato il decreto ministeriale 23 gennaio 2006, recante applicazione della normativa UE allora vigente sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti apistici, per consentire il finanziamento delle azioni di contenimento dei predatori dell'alveare.
  Nel contempo abbiamo ottenuto dalla Commissione europea il via libera alla modifica del programma apistico 2013/2014, inserendo una nuova linea di ricerca specifica per la lotta alla vespa velutina.
  Segnalo, inoltre, che tra le misure previste dalla normativa europea e nazionale sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti apistici, vi è quella relativa al sostegno del ripopolamento del patrimonio apistico, utilizzabile anche per arginare i danni prodotti dalla vespa asiatica.
  Il Ministero, infine, intende rifinanziare il progetto Beenet – già finanziato nell'ambito della rete rurale nazionale 2007-2013 – come prosecuzione del progetto Apenet, i cui risultati avevano portato ad una sospensione nell'utilizzo di concianti a base di neonicotinoidi.
  Nell'ambito della rete rurale 2014-2020, l'attività Beenet è ricompresa nei temi affidati al CREA sulla base dell'accordo di collaborazione con il Ministero siglato il 22 ottobre 2015.
  Il progetto Beenet prevede il monitoraggio dello stato di salute e benessere delle api tramite la verifica su una rete di alveari articolata in moduli di rilevamento localizzati in siti geografici rappresentativi dei vari contesti agronomici e ambientali del territorio, in modo da rappresentare diverse tipologie di territorio.
  Ciò al fine di ottenere indicazioni sia di carattere generale che specifico sullo stato delle api, sull'efficacia delle misure agroambientali e sull'impatto di fitofarmaci nelle aree rurali.
  Rassicuro l'interrogante che, in relazione alle vicende segnalate, ci adopereremo per porre in atto, per quanto di competenza, ogni azione necessaria per risolvere il problema in esame.

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali: Maurizio Martina.