ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 870 del 13/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2017
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2017
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2017
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/10/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18158
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Venerdì 13 ottobre 2017, seduta n. 870

   RIZZO, BASILIO, CORDA, FRUSONE e TOFALO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   la Rappresentanza militare della Marina militare ed, in particolare, quella della Guardia costiera, da anni pone l'attenzione sulla salute dei militari operanti nella sede sita all'interno del porto industriale di Taranto;

   il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della capitaneria di porto di Taranto, in una approfondita relazione indirizzata al comandante e alle altre autorità competenti sia il 26 aprile 2017 che il 28 marzo 2016, ha evidenziato il forte rischio per la salute e il disagio del personale che lavora vive e consuma i pasti a pochi metri dallo scarico di minerali ed emissioni di agenti inquinanti;

   anche il Co.I.R. CP ha deliberato il documento 197/XI del 28 giugno 2017 con cui si esprimeva forte preoccupazione per la tutela della salute dei lavoratori della capitaneria di porto di Taranto;

   le denunce del responsabile del servizio di prevenzione e protezione riferiscono che il cosiddetto «polverino», che si accumula sulle scrivanie, davanzali tastiere del P.C e altro, nonché nei locali della mensa lì situata, «continua ad essere una presenza costante, con le sue colorazioni nere e rosse, di carbone minerale, carbon coke e minerale di ferro, sono con ogni evidenza, le polveri proveniente dal secondo e Quarto sporgente Ilva, distante in linea d'aria poche centinaia di metri»;

   durante l'audizione del Co.Ce.R. del 26 luglio 2017 in merito al disegno di legge «Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle Forze armate» il delegato della Marina in servizio presso la Guardia costiera di Taranto evidenziava lo stato di disagio vissuto dal personale che svolge servizio nel porto industriale, dove respirano contemporaneamente piombo, carbone, minerale, pbc, diossine, pm 10 e altro e mangiano in un ambito insalubre;

   da anni studi ufficiali come quello dello «studio sentieri» dell'Istituto superiore di sanità effettuato sul sito di interesse nazionale di Taranto attestano gli eccessi di mortalità legati all'aumento di particolato di origine industriale;

   nella stessa sede portuale ci sono gli alloggi del personale per famiglie dei lavoratori della capitaneria di Taranto, nonché quelli assegnati ai frequentatori dei corsi di formazione presso il Maricentadd nei pressi di Maridirselez –:

   se il Governo non intenda verificare la piena applicazione delle normative afferenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro presso la capitaneria di porto di Taranto;

   se il Governo intenda accogliere le richieste provenienti dai rappresentanti dei lavoratori della capitaneria di porto di Taranto, con particolare riferimento alla sospensione dell'utilizzo della mensa e degli alloggi, con utilizzo di altre strutture da loro indicate distanti dalle fonti inquinanti;

   quali interventi di monitoraggio ambientale siano stati presi in considerazione per verificare lo stato di inquinamento delle zone di servizio del personale della capitaneria di porto di Taranto;

   in quali altre aree militari di competenza della capitaneria di porto dislocate sul territorio nazionale si siano verificate richieste di intervento per ragionevoli rischi derivanti da precarie condizioni di lavoro dal punto di vista ambientale.
(4-18158)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-18158
presentata da
RIZZO Gianluca

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, per quanto di competenza di questo Ministero e sulla base delle informazione pervenute dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Si premette che la capitaneria di porto di Taranto, nell'ambito e nei limiti delle proprie attribuzioni, ha attuato negli anni una serie di azioni volte a mitigare i rischi per la salute e l'incolumità del proprio personale.
  In particolare, in merito alle condizioni igienico-sanitarie dei locali cucina e mensa, si è provveduto ad elevare lo
standard di pulizia e di igiene ambientale (dal precedente livello «Basso» all'attuale «Medio») a tutti gli immobili in uso alla locale capitaneria di porto, sulla scorta delle indicazioni ricevute dalla commissione di valutazione di verifica dell'impresa alimentare del comando marittimo sud – Marina militare.
  Inoltre, nel rispetto delle osservazioni annotate a verbale del sopralluogo effettuato dal personale medico competente durante la riunione periodica riferita al decorso 2016:

   sono state sostituite le porte perimetrali dei locali cucina e mensa atte a contrastare la penetrazione di polverino di minerale;

   è stato adottato, dal mese di agosto 2017 il piano di autocontrollo elaborato con il metodo H.A.C.C.P. da una società accreditata alla verifica dell'idoneità degli alimenti e degli ambienti di lavoro, in ottemperanza alla normativa vigente.

  Va altresì specificato che il suddetto piano prevede la pianificazione di prove di tipo chimico e/o batteriologico secondo un programma di analisi prestabilito.
  Di recente è stata anche convocata la commissione di verifica della qualità e salubrità della mensa, prevista ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1995, n. 394, con esito positivo.
  Riguardo poi agli uffici ubicati presso lo stabile sito in area portuale, è stata avviata la sostituzione degli infissi esterni, attualmente in profili di alluminio riconducibili agli anni ’70 ed ’80, mediante apposita richiesta di interventi di manutenzione straordinaria al competente manutentore unico nell'ambito dell'applicativo piano triennale interventi di manutenzione 2018-2020 (P.T.I.M.) dell'agenzia del demanio.
  In proposito, vale la pena di rammentare che, dall'agosto del 2001, è attiva sul tetto di tale porzione di immobile una postazione dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) Puglia facente parte di una rete di monitoraggio delle deposizioni delle polveri sedimentabili dell'area tarantina.
  Oltre al citato monitoraggio, nel mese di marzo 2016, un'aliquota del personale militare selezionato in base ai criteri indicati dal personale medico in servizio presso il locale ospedale militare, ha partecipato al progetto di ricerca «Ambiente e salute del personale della Difesa» relativo alla valutazione dell'esposizione ambientale di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) operante a varia distanza dall'area industriale di Taranto, organizzato dall'ispettorato di sanità in collaborazione con l'università degli studi di Bari – facoltà di medicina, che ha coinvolto tutti i comandi militari di Taranto (inclusa la capitaneria di porto) e di Brindisi.
  L'esito delle indagini condotte con l'esame di laboratorio è previsto che sia comunicato in forma riservata direttamente al militare interessato.
  Ciò nondimeno, l'autorità marittima ha avanzato richiesta affinché il coordinatore sanitario di area valuti la possibilità di condividere le risultanze del progetto in forma anonima, consentendo l'utilizzo dei dati emersi in chiave costruttiva di eventuali correttivi a tutela della salute del personale.
  Al riguardo, il coordinatore sanitario ha comunicato che il progetto è ancora in corso e che non appena saranno completati tutti i campionamenti presso i comandi e gli enti interessati, i responsabili dello studio procederanno alla loro analisi e contestualizzazione.
  Per completezza, corre l'obbligo di precisare che già da anni è stata incrementata la pulizia dei piazzali antistanti la caserma D'Onofrio e che gli uffici della locale capitaneria di porto siti in ambito portuale sono stati dotati di climatizzatori a pompa di calore, in modo da consentire al personale che vi presta servizio di mantenere chiuse le finestre durante l'orario lavorativo, limitando al massimo l'esposizione ad eventuali agenti inquinanti.
  In sede di ultimo sopralluogo effettuato, il medico competente ha dichiarato che la problematica delle polveri riveste carattere generale ed investe l'intero contesto urbano, dando corpo ad un danno di natura ambientale riconosciuto a livello nazionale che esorbita dalla portata della competenza/responsabilità del datore di lavoro.
  In conclusione, il Corpo delle capitanerie di porto — guardia costiera assicura che permane vigile l'attenzione, sia a livello centrale sia in ambito territoriale, riguardo la tutela della salute del proprio personale.
  

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.