ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18121

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 868 del 11/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/10/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 15/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18121
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Mercoledì 11 ottobre 2017, seduta n. 868

   FRACCARO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   la protezione degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità nell'interesse pubblico è un principio sancito da diversi atti internazionali. Tra i più significativi si menzionano la Convenzione ONU contro la corruzione del 2003 (articolo 33), ratificata dall'Italia con la legge n. 116 del 2009, e la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla corruzione (articolo 9), ratificata con legge n. 112 del 2012;

   disposizioni per assicurare accorgimenti tecnici affinché sia attuata la tutela del dipendente che effettua segnalazioni sono previste dall'attuale piano nazionale anticorruzione (Pna), il quale stabilisce che l'adozione delle iniziative necessarie deve essere prevista nell'ambito del piano triennale di prevenzione della corruzione (Ptpc) come intervento da realizzare con tempestività, nonché dalle linee guida per le pubbliche amministrazioni in merito ai modelli da adottare per la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (determinazione Anac n. 6 del 2015), le quali sono state emanate all'esito di una consultazione pubblica lanciata all'uopo;

   la proposta di mozione 781/17 «Whistleblowing nella pubblica amministrazione» depositata il 29 maggio 2017 a prima firma del consigliere della provincia autonoma di Bolzano Paul Köllensperger, al punto 2 del dispositivo, impegnava la giunta provinciale ad adottare le raccomandazioni della determinazione dell'Anac n. 6 del 28 aprile 2015 «Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti – c.d. whistleblower», al fine di tutelare al meglio gli autori di segnalazioni di reati o irregolarità nell'interesse pubblico all'interno dell'amministrazione pubblica;

   nella seduta del consiglio provinciale n. 175 del 13 settembre 2017, registrando in sede di dichiarazione di voto il parere negativo della giunta provinciale espresso per voce dell'assessora Deeg, veniva respinta la mozione 781/17. Si perpetuava così la mancata applicazione da parte della provincia di Bolzano delle prescrizioni contenute nel piano nazionale anticorruzione e nella suddetta determinazione dell'Anac;

   l'orientamento della giunta provinciale veniva ripreso dagli organi di stampa. In particolare, gli articoli «Segnalazioni interne, Provincia bacchettata» (Il Corriere dell'Alto Adige, 26 agosto 2017) e «Segnalazioni anonime nell'amministrazione. Stop dalla Provincia» (Il Corriere dell'Alto Adige, 14 settembre 2017) suscitavano un certo clamore tra la cittadinanza per effetto delle dichiarazioni dell'assessora Deeg, la quale giudicava la disciplina del whistleblowing una mera moltiplicazione di burocrazia;

   l'interrogante non mira a mettere in discussione il diritto di opinione dei rappresentanti politici coinvolti. Ritiene opportuno, invece, richiamare l'obbligo istituzionale di conformarsi ai principi sanciti dal diritto internazionale e alle raccomandazioni emanate dall'Autorità nazionale anticorruzione oppure, in alternativa, di motivare adeguatamente le scelte in caso di mancato recepimento –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti indicati in premessa e quali iniziative di negoziazione politica abbia assunto o intenda assumere, ferme restando le garanzie di autonomia, al fine di favorire la piena realizzazione su tutto il territorio nazionale dei princìpi evocati negli atti internazionali nelle prescrizioni e raccomandazioni emanate dall'Anac.
(4-18121)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

convenzione europea

liberta' d'opinione

impiegato dei servizi pubblici