ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18109

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 868 del 11/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 11/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/10/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18109
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Mercoledì 11 ottobre 2017, seduta n. 868

   SALTAMARTINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   ad oltre cinque mesi dal devastante incendio che ha distrutto lo stabilimento di stoccaggio rifiuti speciali pericolosi della Eco X di Pomezia, nulla è stato fatto per lo smaltimento delle 8.413 tonnellate di rifiuti bruciati e per la bonifica dell'area;

   anzi, le foto sui quotidiani mostrano un crescente abbandono sul luogo di ulteriori rifiuti, da ignoti, tant'è che l'area è diventata ormai un'enorme discarica a cielo aperto;

   si apprende dai giornali che, nonostante il sito sia ancora sotto sequestro e le indagini della magistratura in corso, il procuratore ha da tempo rilasciato l'autorizzazione per la bonifica, ma la regione Lazio, ente beneficiario della polizza fidejussoria stipulata dalla ditta Eco X a garanzia degli obblighi sullo smaltimento dei rifiuti, nonostante le sollecitazioni di cittadini e comitati di quartiere di Pomezia e Torvaianica, non ha ancora proceduto all'escussione della fidejussione;

   d'altra parte, il sindaco, che ha il potere e il dovere di garantire ai propri cittadini le attività di prevenzione in ordine ai disastri ambientali e il controllo sull'azienda di stoccaggio rifiuti che, secondo l'interrogante, palesemente non ha rispettato le regole, visto quanto è accaduto, non sembra aver svolto efficacemente le proprie funzioni, né risulta dagli articoli di stampa che attualmente stia effettuando controlli e monitoraggi su altri siti potenzialmente pericolosi sul territorio comunale e in ordine all'andamento degli inquinanti dispersi sull'ambiente, in termini di concentrazione su aria, suolo, falda idrica e quindi coltivazioni agricole e allevamenti zootecnici;

   i cittadini sono preoccupati perché con l'arrivo della stagione autunnale, basterebbe un temporale per trasformare la situazione in disastro ambientale, con inquinamento della falda idrica;

   il mercato agricolo dei prodotti di Pomezia sta subendo danni irreparabili, poiché i cittadini, preoccupati, evitano il consumo dei prodotti coltivati nella zona;

   la vicenda di Pomezia e delle modalità con cui vengono effettuati i controlli nello stabilimento della Eco X e in altri impianti simili sono state oggetto di discussione nella Commissione «ecoreati»; il 24 maggio 2017 hanno riferito in Commissione il direttore generale dell'Arpa Lazio e il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Velletri che si sono dichiarati consapevoli dell'urgenza di ripristinare lo stato dei luoghi ed effettuare la bonifica;

   il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in occasione delle risposte a numerose interrogazioni parlamentari, ha assicurato il Parlamento sulla propria volontà di continuare «a monitorare la situazione con la direzione competente e con l'Ispra, che è a disposizione dell'Arpa regionale per ogni necessario supporto tecnico»;

   anche la Ministra della salute ha dichiarato in Aula, in risposta ad una interrogazione, il proprio interesse per la messa in sicurezza del sito, proprio per non avere contaminazioni, riferendosi al ruolo dell'Istituto superiore di sanità per affiancare la regione nella definizione dei programmi di monitoraggio e di sorveglianza sanitaria dei cittadini esposti, e quindi per tutto quello che riguarda la «fase due», che, secondo la stessa Ministra doveva cominciare «nelle prossime ore» –:

   quali iniziative urgenti i Ministri abbiano già adottato o intendano adottare, per quanto di competenza, per monitorare la situazione dell'area inquinata dall'incendio dello stabilimento Eco X di Pomezia ed evitare che gli inquinanti ancora presenti nei materiali di risulta possano ulteriormente disperdersi nell'aria, nel suolo e nella falda idrica continuando a contaminare le persone e l'ambiente.
(4-18109)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-18109
presentata da
SALTAMARTINI Barbara

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa allo smaltimento dei rifiuti e bonifica dell'impianto di Eco X sito in via Pontina vecchia e recentemente oggetto di un devastante incendio, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dagli enti territoriali, si rappresenta quanto segue.
  Com'è noto, l'incendio si è verificato in un insediamento che svolgeva attività di gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi autorizzato dalla regione Lazio con determinazione del 21 aprile 2010 e successivamente modificata con determinazione del 23 febbraio 2015.
  La città metropolitana di Roma Capitale — dipartimento IV «tutela e valorizzazione ambientale» — servizio 2 «Tutela Acque, suolo e risorse idriche» in data 4 luglio 2013 ha rilasciato, per l'insediamento in oggetto, l'autorizzazione allo scarico delle acque reflue domestiche e delle acque di prima pioggia, ed il servizio 3 «Tutela Aria ed Energia» in data 11 luglio 2013 ha rilasciato l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
  A seguito dell'incendio, l'insediamento è stato posto sotto sequestro da parte della procura di Velletri, e l'ASL di Viterbo ha confermato che le coperture di due capannoni contenevano amianto.
  In data 19 maggio 2017, il servizio 2 «Tutela Acque e risorse idriche» e il servizio 3 «Tutela Aria ed Energia» della città metropolitana di Roma Capitale, sopra citati, hanno pertanto sospeso l'efficacia delle autorizzazioni di propria competenza.
  Inoltre, secondo quanto riferito dalla regione Lazio, in data 16 novembre 2017, presso il complesso «Selva dei Pini» del comune di Pomezia, si è tenuta una riunione della conferenza di servizi specifica, cui hanno partecipato rappresentanti del comune di Pomezia, USL Roma 6 — S.Pre.S.A.L., città metropolitana di Roma Capitale, regione Lazio, ISPRA, Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana.
  Nel corso di tale riunione è stato esaminato il documento «Analisi dello stato dei luoghi e relazione tecnica-economica — ECO X S.r.l. Eco Servizi per l'Ambiente S.r.l. — Stabilimento via Pontina Vecchia, chilometro 33,381 — 00071 Pomezia (Roma)», redatto dalla società COGEA S.r.l., per conto della società ECO X, contenente l'analisi del sito e le indicazioni per le operazioni necessarie per la messa in sicurezza del sito, con relativi costi.
  In particolare, oltre a constatare, seppure da una valutazione solo preliminare, l'elevato importo delle spese necessarie per le azioni da intraprendere, si è discusso sulle modalità di messa in sicurezza del sito.
  Successivamente, la regione Lazio:
  

   con determinazione del 12 ottobre 2017, con opportune motivazioni, ha disposto di provvedere alla escussione delle polizze rilasciate a favore della società Eco servizi per l'ambiente S.r.l. per affitto ramo d'azienda emesse dalla società di assicurazione;
   

   con nota del 10 novembre 2017, ha provveduto a chiedere l'escussione della polizza fidejussoria alla compagnia assicuratrice;
   

   con nota del 21 novembre 2017, indirizzata al comune di Pomezia, facendo seguito a quanto emerso nel corso della suddetta conferenza dei servizi del 16 novembre 2017, ha confermato la disponibilità a mettere a disposizione del comune stesso delle risorse economiche finalizzate innanzitutto allo svolgimento delle operazioni di messa in sicurezza, rilevata l'inadempienza delle società. Con la stessa nota è stato precisato che, al fine di una precisa definizione delle operazioni da effettuare, oltre che della determinazione della tempistica di intervento, sarebbe stato auspicabile che al più presto lo studio trasmesso venisse integrato con i chiarimenti e le precisazioni richieste, tali da fornire maggiori dettagli sullo stato dei luoghi interessati dall'incendio e di quelli limitrofi. Con la stessa nota è stato chiesto al comune di trasmettere con immediatezza, e comunque entro 10 giorni, la quantificazione delle somme necessarie per tale preliminari attività.
   

  Alla nota di cui al punto precedente, il comune di Pomezia ha risposto con nota del 4 dicembre 2017, con la quale è stata quantificata in 185.407,44 la somma necessaria per le suddette attività preliminari.
  Infine, con ordinanza sindacale di pari data, è stato disposto che la società Eco X provvedesse entro e non oltre 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza medesima, a cura e spese della società, a quanto di seguito elencato, nel rispetto della normativa vigente a tutela della salute pubblica e previa autorizzazione della Procura della Repubblica di Velletri:

   di dare avvio alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza secondo il programma indicato nel documento «Analisi dello stato dei luoghi e relazione tecnica-economica — ECO X S.r.l. Eco Servizi per l'Ambiente S.r.l. — stabilimento via Pontina vecchia chilometro 33,381 — 00071 Pomezia (Roma)», redatto dalla società COGEA S.r.l., con particolare riferimento all'incapsulamento ed inibizione del materiale contenente amianto al fine di evitare la possibile dispersione di fibre nell'aria, ed inoltre alla copertura dei cumuli dei rifiuti, onde evitare il dilavamento degli stessi ed il recapito delle acque di dilavamento nel corpo idrico superficiale;

   di integrare la relazione tecnica con ulteriori elementi tecnici-descrittivi, nonché di fare ulteriori analisi e indagini, per una migliore soluzione delle problematiche ambientali del sito.

  Sempre secondo quanto riferito dall'amministrazione regionale, decorso il periodo di 30 giorni dalla notifica della predetta ordinanza senza l'intervento della società, la regione Lazio avrebbe proceduto ad impegnare la somma necessaria come sopra determinata, al fine di avviare i lavori indicati.
  Ad oggi risulta che la regione abbia escusso e messo a disposizione del comune di Pomezia la fidejussione, pari a 700.000 euro, che però risultano insufficienti per le operazioni di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica del sito, i cui costi totali sono stati stimati in oltre 5.000.000,00 di euro.
  Il comune di Pomezia sta verificando la possibilità di reperire ulteriori fondi per agire in danno nei confronti della ditta proprietaria del sito.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà comunque a svolgere un'attività di monitoraggio, nonché a tenersi informato anche attraverso gli altri enti istituzionali competenti.
  

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento idrico

eliminazione dei rifiuti

disastro causato dall'uomo