ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18073

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 865 del 06/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 06/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18073
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Venerdì 6 ottobre 2017, seduta n. 865

   GUIDESI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   da notizie di stampa si apprende delle falle gravissime sulla protezione dei dati che hanno investito il sistema informatico per la gestione del cosiddetto «spesometro»: dal portale, infatti, è stato possibile accedere, da parte dei contribuenti, alla parte relativa alla consultazione delle ricevute di trasmissione altrui;

   nonostante le rassicurazioni date, la settimana scorsa, dal direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in sede di audizione presso la Commissione di vigilanza sull'anagrafe tributaria, i sindacati dei commercialisti hanno segnalato la persistenza del problema;

   nella nota congiunta delle sigle sindacali si legge infatti come la situazione fosse rimasta immutata e che «per quanto riguarda il problema del codice fiscale è stato inserito un alert che informa l'utente sul rispetto della normativa sulla privacy e sulle responsabilità connesse agli eventuali abusi che possono essere rilevati»;

   dunque, questo potrebbe far supporre, si legge ancora nella nota, che «la possibilità di accessi indebiti non sia stata tecnicamente bloccata, eppure il servizio è stato nuovamente reso disponibile online». Le sigle sindacali, quindi, hanno chiesto al Ministero dell'economia e delle finanze e all'Agenzia delle entrate «un'immediata verifica ispettiva e, qualora le segnalazioni di irregolarità fossero confermate, la sospensione dell'adempimento fino a quando non saranno messi a disposizione mezzi di trasmissione sicuri». Le stesse hanno chiesto, altresì, che «il Governo comunichi ad intermediari e contribuenti una proroga lunga e ragionevole e la sospensione delle sanzioni tout court»;

   il viceministro dell'economia Casero, dal canto suo, ha dichiarato che sarà concesso un congruo numero di giorni per la trasmissione dei dati, mentre il direttore dell'Agenzia delle entrate ha rassicurato che, dopo l'interruzione di tre giorni, Sogei ha poi ripristinato il servizio e confermato all'Agenzia delle entrate che, dopo gli interventi ed i test eseguiti, non persisteva più nessun problema di privacy;

   da nuove agenzie di stampa, si apprende che, nella giornata di ieri, il sistema ha presentato nuovi intoppi telematici: molti studi professionali si sono visti scartare gli invii effettuati tra le 17 di lunedì e le 10,30 di martedì, senza l'indicazione dell'errore commesso. Come deciso nel nuovo vertice al Ministero dell'economia e delle finanze con l'amministratore delegato di Sogei, questi utenti dovranno quindi rinviare i dati;

   come ha dichiarato il direttore generale di AssoSoftware, questo «oltre a creare disagio e problemi agli utenti, porrebbe un'ombra sul funzionamento del sistema di interscambio che in questo caso non sarebbe stato in grado di elaborare correttamente i dati ricevuti chiedendo all'utente un nuovo invio»;

   si tenga presente che questi rifiuti non motivati si erano già verificati in precedenza, ma in misura contenuta, e l'indicazione che era stata data era di considerare questi invii validi. Ora, invece, l'errore ha riguardato moltissimi gestionali, probabilmente troppi per essere rielaborati;

   il Garante della privacy, ieri mattina, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri per sottolineare l'importanza della tutela dei dati personali durante il processo di trasformazione tecnologica del nostro Paese. In merito, il presidente dei commercialisti Massimo Miani ha dichiarato che «la presa di posizione di Soro certifica di fatto la gravità della situazione creatasi i queste settimane sullo spesometro. Un adempimento sulla cui complessità avevamo immediatamente messo in guardia tutti i nostri interlocutori istituzionali» –:

   se il Ministro interrogato non ritenga imprescindibile, considerati i continui problemi telematici tali da generare un generale clima di incertezza e difficoltà per gli utenti, assumere iniziative per prorogare la scadenza per l'invio dei dati dello spesometro anche oltre il 16 ottobre 2017, data proposta dal Ministero dell'economia e delle finanze, e, soprattutto, sospendere l'irrogazione di qualsiasi tipo di sanzione, dato che l'eventuale mancata trasmissione dei suddetti dati dipende esclusivamente dal malfunzionamento del sistema informatico.
(4-18073)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comunicazione dei dati

collaudo

processo tecnologico