ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18050

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 865 del 06/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: MARTI ROBERTO
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 06/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18050
presentato da
MARTI Roberto
testo di
Venerdì 6 ottobre 2017, seduta n. 865

   MARTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Guido Bertoni, nel corso della relazione annuale presentata il 4 ottobre 2017, sullo «Stato dei Servizi e sull'Attività svolta», ha lanciato per l'ennesima volta l'allarme del costo delle bollette energetiche per le imprese italiane, in particolare per le pmi, che pagano il 31 per cento in più della media europea;

   il responsabile della suddetta Autorità al riguardo, ha evidenziato come, nonostante il Governo incentivi la tendenza dell'automazione industriale capace di integrare nuove tecnologie produttive, attraverso la cosiddetta industria 4.0, tuttavia le imprese italiane sono gravate da oneri elevatissimi, contraddistinti da opacità e meccanismi distorti che determinano gravi effetti penalizzanti sui bilanci aziendali;

   i prezzi lordi dell'energia elettrica per gli industriali italiani, rileva infatti la relazione annuale, si sono attestati anche per il 2016, su valori superiori a quelli medi dell'eurozona, in tutte le classi di consumo, anche se con grandi differenze e mentre i grandissimi consumatori (quelli da 70 mila-15 mila MWh all'anno) pagano «soltanto» l'8 per cento in più della media dell'Unione europea, la prima classe di consumo che assorbe meno di 20 MWh nei dodici mesi e che include anche tante piccole e medie imprese, è gravata da oneri, come in precedenza richiamato, pari al 31 per cento in più degli altri Paesi europei;

   il suesposto quadro negativo, costituisce pertanto, secondo l'Autorità, un peso indubbiamente maggiore nel sistema industriale italiano e rappresenta un evidente fattore sfavorevole in termini di competitività e sviluppo, in un contesto internazionale globale, che inibisce il nostro mondo produttivo, da troppi anni;

   gli ultimi cinque anni infatti le differenze tra i prezzi italiani e quelli medi dell'area euro, sono state sempre altissime, sebbene si sia registrato un timido miglioramento rispetto al + 30 per cento medio pagato dalle industrie italiane nel 2012;

   ulteriori profili di criticità che si evincono dalla relazione annuale, si riscontrano altresì dagli oneri del gas, i più alti dell'Unione europea a causa dell'eccessiva imposizione fiscale e degli oneri delle infrastrutture il cui sistema è caratterizzato da un gap che grava sul settore idrico;

   le politiche pubbliche sul sistema delle tariffe elettriche del gas e idriche, in definitiva, sulla base delle considerazioni espresse dal Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Guido Bertoni, sono state contraddistinte nel corso degli ultimi anni, da visibili distorsioni, in particolare nel settore elettrico, nel quale si è generato un gap rilevante tra i prezzi pagati dai consumatori finali al dettaglio e i prezzi delle commodity sul mercato all'ingrosso;

   a giudizio dell'interrogante, il suesposto scenario conferma nuovamente come le politiche di controllo e di monitoraggio dei prezzi energetici siano state evidentemente inefficienti e incontrollate non solo da parte del Governo, ma anche da parte dell'Autorità stessa, la quale non ha avanzato nessun ammonimento a difesa del cittadino e delle imprese, nonostante la situazione notevolmente preoccupante in relazione al costante aumento delle bollette elettriche, che non possono rappresentare una normalità;

   la determinazione delle tariffe di mercato, che determinano le dinamiche dei prezzi, a parere dell'interrogante, complicate ed ermetiche, evidenziano la necessità di approfondire a livello anche parlamentare e con iniziative normative, la questione della governance del sistema elettrico e degli interventi che il Governo potrebbe porre in essere anche con riferimento allo stesso ruolo della suddetta Autorità, considerato che l'Italia ha i più elevati prezzi dell'elettricità in Europa –:

   quali interventi il Ministro interrogato intenda adottare, per quanto di competenza, al fine di favorire una effettiva riduzione dei costi per le imprese e le famiglie relativamente alle forniture energetiche.
(4-18050)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica energetica

zona euro

prezzo