ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18049

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 865 del 06/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/10/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18049
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Venerdì 6 ottobre 2017, seduta n. 865

   ZOLEZZI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   con la sentenza n. 4611 del 13 aprile 2017 la II sezione civile del Tar del Lazio ha dichiarato l'illegittimità del silenzio-inadempimento serbato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonostante la diffida inviata il 12 maggio 2016, rispetto all'obbligo su di esso gravante di concludere il procedimento volto alla definizione dei criteri per l'assimilabilità dei rifiuti speciali a quelli urbani, mediante l'adozione di apposito decreto ex articolo 195, comma 2, lettera e) del decreto legislativo n. 152 del 2006 e condannando l'amministrazione all'adozione dei conseguenti provvedimenti;

   la predetta sentenza ha dichiarato altresì l'obbligo del predetto Ministero di concludere il procedimento menzionato nella diffida adottando, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, il decreto che fissi i criteri per l'assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani nel termine di giorni 120 dalla comunicazione, in via amministrativa, o dalla notifica, ad istanza di parte, della presente sentenza;

   i 120 giorni risultano abbondantemente trascorsi senza che da parte dei Ministeri vi sia stata la pubblicazione di alcun decreto atto ad ottemperare a quanto stabilito dal Tar. Esiste una bozza di testo la quale, allo stato attuale, non fissa alcun criterio uniforme ed oggettivo su tutto il territorio nazionale e non stabilisce un limite quantitativo omogeneo ai rifiuti assimilabili –:

   se i Ministri interrogati intendano dare seguito alla sentenza del Tar Lazio ed eventualmente in quali tempi;

   se i Ministri interrogati intendano prevedere nel decreto di cui in premessa la fissazione di limiti quantitativi oggettivi ed uniformi su tutto il territorio nazionale per quanto concerne l'assimilabilità dei rifiuti speciali agli urbani.
(4-18049)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-18049
presentata da
ZOLEZZI Alberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  In ordine all'emanazione del decreto ministeriale
ex articolo 195, comma 2, lettera e), del decreto legislativo n. 132 del 2006 di determinazione dei criteri per l'assimilabilità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, si evidenzia che sin dal giugno 2016, e quindi ben prima della sentenza del TAR Lazio n. 4611 del 2017, questo Ministero ha avviato un'istruttoria mediante lo studio di un campione rappresentativo di regolamenti comunali che disciplinano la materia.
  Dallo svolgimento dell'istruttoria è emersa l'assoluta disomogeneità dei predetti regolamenti, e da qui la necessità di individuare criteri applicabili sull'intero territorio nazionale.
  Alla luce dei rilevanti interessi coinvolti, sono state inoltre condotte consultazioni con tutte le associazioni rappresentative degli stessi, preliminari alla redazione di un prima bozza di decreto e delle successive, talché lo schema ad oggi esistente, ed in fase di elaborazione pressoché definitiva, rappresenta l'equilibrato contemperamento delle diverse istanze in vista del perseguimento del superiore interesse pubblico generale.
  A tale riguardo, si segnala che questo Ministero monitora costantemente l'impatto regolatorio delle normative di settore, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere e valutare possibili revisioni della disciplina, valutando il raggiungimento delle finalità degli atti normativi, nonché gli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
  L'analisi richiede il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.
  Lo scopo è quello di ottenere, a distanza di un certo periodo di tempo dall'introduzione di una norma, informazioni sulla sua efficacia, nonché sull'impatto concretamente prodotto sui destinatari, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere e valutare possibili revisioni della disciplina in vigore.
  Della questione sono comunque interessate anche altre amministrazioni, pertanto, qualora dovessero pervenire ulteriori elementi informativi, si provvederà a fornire un aggiornamento.
  Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate dagli interroganti sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale ha provveduto, e provvederà per il futuro, alle attività e valutazioni di competenza in materia con il massimo grado di attenzione, e a svolgere un'attività di monitoraggio e sollecito, tenendosi informato anche attraverso gli altri enti istituzionali competenti.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

restrizione quantitativa

rifiuti