ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18038

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 865 del 06/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18038
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Venerdì 6 ottobre 2017, seduta n. 865

   BUSTO, MANTERO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 28 settembre 2017 alcune associazioni di tutela dei cittadini e dell'ambiente, tra cui Legambiente e CIWF, hanno inviato una lettera al presidente Bonaccini volta a chiedere una consultazione sulla bozza di piano nazionale di contrasto dell'Antimicrobico resistenza – Pncar 2017-2020 che il Ministero della salute ha trasmesso alla Conferenza delle regioni e delle province autonome;

   la lettera reca delle osservazioni al Pncar e un'annotazione sul fatto che il Ministero non ha mai risposto ad alcuna delle richieste di informazione e confronto sul tema avanzate nell'ultimo anno dalle associazioni;

   tra le osservazioni si rileva come nel piano non venga considerato tutto il mondo dei Pet e quello degli equidi non-Dpa, un numero considerevole di animali a cui viene somministrato un notevole numero di antibiotici;

   le associazioni evidenziano come il target di riduzione del 30 per cento proposto dal piano rischi di «non affrontare la minaccia in modo tempestivo e significativo». Mancano inoltre i dati al consumo per il 2016, per i quali viene richiesto «quali dati di consumo, raccolti da chi e con quale metodo, utilizza relativamente all'anno 2016 per stabilire la riduzione del consumo prevista per il 2020»;

   il report Esvac evidenzia come nel 2014 (ultimi dati disponibili) la vendita di antibiotici ammontava a 359,98 mg/kg pf PCU mentre la media dell'Unione europea nel 2014 era di 152,9 mg/kg;

   altri Paesi europei hanno adottato piani di riduzione drasticamente superiori: l'Olanda, per esempio, aveva stabilito un target di riduzione dell'uso pari al 50 per cento tra il 2009 e il 2013 e del 70 per cento tra il 2009 e il 2015;

   la richiesta delle associazioni è una riduzione del consumo degli antibiotici del 70 per cento, che condurrebbe comunque l'Italia ad un consumo superiore a quello olandese;

   tra le richieste delle associazioni c'è quella per un divieto dell'uso routinario degli antibiotici, soprattutto a scopo preventivo, in particolare per gli antibiotici di importanza critica;

   il Movimento 5 Stelle ha riposto molta attenzione alla definizione del piano attraverso diversi atti politici, tra cui un'interpellanza in data 7 luglio 2017. Nella risposta all'interpellanza il delegato del Governo ha riportato come il Ministero abbia predisposto un monitoraggio sul corretto uso dei medicinali veterinari, da cui scaturisce «una ragionevole speranza che talune modalità vengano completamente superate»;

   la prevenzione delle malattie animali dovrebbe essere basata prevalentemente sulle corrette pratiche di allevamento, così come affermato dalla Federazione europea dei veterinari. Tale dichiarazione viene supportata da studi che dimostrano come gli animali tenuti in strutture adeguate abbiano un benessere migliore, vengano colpiti da meno infezioni e necessitino di un numero inferiore di antibiotici;

   le situazioni di stress all'interno degli allevamenti intensivi, per contro, alterano il sistema immunitario e la suscettibilità degli animali alle malattie, così come emerge dal parere congiunto Ema/Efsa,

   i dati disponibili in Italia sull'uso dei farmaci veterinari negli allevamenti sono carenti e si ipotizza un uso eccessivo e sommerso di antibiotici negli allevamenti. La stessa relazione al Pni 2015 riporta che «permane l'incoerenza dei risultati ottenuti dalle attività di farmacosorveglianza, in termini di basso numero di prescrizioni veterinarie, rispetto ai dati di vendita degli antimicrobici veterinari» –:

   quali siano i dati a disposizione del Ministro interrogato sull'uso di antibiotici negli allevamenti e sulla frequenza di isolamento di batteri resistenti negli allevamenti medesimi, nonché sull'eventuale persistere di atteggiamenti non consentiti, quali la somministrazione degli antibiotici per usi diversi da quello terapeutico;

   se il Ministro interrogato non ritenga di recuperare un coinvolgimento delle associazioni per la tutela dei cittadini, dell'ambiente e degli animali, ai fini della definizione del piano.
(4-18038)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

antibiotico

allevamento

servizio sanitario