ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 864 del 04/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18016
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864

   BUSTO, CRIPPA, DAGA, DE ROSA, MICILLO, VIGNAROLI, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e delle scorie nucleari è stato pubblicato di recente dopo notevoli ritardi mentre ancora non vi è traccia della carta Cnapi, che dovrebbe individuare le aree idonee al deposito nazionale. Tali ritardi hanno creato una situazione confusa e poco organica nella gestione delle scorie nucleari, in cui sono state portate avanti iniziative senza una regia strategica nazionale, quali l'ampliamento e la ricostruzione di depositi temporanei;

   il cronoprogramma esposto dal Governo indica come tempistica per la messa in esercizio del deposito nazionale il 2024, almeno per quanto riguarda lo stoccaggio dei rifiuti ad «alta attività» di ritorno dall'estero (Francia e Regno Unito). Il funzionamento completo del sito è invece previsto per il 2025;

   la strategia attuale prevede lo stoccaggio dei rifiuti derivati dal processo di decommissioning all'interno di depositi locali «provvisori», realizzando così la situazione di «brown field» (trasformazione dei siti in depositi di se stessi) in attesa del trasferimento al deposito nazionale. Manca, nel programma, un'analisi della alternative, le quali eviterebbero, per esempio, la costruzione dei depositi locali di grande volumetria attualmente previsti, sostituendoli con depositi più piccoli, effettivamente provvisori e con la sola funzione di buffer. Lo stato attuale rappresenta, per contro, una situazione contraddittoria in cui i depositi, che dovrebbero essere provvisori diventano di fatto di lunga durata;

   la strategia di «brownfield», con la realizzazione del deposito nazionale, non ha più alcun senso. Risulta infatti inopportuno (così come sottolineato dal Comitato di vigilanza sul nucleare, Legambiente e Pro Natura del Vercellese), sia sotto l'aspetto ambientale che economico, costruire nuovi depositi temporanei in siti che entro il 2035 dovranno essere abbandonati. Già il comune di Saluggia, a tal proposito, aveva proposto una moratoria per la costruzione di nuovi depositi nelle osservazioni al rapporto preliminare;

   il programma nazionale stima l'abbandono dei siti privi di vincoli radiologici a circa 6,5 miliardi di euro. Tale stima appare però inverosimile visto che Sogin, dal 2001 al 2013, ne ha già spesi 2,6 e lascia ipotizzare un ammontare dei costi totale di gran lunga superiore alle previsioni;

   nel programma recentemente pubblicato manca un'analisi completa sulla necessità di depositi provvisori locali, sulla loro volumetria e sul flusso di materiale dai depositi locali a quello nazionale. Non viene fatto inoltre alcun accenno all'adeguatezza dei siti attuali, alcuni dei quali non sarebbero mai dovuti essere nuclearizzati, a fronte della loro totale non idoneità. A destare preoccupazione è inoltre l'assenza di un programma per il trattamento/condizionamento del materiale radioattivo intrasportabile, per il trasporto di trasferimento e stoccaggio del materiale radioattivo al deposito nazionale e di disattivazione delle strutture ancora esistenti;

   le interrogazioni n. 4-16539 e n. 4-02039, presentate dal Movimento 5 Stelle, hanno sollevato delle criticità sui progetti sperimentali della centrale di Trino e di quello EUREX di Saluggia, con particolare riguardo all'edificazione dei depositi temporanei denominati D2 e D3, verso la cui costruzione la cittadinanza ha espresso da sempre una forte opposizione –:

   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno assumere le iniziative di competenza, per la sospensione dell'autorizzazione per i depositi temporanei di Trino e di Saluggia, a fronte della prossima e concomitante creazione del deposito nazionale e dal cronoprogramma esplicitato dal programma nazionale recentemente pubblicato;

   se il Governo non intenda avviare un'analisi puntuale sull'opportunità e sull'idoneità dei depositi provvisori, per individuare una strategia complessiva di gestione in accordo con il progetto del deposito nazionale;

   se il Governo non intenda assumere iniziative per costituire un osservatorio indipendente che assicuri la partecipazione dei cittadini al processo decisionale in nome della trasparenza nella gestione nucleare.
(4-18016)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

scorie radioattive

gestione dei rifiuti